Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1248 pubblicata da Paix Liturgique l’11 agosto, in cui Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique (contact@veilleurs-paris.fr), prosegue il discorso sul Cattolicesimo tradizionale negli Stati Uniti d’America iniziato la scorsa settimana (QUI su MiL).L.V.
Le sentinelle continuano per la 203ª settimana le loro preghiere in difesa della Santa Messa tradizionale davanti all’Arcivescovado di Parigi (in rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30
Cari amici, torno all’America, di cui parlavo la settimana scorsa [QUI; QUI su MiL: N.d.T.]. L’affermazione classica secondo cui gli Stati Uniti sono una democrazia laica molto religiosa ha sempre meno senso. I giovani sotto i quarant’anni sono meno praticanti, sempre più individualisti (il che riguarda anche le altre confessioni, compresi gli evangelici che hanno costituito una parte non trascurabile dell’elettorato di Donald John Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America).
Ma quelli che rimangono nelle chiese, un po’ come in Francia, sono Cattolici tradizionali, in realtà wojtyłiani, come trent’anni fa.
E il Cattolicesimo tradizionale gode di ottima salute: chiese piene, vocazioni numerose. E attrae. Secondo un recente sondaggio, il 28 per cento dei Cattolici pratica una volta alla settimana. Tra questi, il 7 per cento assiste alla Santa Messa tradizionale ogni domenica e il 10 per cento vi assiste occasionalmente (il 13 per cento di tutti i Cattolici statunitensi ha assistito a una Messa di rito romano negli ultimi cinque anni). Questi dati coincidono con quelli di numerosi sondaggi organizzati dall’associazione Oremus-Paix Liturgique, che hanno instancabilmente dimostrato che una parte sempre significativa dei Cattolici praticanti regolari parteciperebbe volentieri alla Santa Messa tradizionale se fosse celebrata nella propria Parrocchia.
Coraggio quindi, sentinelle che difendete a Parigi questa Santa Messa che vogliono ridurre! Durante l’estate, continuiamo a recitare il Santo Rosario davanti agli uffici dell’Arcivescovado (rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30, nell’Église Saint-Georges di La Villette (avenue Simon Bolivar, 114, nel XIX arrondissement), il mercoledì e il venerdì alle ore 17, la domenica alle ore 18:15.
Echi della veglia: una giovane coppia con due bambini che passa davanti a noi si ferma applaudendo: «Siamo fedeli di Valence e stiamo affrontando la stessa persecuzione che voi: abbiamo appreso per caso la decisione di mons. François Durand, Vescovo Valence, di sopprimere la nostra comunità con l’accusa che è troppo fiorente! Pensate, partiti da una decina di fedeli meno di dieci anni fa, oggi siamo più di duecento con oltre ottanta bambini che frequentano il catechismo! Sì, preghiamo con voi contro le ingiustizie e le persecuzioni di cui siamo tutti oggetto, mentre non si smette di parlarci di dialogo e sinodalità!».
In unione di preghiera e amicizia.
Anche noi itsliani
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