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lunedì 23 giugno 2025

Martirologio Romano: 23 Giugno 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, la vigilia della Natività di san Giovanni Battista.

L.V.

23 Giugno 2025, Luna vigesimasesta

Vigilia della Natività di san Giovánni Battísta.
A Roma san Giovánni Prete, il quale, sotto Giuliáno l’Apóstata, sulla via Salária antica, fu decollato dinanzi alla statua del Sole. Il suo corpo dal beato Concórdio Prete fu sepolto vicino al luogo detto Concilio dei Martiri.
Così pure a Roma sant’Agrippína, Vergine e Martire, la quale compì il martirio sotto l’imperatore Valeriáno. Il suo corpo trasportato in Sicília e sepolto a Minéo, rifulge per molti miracoli.
A Sutri, in Toscána, san Felíce Prete, la cui bocca da Túrcio Prefetto fu fatta percuotere con una pietra finché Felíce non rese lo spirito.
A Nicomédia la commemorazione di moltissimi santi Martiri, i quali, al tempo di Diocleziáno, nascosti sui monti e nelle spelonche, per il nome di Cristo subirono con lieto animo il martirio.
A Filadélfia, in Arábia, i santi Martiri Zenóne e Zena suo schiavo. Questi baciando le catene del suo padrone legato, e pregandolo che si degnasse di riceverlo per compagno nei tormenti, fu preso dai soldati, e insieme al suo padrone ricevette la corona del martirio.
A Toríno san Giuséppe Cafásso, Sacerdote, illustre nell’istruire nella pietà e nella scienza i chierici e nel riconciliare a Dio i condannati a morte; dal Papa Pio dodicesimo fu ascritto tra i Santi.
Nel monastero di Ely, in Inghiltérra, sant’Ediltrúde, Regina e Vergine, la quale passò al Signore illustre per santità e per miracoli. Il suo corpo, dopo undici anni, fu trovato incorrotto.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

3 commenti:

  1. Per i liturgisti fondamentalisti: voi vi fareste operare da un chirurgo che si rifiuta di utilizzare conoscenze, tecniche, strumenti e farmaci elaborati negli ultimi sessant’anni?

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    1. Se un medico mi dice che prima di lui, 3000 anni di medicina hanno sbagliato tutto, un dubbio mi viene in realtà. Le scoperte aggiungono e correggono ma l'uomo è sempre fatto degli stessi organi.
      Poi se pur esiste il farmaco nuovo per l'anima (messale romano, ambrosiano, armeno, caldeo...), perché qualcuno deve sostenere che deve essere vietato per legge il rimedio della nonna di cui nessuno ha mai visto gli effetti collaterali?

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  2. Che paragone illogico: la messa non è un'operazione chirurgica. Bisogna anche dire che certi celebranti stanno sull'altare con la stessa sciatteria e sgarbatezza dei macellai .

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