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sabato 9 agosto 2025

FSSPX. "Google ripristina il blog Messa in Latino"

Ancora sulla rimozione e ripristino del nostro Blog.
Grazie a tutti, in questo casoi la FSSPX, per la massiccia solidarietà.
Luigi C.

28 luglio 2025,  FSSPX News

Dopo diverse settimane di proteste e la minaccia di azioni legali da parte del proprietario del blog, Google ha misteriosamente ripristinato il blog Messa in Latino, con la stessa misteriosità con cui lo aveva cancellato, senza fornire alcuna spiegazione sui motivi alla base della censura o del ripristino di questo influente blog.
Come riportato su questo sito il 14 luglio, il popolare blog Messa in Latino, che nel mese di giugno 2025 aveva registrato oltre un milione di visite, è stato semplicemente rimosso da Google senza alcuna spiegazione, se non un rimando alle norme di “buona condotta” del motore di ricerca.

Il dottor Luigi Casalini, direttore del blog oscurato, ha spiegato la sua posizione in un'intervista, ritenendo che si sia trattato di un “abuso di potere e di un'ingiustizia”. In particolare, ha affermato che era stata inviata una diffida formale a Google e che era stata presentata una richiesta di provvedimenti cautelari al tribunale competente. Dopo aver presentato ricorso, la soppressione del blog è stata infine revocata.

Il direttore ammette di non sapere nulla dei veri motivi alla base di questo incidente. Tuttavia, nelle settimane precedenti alla cancellazione, uno o due post erano stati rimossi prima di essere ripristinati. Ciò era dovuto al fatto che un lettore aveva segnalato ripetutamente il contenuto.

Il difetto derivava dal fatto che, in violazione della legge europea sui servizi digitali, Google non aveva implementato un sistema per impedire alla stessa persona, con conoscenze informatiche minime, di ripetere più volte la segnalazione.

Il direttore di Messa in Latino ritiene che l'intelligenza artificiale di Google abbia reagito a tutte queste segnalazioni semplicemente cancellando il blog. Probabilmente si tratta di una procedura automatica che scatta quando viene superato un certo numero o una certa frequenza di segnalazioni per contenuti inappropriati.

Ma, in un'altra violazione del diritto europeo (e della Costituzione italiana), Google-Blogger non ha fornito né un avviso né una spiegazione dettagliata dei motivi e delle espressioni in questione, tanto meno una risposta.

Solo dopo la presentazione di un ricorso d'urgenza dinanzi al tribunale Google ha ceduto e, con una semplice e-mail priva di motivazioni, ha ripristinato l'intero blog. “Tutto”, ironizza il redattore, “comprese le parti che presumibilmente contengono incitamento all'odio, se mai ce ne fossero, negli oltre 22.000 articoli archiviati e pubblicati negli ultimi cinquant'anni”.

Il messaggio si conclude con una dichiarazione di principio, sia a favore della liturgia tradizionale che del rifiuto di conformarsi alle direttive “woke”.