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venerdì 18 luglio 2025

Martirologio Romano: 18 Luglio 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, san Camillo de Lellis.

L.V.

18 Luglio 2025, Luna vigesimaseconda

San Camíllo de Lellis, Sacerdote e Confessore, Fondatore dei Chierici Regolari ministri degli infermi, celeste Patrono degli ospedali ed infermi, il cui giorno natalizio è ricordato il quattordici di questo mese.
A Tívoli santa Sinforósa, moglie di san Getúlio Martire, con sette suoi figliuoli, cioè Crescénte, Giuliáno, Nemésio, Primitívo, Giustíno, Státteo ed Eugénio. La loro madre, sotto il Principe Adriáno, per l’insuperabile costanza, prima fu lungamente percossa con guanciate, quindi sospesa per i capelli, e da ultimo legata ad un sasso, precipitata nel fiume; i figli poi, legati a pali e stirati cogli argani, con diverso genere di morte compirono il martirio. I loro corpi furono trasportati a Roma, e, sotto il Papa Pio quarto, furono ritrovati nella Diaconia di sant’Angelo in Peschería.
A Utrecht san Federíco, Vescovo e Martire.
A Doróstoro, nella Mísia inferiore, sant’Emiliáno Martire, il quale al tempo di Giuliáno l’Apóstata, sotto il Preside Capitolíno, gettato in una fornace, ricevette la palma del martirio.
A Cartágine santa Gundéne Vergine, la quale, per ordine del Proconsole Rufíno, per la confessione di Cristo, fu torturata quattro volte con lo stiramento sull’eculeo in diversi tempi, orribilmente squarciata cogli uncini, lungamente afflitta collo squallore del carcere, e alla fine uccisa con la spada.
In Galízia, nella Spagna, santa Marína, Vergine e Martire.
A Miláno san Matérno Vescovo, il quale, sotto l’Imperatore Massimiáno, per la fede di Cristo e per la Chiesa a lui affidata, fu cacciato in carcere e spesso flagellato, e, finalmente, illustre per molte confessioni, si addormentò nel Signore.
A Bréscia il natale di san Filástrio, Vescovo di quella città, il quale combatté moltissimo colle parole e cogli scritti contro gli eretici, specialmente Ariani, dai quali ebbe molto a soffrire: finalmente, illustre per miracoli, Confessore si riposò in pace.
A Metz, in Fráncia, sant’Arnólfo Vescovo, il quale, illustre per santità e per miracoli, scelse la vita eremitica, e con beata fine si riposò.
A Segni san Bruno, Vescovo e Confessore.
A Forlimpópoli, in Emília, san Ruffíllo, Vescovo di quella città.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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