L’udienza del 23 maggio di Papa Leone XIV alla presidenza della Comece (Commissione degli episcopati della comunità europea), è stata riportata in un primo momento da Vatican News, con una intervista audio al Presidente del coordinamento ecclesiale europeo mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, e anche con ampio articolo con diverse trascrizioni virgolettate. Poi è stata riportata anche dall’Osservatore Romano con un particolare non da poco: la testata vaticana fece scomparire parole del vescovo di Latina e queste stesse parole comprovare anche dalla prima versione di Vatican News. Insomma, si è tornato al metodo abituale degli ultimi 12 anni: sentirsi interpreti del pensiero e magistero del Papa e agire per conto proprio. Il metodo? Il solito: sbianchettare.
La Sala stampa vaticana
non pubblicò mai nessuna allocuzione del Pontefice e neanche una trascrizione
della conversazione. Di fatto non si sa se Leone fece un discorso oppure abbia
animato una conversazione aperta. Non venne precisato da mons. Crociata neanche
nella conferenza stampa.
La versione autorevole di
alcuni contenuti dell’incontro, parole specifiche attribuiti dal vescovo
Crociata al Papa, è quella di Vatican News che poi, un giorno dopo, sono state
cancellate. Quello che si leggeva nella prima versione non c’è più. Ecco il passaggio
dell’intervista a Presidente della Comece sbanchettato: sul riarmo il pontefice
«non ha espresso una posizione – sulla
sua appropriatezza o meno – quanto il timore che una maggiore attenzione per la
spesa in armamenti vada a discapito del sostegno ai più bisognosi e ai più fragili».
Risulta anche curioso il
seguente dettaglio che si è potuto registrare negli stessi giorni. Si tratta di
due articoli di Vatican Nes in cui nel titolo in merito al “riarmo” si tira in
ballo Papa Leone XIV ma se si leggono i due testi papali commentati non appare
nemmeno la parola.
E’ chiaro che il Santo
Padre non considera che questo momento
sia il migliore per affrontare questo argomento, delicatissimo. Di fatto, la
parola stessa sino ad oggi non c’è nel magistero di Leone XIV. Quello che c’è
sono analisi ed esortazioni di altri che vogliono far credere a tutti i costi
che il Papa ha preso una posizione al riguardo.
Quando lo farà, a favore o
contro, allora si potrà parlare su magistero di Leone XIV. Adesso no!
Un primo articolo porta
questo titolo:
** Il Papa ai leader religiosi: "no" alla guerra, al
riarmo e all'economia che impoverisce. (Testo)
** Il secondo porta questo titolo
No al
riarmo, sia rispettato il diritto umanitario (Testo)
Questo
modalità subdola di manipolare i testi del Papa si pensava finita con la morte
di Francesco. Sarebbe ora di prendere atto che occorre onestà e professionalità,
e cioè riferire le cose che il Santo Padre ha detto e sono documentabili e non
quanto ciascuno crede di poter attribuire al Vescovo di Roma.
Il 27 maggio scorso è apparso il nuovo sito della Santa Sede e quindi la homepage di Papa Leone XIV, ma per ora senza biografia. (Santa Sede)
In realtà ciò che è stato presentato come "nuovo sito
della Santa Sede" (in 10 lingue), allestito in occasione dell’elezione del
nuovo Vescovo di Roma, è sempre brutto, burocratico e incompleto. Anzi, il
nuovo sito - si fa per dire - è più brutto del precedente che, si sa, non è
stato mai un granché. Quando diciamo brutto non vogliamo usare criteri o
parametri estetici, cosa molto soggettiva. Intendiamo dire che il rifacimento
del sito non sembra aver avuto un desiderio di accattivare seriamente il
lettore. Tutto sembra essere stato fatto partendo dalla convinzione che deve
essere un sito noioso e dunque poco leggibile. Di fatto il restyling è un accrocco dove gradualmente si scoprono vecchi e
nuovi pasticci. Non si capisce il perché non si è affidato questo compito a dei
bravi esperti, grandi professionisti anche già a 20 - 25 anni, magari con alle
spalle esperienze e frutti che dimostrano a livello planetario la loro bravura.
Fra questi pasticci
insensati uno, speriamo transitorio riguarda la biografia del nuovo Papa. Non
c'è (almeno sino al 28 maggio). Questa importante nonché interessante biografia
si trova anche in cinesi e mongolo, aramaico e esperanto, ma non sul sito del
Vaticano. E’ qualcosa di assurdo.
Il Codice di Diritto
Canonico, ancora riproposto nella sua versione non aggiornata, viene presentato
come "Codici". Perché?
Ad alcuni Vescovi di
Roma degli ultimi decenni manca la biografia, come per esempio:
- S. Giovanni XXIII (Angelo
Roncalli)
- S. Pio X (Giuseppe Sarto)
- Leone XIII (Gioacchino
Pecci)
"Codici" perché sulla pagina sono due CIC e Codice orientale
RispondiEliminaQuanto mi manca Joaquín Navarro-Valls!
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