Parlava di ora e dell'imminente Conclave?
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Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 25 Aprile 2025
1.San Pio da Pietrelcina (1887-1968), in una lettera del lontano 3 dicembre 1912, rivolgendosi al suo direttore spirituale, padre Agostino di San Marco in Lamis, scrive queste testuali parole:
Preghiamo, padre mio, affinché il Signore voglia allontanare dalla Chiesa le dense nubi che si aggirano all’orizzonte della Chiesa.
2.Impressionano queste parole perché furono scritte nel lontano (anzi: lontanissimo) 1912. In un tempo in cui la Chiesa aveva saputo adeguatamente rispondere, con il pontificato di san Pio X, alla minaccia modernista. Ma, è noto, i santi hanno ben altre “antenne” e sanno ben capire i tempi, sanno capire i “segni dei tempi” come oggi si ma dire.
3.Che san Pio ci abbia preso è sotto gli occhi di tutti. Siamo ad una Chiesa ed un Cattolicesimo completamente ribaltati, dove è di fatto passato in second’ordine la missione principale della Chiesa che è quella di salvare le anime: la sua ragione d’essere!. Una Chiesa completamente appiattita sul mondo, la cui voce è facilmente assimilabile alle altre voci del mondo. Per non parlare dell’enorme abbandono della vita e della pratica cristiane.
4.Insomma, queste parole di san Pio da Pietrelcina colpiscono ancora di più se si considera ciò che toccò qualche anno prima a papa Leone XIII, il quale in visione avrebbe avuto il privilegio di vedere il demonio chiedere a Dio di poter provare la Chiesa e Dio concedergli un lungo periodo di tempo.
