Giansoldati. Vaticano, Fernandez assicura che Leone XIV non manderà in pensione la benedizione alle coppie gay #papaleonexiv

Pro sodomiti alla riscossa. Speriamo che ci pensi Papa Leone.

QUI Il Timone: "Card. Ambongo: «La nostra posizione su Fiducia supplicans non è un’eccezione africana»".

Luigi C.

Franca Giansoldati, Il Messaggero, 3-7-25

Con il nuovo pontefice Fiducia Supplicans – la famosa dichiarazione vaticana del 2023 che ha introdotto nella Chiesa la possibilità di benedire le coppie omosessuali - finirà in soffitta? «Non mi pare proprio, la Dichiarazione rimarrà». La rassicurazione arriva dal Prefetto del Dicastero della Fede, Victor Manuel Fernandez che uscendo dalla sala stampa vaticana dice che non vi saranno modifiche o cancellazioni di sorta per uno dei documenti di Francesco che hanno causato maggiormente smottamenti e terremoti tra gli episcopati, al punto aver indotto un intero continente – quello africano – ad un ammutinamento culminato con una sorta di agreement di non procedibilità. Ad oggi gli episcopati africani sono, infatti, esentati dall'applicare in toto quella novità pastorale, evitando così di benedire coppie dello stesso sesso.

«Per noi resta un problema dottrinale di fondo» ha spiegato il cardinale del Congo, Fridolin Ambongo, all'epoca mediatore tra le differenti posizioni. «Il fatto è che in Africa questo tipo di benedizioni non rientra nelle priorità pastorali. Per noi la priorità semmai è quella di vivere o, addirittura, sopravvivere. E' la vita. Questo argomento, relativo alle benedizioni gay, è piuttosto per voi europei. Posso dire che quando venne licenziato questo documento per noi africani è stata una sorpresa, vissuta come una sorta di volontà di imporci qualcosa che per noi non era affatto prioritaria».

Il porporato che è a capo di tutte le conferenze episcopali del continente sottolinea che non si tratta affatto di marginalizzare o addirittura criminalizzare l'omosessualità. «Noi abbiamo rispetto per coloro che credono in questa pratica (dell'omosessualità ndr), noi rispettiamo gli omosessuali e non credo nemmeno che la criminalizzazione dell'omosessualità, come avviene in Uganda, sia una buona cosa. Io non direi questo». Il cardinale Ambongo ripete però che le riserve manifestate dagli africani non sono da considerarsi «una eccezione, visto che anche diversi episcopati europei hanno fatto altrettanto. Di fondo esiste un problema teologico e morale, e sino a che la Chiesa non cambia la dottrina, e finora non la ha cambiata, io direi che resta il problema dottrinale e teologico».

Il cardinale Fridolin, infine, fa capire che vi è bisogno di lavorare assieme. Finora vi è stato una sorta di consiglio della Corona, il C9, composto da 9 cardinali ad aiutare Papa Francesco ad affrontare tante questioni. Adesso con Papa Leone XIV le cose cambieranno poiché durante il conclave è affiorato nitidamente il bisogno di maggiore partecipazione. «Ci sarà la valorizzazione dei cardinali, di tutti, con un incontro collegiale che si terrà almeno una volta l'anno». La speranza degli africani resta quella di abbracciare Papa Leone XIV in Africa. «Quest'anno non potrà venire da noi, forse il prossimo anno. Il vantaggio è che lui ha fatto il giro del mondo quando era a capo del suo ordine religioso, per visitare i suoi confratelli, e la realtà africana è ben conosciuta. Nella mia diocesi (a Kinshasa) è già venuto almeno due volte in passato».