Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra sant’Antonino.
L.V.
10 Maggio 2025, Luna decimaseconda
Sant’Antoníno, dell’Ordine dei Predicatori, Vescovo di Firénze e Confessore, il cui giorno natalizio si commemora il due di questo mese.
A Roma, sulla via Latína, il natale dei santi Martiri Gordiáno ed Epímaco. Il primo, per la confessione del nome di Cristo, al tempo di Giuliáno l’Apóstata, lungamente battuto con flagelli piombati e da ultimo decapitato, fu sepolto di notte dai Cristiani sulla stessa via nella cripta, in cui poco prima erano state trasportate le reliquie del beato Epímaco Martire, da Alessándria, dove egli, per la fede di Cristo, avea compiuto il martirio il dodici Dicembre.
Nella terra di Us san Gióbbe Profeta, uomo di meravigliosa pazienza.
A Roma il beato Calepódio, Prete e Martire, il quale dall’Imperatore Alessándro fu fatto uccidere colla spada, ed il suo corpo trascinato per la città e gettato nel Tévere. Il Papa Callísto poi, avendolo ritrovato, lo seppellì. Fu pure decollato il Console Palmázio colla moglie, coi figliuoli ed altri quarantadue della sua casa dell’uno e dell’altro sesso; inoltre il Senatore Simplício colla moglie ed altri sessantotto della sua famiglia; come pure anche Felíce colla sua moglie Blanda. Le loro teste poi furono appese alle diverse porte di Roma, a terrore dei Cristiani.
Così pure a Roma, a Centocélle, sulla via Latína, il natale dei santi Martiri Quarto e Quinto, i cui corpi furono trasportati a Cápua.
Presso Lentíni, nella Sicília, i santi Martiri Alfio, Filadélfo e Ciríno.
A Smirne san Dioscóride Martire.
Presso Táranto san Catáldo Vescovo, illustre per miracoli.
A Madrid sant’Isidóro agricoltore, il quale, illustre per miracoli, dal Papa Gregório decimoquinto fu iscritto nel catalogo dei Santi, insieme coi santi Ignázio, Francésco Savério, Terésa e Filíppo Neri.
A Miláno l’Invenzione dei santi Martiri Nazário e Celso, nella quale il beato Ambrógio Vescovo ritrovò il corpo di san Nazário bagnato di sangue ancora fresco, e lo trasportò alla Basilica degli Apostoli, insieme col corpo del beato fanciullo Celso, che Nazário stesso aveva nutrito, e Anolíno, nella persecuzione di Neróne, avea fatto uccidere di spada insieme a lui il ventotto Luglio, giorno nel quale si celebra la festa del loro glorioso martirio.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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