A questo giovane e zelante sacerdote (video sotto), così premuroso da non voler rimproverare pubblicamente i fedeli che osano ricevere la Comunione in bocca (non sia mai si dia scandalo!), ma così pastorale da far loro una bella lavata di capo in sacrestia – ovviamente per il loro bene spirituale – ci permettiamo con garbo di ricordare che la Chiesa non è proprio d’accordo con lui.
Sì, proprio quella Chiesa cattolica romana che lui ha promesso di servire. Quella guidata da san Giovanni Paolo II, che nella Redemptionis Sacramentum (e non in qualche blog liturgico di dubbia provenienza) scrive con sorprendente chiarezza al n. 92:
«Ogni fedele ha sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca.»
Non “a discrezione del celebrante”. Non “salvo diverso parere del parroco 2.0”. Ma sempre, a sua scelta.
E al n. 91 aggiunge, giusto per essere sicuri che il messaggio passi anche a chi legge tra le righe:
«…non è lecito negare la santa Comunione a un fedele, per il solo fatto che egli voglia riceverla in ginocchio o in bocca.»
Dunque, caro reverendo, se un fedele si inginocchia e apre la bocca – sì, proprio come si faceva per secoli, pensa un po’ – non sta compiendo un “grave oltraggio”, ma esercitando un suo diritto liturgico, sancito dalla normativa vigente.
E se proprio sente l’irrefrenabile impulso di correggere i fedeli che “osano” rispettare la prassi universale della Chiesa, potrebbe forse cominciare dal leggere – e magari anche rispettare – le norme che ha promesso di seguire. Così, giusto per coerenza.
Natalino.
C'è di molto peggio in giro ,con i tempi che corrono è già un passo avanti ,e pure lungo.I peggiori sono i vecchi arcigni e maleducati che vogliono rieducare i fedeli.Questo prete è sulla buona strada ancora un passetto....Detto da uno che la comunione la prende in bocca quasi sempre.Qualche volta ci rinuncio ma l'alternativa sarebbe un battibecco spiacevolissimo durante la messa.
RispondiEliminama cosa sta dicendo questo prete progressista e modernista? Non ho capito davvero nulla.
RispondiEliminaPerdonatemi, ma siceramente non ho capito nulla di quello che ha detto questo prete. boh!
RispondiEliminaMa questo confratello, da dove viene fuori?
RispondiEliminaDa qualche strano seminario, che dovrebbe rifare per bene!
EliminaQui siamo proprio al rovesciamento della realtà: chi prende l'ostia in bocca (che è secondo questo prete ovviamente un atto sbagliato, tanto che va corretto) non va rimproverato, ma capito e aiutato a crescere perché non lo faccia più... è roba quasi Kafkiana
RispondiEliminaMa arriverà un papa che toglierà l'indulto all'abuso della Comunione in mano! Perché ciò che nasce come abuso, cioè disobbedienza, come in effetti fu la distribuzione dell'Ostia in mano, abuso di fondo resta. Io smisi immediatamente di fare la Comunione in mano, quando scoprii l'origine di questa pratica.
RispondiEliminaMi chiedo da dove derivi tutto questo astio verso chi vuole ricevere le sacre Specie con la dovuta riverenza
RispondiEliminaE lei è così sicuro che chi riceve la comunione in mano sia privo della dovuta riverenza? Ma chi è lei per dire cose del genere? La riverenza viene dal cuore, mica è una recita teatrale! Dire che uno è riverente solo perché sta in una certa posizione piuttosto che un’altra è una vera e propria enormità.
EliminaGuardi se stesso, prima di giudicare altri che nemmeno conosce.
Quant’è viscido e intellettualmente disonesto insinuare che vi sia contrasto tra segni esteriore di riverenza (previsto peraltro e come regola canonica e liturgica) e disposizione del cuore!!!
