Alla Consacrazione: sarebbe proprio stata l'occasione per il Canone Romano, quello della Tradizione. Purtroppo non è così.
Ma ci possiamo più che consolare con la bellissima omelia appena terminata. Ecco, a modo di appunti, alcuni passaggi rilevanti (in corsivo la parafrasi delle parole del Papa):
Cristo è l'unico salvatore e rivelatore del volto del Padre. Una sempre benvenuta riaffermazione dell'unicità salvifica del Risorto, accennato già ieri nel primo discorso e a suo tempo oggetto delle contestatissime definizioni della Dominus Iesus, il documento scritto da Ratzinger e approvato dall'allora Papa s. Giovanni Paolo II.
Verità affidate alla Chiesa perché le annunci al genere umano. Tesoro affidato a me affinché ne sia fedele amministratore. Diciamocelo sottovoce: è la definizione stessa della Tradizione.
E non solo: la Chiesa come città sul monte, faro di salvezza. Non per la magnificenza delle sue strutture, come il monumento in cui ci troviamo [la Sistina], ma per la santità dei suoi membri, popolo da Lui acquistato
Partendo dal commento al Vangelo, ne ha esplicato l'attualità. La gente chi dice che sia il Figlio dell'Uomo? Due possibili risposte e atteggiamenti: quella mondana e quella della gente comune, per cui il Nazareno non è un ciarlatano ma un uomo retto come altri profili, però lo considerano solo un uomo e quindi, al momento della condanna, lo abbandonano delusi. Anche nei nostri tempi queste attitudini sono diffuse e la fede cristiana è considerata il rifugio per persone deboli e poco intelligenti, da irridere, perché i veri valori sono il potere, il denaro e il piacere. Eppure proprio questi sono i terreni di missione, perché l'abbandono della Fede porta ai drammi della nostra società, tra cui la crisi della famiglia.
Oppure, persino tra molti battezzati, si riduce Cristo ad una specie di illuminato pensatore, ma nulla più, in una specie di ateismo di fatto. [Non è questa una larvata critica del relativismo?]
Per questo è opportuno ripetere la confessione di fede di Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Lo dico per me come successore di Pietro, nell'inaugurazione dell'episcopato di questa Chiesa chiamata a presiedere nella carità, secondo l'epressione di Ignazio di Antiochia. E, come il santo martire scrisse, in previsione della sua morte tra le belve del circo, occorre sparire perché rimanga Cristo: questo il compito di chi ha autorità nella Chiesa. [Significa che sarà finalmente la fine di certi protagonismi mediatici che hanno aduggiato gli ultimi anni?]
Splendida omelia, ripetiamo.
Enrico
Cristo non è un’idea, non è un superuomo, é vivo! (Parafrasato) 🥹
RispondiEliminaconcordo, diamogli una chance
RispondiEliminaSiii
EliminaOmelia importante.
RispondiEliminaMah, questo papa continua a parlare di missione.. Ma dove vogliamo andare, l'unica missione è difenderci dagli attacchi dell'islam. Mi sembra un papa come tutti gli altri. Un vero papa parla in latino, non in volgare..
RispondiEliminaTe lo dico in tridentino stretto con tanto amore: Mo va’ a caghèr!
EliminaSecondo te San Pietro parlava in latino?
EliminaLe aberrazioni del tradizionalismo ultrà...
EliminaAvanti così, rivelatevi in tutta la magniloquenza del vostro latinorum...senza aureola...
Dio lo benedica! Non possiamo aspettarci un PIO XII dopo 60 anni di devastazioni. Deve cercare di ricurire...io spero almeno in un Buon Pastore!
RispondiEliminaBravo! Un po' di sano realismo! Mi fa ridere chi si aspettava la sedia gestatoria!
EliminaC’è chi segue una messa pregando.
RispondiEliminaPoi c’è chi la passa facendo sta roba qui.
Mah.
E ci sei tu che subito vai a vedere quello che scrivono…
EliminaPurtroppo c'è Radaelli come maestro di Cerimonie e sarà molto difficile che farà celebrare il papa Coram Deo, tranne una sua presa di posizione sul cerimoniere. Ma bisogna aspettare per questo. Finalmente risentiamo il canto delle parti fisse del Celebrante.
RispondiEliminaSarà graduale la riforma dopo Bergoglio. Speriamo!
Ravelli!
EliminaCaro anonimo ci vuole l'uno e l'altro.. noi siamo laici non mistici.
RispondiEliminaAnche i laici possono essere mistici
EliminaCon tutte le cautele del caso dopo anni: finalmente un papa che parla di Cristo
RispondiEliminaFinalmente
EliminaFinalmente
EliminaIo credo che questo Papa abbia la stessa spiritualità di Pio XII.
RispondiEliminaNon dire corbellerie, Pio XII è un gigante. Nessuno ha la tempra e spiritualità di Pacelli.
EliminaNon siamo precipitosi....
EliminaIl Papa deve recupere il rapporto con Israele dopo il disastro di Bergoglio
RispondiEliminaSe mi perdonate l'intemerata il rapporto con Israele lo recupererei così :
EliminaLo stesso Gesù nel Vangelo di san Marco afferma: "Convertitevi e credete al Vangelo", e i suoi primi interlocutori erano i Suoi confratelli ebrei. Noi cristiani non possiamo fare altro che riproporre quello che Gesù ci ha insegnato. Nella libertà e senza imposizioni, ovviamente, ma anche senza autocensure.
Bellissima omelia, finalmente degna di un Papa, inoltre un plauso per la scelta del Canto : Sicut Cervus di Palestrina
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