Luigi C.
Infovaticana, Jaime Gurpegui, 26 maggio 2025
Sin dalla sua elezione, molti hanno notato la chiara differenza tra ciò che dice il nuovo Papa e il modo in cui viene presentato dai canali ufficiali. Non è una semplice questione estetica.
È una questione di fondo. E di fondo teologico. Basta dare un'occhiata alla pagina ufficiale del Vaticano per verificarlo: quattro omelie, tre allocuzioni del Regina Caeli, diverse catechesi dell'udienza generale, il messaggio urbi et orbi... eppure nessuno lo saprebbe se la sua unica fonte fossero i social network del pontefice.
Papa Leone XIV offre messaggi cristocentrici chiari, concisi, profondamente spirituali. Cita i santi, i Padri della Chiesa, altri pontefici. Ha una sua voce teologica, che attinge alle fonti classiche e punta al rinnovamento senza slogan né effetti speciali. Ma tutto questo scompare nel imbuto dei suoi social network.
Chi seleziona ciò che viene pubblicato a nome del Papa? Si ha l'impressione che venga scelto ossessivamente tutto ciò che dice su Francesco – rilevante o meno – e poi si scelgano le parti più insipide delle omelie, proprio quelle righe che fuori contesto sembrano vuote, se non banali. Nel frattempo, le sue meditazioni su Cristo, i riferimenti al Vangelo del giorno, le sue esortazioni dirette alla conversione e alla fede... si perdono nel limbo digitale.
Un pontificato forte con una presenza digitale debole
Ciò che Leone XIV dice nelle sue omelie non si traduce in ciò che vedono i suoi seguaci. Il risultato? Un'immagine pubblica diluita, irriconoscibile, scollegata dalla ricchezza della sua predicazione. I suoi tweet non rendono giustizia né alla densità né alla freschezza delle sue parole.
È incomprensibile che il Vaticano, con tutta la sua struttura, non sia in grado di sostenere il minimo costo che comporterebbe l'utilizzo di spazi più ampi (come i thread o i tweet estesi a pagamento) per condividere le omelie complete o, almeno, le parti sostanziali, con link al testo integrale. Cosa si sta proteggendo impedendo che si conosca il vero Leone XIV? Perché tanta mediocrità nella proiezione di un Papa che ha dimostrato di avere una voce così chiara?
Un'occasione persa... ancora recuperabile
Non si tratta solo di social network. Si tratta di trasmettere fedelmente il magistero di un Papa che ha restituito a molti la speranza di una vera riforma, nella fedeltà. Si tratta di rispettare coloro che vogliono ascoltare il Papa senza filtri ideologici o sintesi edulcorate. Si tratta di essere onesti con ciò che predica.
Leone XIV non ha bisogno di nuove idee. Ha bisogno di un nuovo community manager. Uno che non abbia paura di mostrare la sua profondità, il suo coraggio, la sua ortodossia.