EliminaIl contrasto lo vede solo chi è contrario a fare all’ostia consacrata segno pubblico di riverenza, interroghi il suo cuore sul perché di tale contrarietà ai segni di pubblica riverenza anziché alludere alla corruzione dei cuori altrui!!!
12.56: non si capisce niente. Ma chi parla di contrasto? E quale gesto di riverenza va bene lo decidi tu? Chi fa un inchino prima di tendere la mano per ricevere la particola non fa un gesto di riverenza? Chi, dopo aver portato la particola in bocca, si fa un segno di croce, non compie un gesto di riverenza?
EliminaPoi, chi ha stabilito che chi va a fare la comunione debba manifestare pubblica riverenza all’Eucaristia? La Comunione è un momento intimissimo in cui il fedele è il più vicino possibile al suo Signore. Ognuno deve essere libero di vivere tale momento come più crede opportuno senza timore di essere osservato o giudicato dal prossimo.
Guardi che non esistono solo i tradizionalisti ed il loro modo di pensare. Personalmente, se non vedo un chiaro segno di mancanza di rispetto o di irriverenza, come posso arrogarmi il diritto di giudicare la devozione di quella persona?
Anonimo7 maggio 2025 alle ore 21:33
Eliminacon riferimento al "gesto di riverenza": guardi che lo prevede la stessa CEI: chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/31/2017/02/Modalita_distribuzione_santa_Comunione.pdf
Appunto “gesto di riverenza” che può essere semplicemente un inchino del capo o un segno di croce. Senza che sia un “atto pubblico”, nemmeno bisognasse sparare i mortaretti.
EliminaA sentire quello delle 12.56 sembra che l’unico modo di mostrare riverenza sia inginocchiarsi.
"Ogni fedele ha sempre il diritto di ricevere, a sua scelta,"
RispondiEliminaPerdonate ma io questa "scelta" non la digerisco!
Se la Chiesa e' madre e Maestra e' la Chiesa che mi deve insegnare; e' la Chiesa che deve vagliare, distinguere, eleggere, stabilire, decidere, come meglio si debba onorare NSGC presente (PRESENTE REALMENTE) in Corpo, Sangue, Anima e Divinita'. Ave Maria!
Perbacco!
Ne ho sentiti tanti come lui e mi domando sempre... Che fastidio gli dà... Che cosa trovano tanto orrendo da doverci fare video dedicati ?
RispondiEliminaForse per fare da contraltare a chi, da decenni, martella che bisogna prendere la comunione solo in ginocchio.
EliminaInfatti, concordo!!
EliminaNon mi risulta di messe celebrate secondo il messale di Paolo VI in cui si sia negata la comunione a chi non si inginocchi, anche se un segno di reverenza quel messale comunque lo richiede…
EliminaMi risulta invece (anche per esperienza diretta, Pasqua a Berlino 2023) di chiese in cui si nega (abusivamente!!!!) la comunione a chi non la voglia ricevere in mano!!! Che schifo!!!!
Ma che buono! Santa Messa di Sempre e risolvi tutto
RispondiEliminaA me non sembra abbia detto nulla di scorretto, tutto ortodosso
RispondiEliminaInfatti è l’ennesimo caso montato sul nulla.
EliminaTutto ortodosso cosa?!? Ha sostanzialmente detto che i fedeli che vogliono ricevere la comunione in bocca (modalità che ad oggi in base al diritto canonico vigente e alle rubriche del messale di Paolo VI rimane la regola!) sono dei mezzi disturbati che vanno compatiti e accompagnati con delicatezza verso la modalità che (non certo secondo il diritto canonico vigente!) sarebbe ormai la nuova regola (quando invece sempre secondo il diritto canonico vigente la comunione in mano è rimane modalità eccezionale). Forse lei ha studiato diritto canonico e liturgia dallo stesso insegnante di questo sacerdote?!?
