
Buona educazione, mezza perfezione.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 28 Marzo 2025
1.Per un cristiano l’atteggiamento cortese è un optional? Cioè qualcosa che c’è o non c’è va bene lo stesso? No, per il cristiano la cortesia è un dovere. Certo, la grazia perfeziona la natura e non la sostituisce, per cui ci sono temperamenti che riescono più facilmente nella cortesia, altri che hanno più difficoltà, ma che ogni cristiano debba sforzarsi in tal senso, questo sì.
2.Ma perché il cristiano deve essere cortese? La risposta sta nel fatto che la cortesia è segno di familiarità con lo Spirito Santo. Dio interviene nella storia degli uomini perché ama, perché vuole salvarli, perché vuole proteggerli. Tutto ciò denota la “cortesia” di Dio. Se per Dio non fossimo importanti, Dio non agirebbe così. Dice il Salmo 66: “Dio (…) irradi su di noi il sorriso del suo volto e ci avvolga di tenerezza“. San Francesco d’Assisi diceva: “La cortesia è una delle proprietà di Dio, il quale dà il suo sole e la sua pioggia ai giusti e agli ingiusti per cortesia“. Diceva ancora: “La cortesia è sorella della carità, la quale spegne l’odio e conserva l’amore“.
3.Dunque, anche il cristiano deve essere cortese con chiunque, perché attraverso un atteggiamento di questo tipo, si fa segno dell’amore di Dio. In questo modo il cristiano fa capire come il prossimo, che la Divina Provvidenza ha posto sul suo cammino, è comunque un “dono” che va amato e curato. Un prossimo per cui pregare e sacrificarsi.
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