EliminaDa notare (ma per gli altri, non per i fessi ignoranti e in mala fede come lei, questi sì da compatire) che questo sacerdote usa gli stessi concetti di Traditionis Custodes: per ora vi tolleriamo e compatiamo, voi strani tradizionalisti, ma state allerta perché abbiamo il dovere di “accompagnarvi” (con delicatezza, s’intende) verso le “nuove regole”.
Decise da chi, quando e come non si sa bene. Lo spirito del concilio e il cammino sinodale son fatti così, si impongono da sé…
Cosa c’entra Traditionis Custodes? Cosa c’entrano i tradizionalisti? Ma davvero lei pensa che una questione del genere si possa risolvere con un video su TikTok di pochi secondi?
EliminaIo sarei più propenso a credere che, nella sua esperienza di sacerdote, abbia incontrato persone con una comprensione distorta della questione.
Del resto, nella mia parrocchia, il vicario una volta ha detto, a fine messa, durante gli avvisi, che ha notato come alcune persone sembra si rifiutino di ricevere la comunione dai ministri laici e sospettava qualche stortura ideologica.
Insomma, le teorie saranno anche belle, ma le situazioni con cui vengono a contatto i preti senz’altro portano a riflessioni disincantate sulla situazione pratica.
Ho scritto cosa c’entri TC. Se poi non è neanche capace a leggere mica è colpa mia, stia sereno
EliminaRagionamenti assurdi! Non basta dire una cosa a caso per renderla logica.
EliminaMa a questo pretino che fa il maestrino qualcuno in seminario gli avrà detto che per oltre mille anni la comunione veniva distribuita sulla lingua e inginocchiati?
RispondiEliminaManco le basi del mestiere!!!
RispondiEliminaQuesta è la non formazione dei seminari!! Che tristezza!!
RispondiEliminaLa comunione in mano ,era una prassi dei primi cristiani, solamente dopo è stato introdotto l'uso di prenderla in bocca ... ... Papa Paolo VI e poi la C.E.I.(nel 1988), hanno solamente reintrodotto un usanza antica... ... purtroppo molti tradizionalisti non conoscono nemmeno la storia dei primi cristiani...
RispondiEliminaL'hanno reintrodotta perché non hanno saputo dire no ad un abuso nato da preti disobbedienti. Questo è il punto. Non è nata perché lo hanno pensato e deciso in un Concilio o Sinodo o lo ha deciso un papa dopo aver consultato cardinali e vescovi. La Comunione in mano è frutto di disobbedienza.
EliminaOttimo.
EliminaL’hanno reintrodotta espressamente come eccezione. Non scrivere mezze verità.
EliminaQuanto al ridicolo pseudoarcheologismo che nega secoli e secoli di Tradizione su cui si sono formate schiere di Santi e Sante per ritornare a presunte origini, se lo tenga per sé…. Sappiamo benissimo che è stato e continua a essere usato ad arte solo per giustificare nuove idee in contrasto con la dottrina della Chiesa. Qui in fondo a traballare è la stessa transustanziazione, giù la maschera, ipocriti!!!
LI, ma la tradizione la prendi solo quando fa comodo a te? Quando non ti fa più comodo diventa “pseudoarcheologismo”?
EliminaEh no mio caro, occorre distinguere tra Tradizione plurisecolare ininterrotta e sancita in testi canonici e liturgici e ripescamento di presunte usanze dei primi cristiani fatte a distanza di duemila anni. Fatevi un esame di coscienza prima di accusare gli altri di prendere solo ciò che gli fa comodo.
EliminaMa per favore!
EliminaCerto che come argomentazione “‘a per favore” è veramente difficile da smontare. Con chi ha studiato retorica, con Cicerone?
EliminaPer rimanere al suo stesso livello, citando il principe de Curtis, le rispondo allora così: “ma mi faccia il piacere!”.
Ma cosa vuoi studiare retorica quando uno ti dice “tradizione plurisecolare ininterrotta”? I riti sono sempre stati molteplici e diversi, la mannaia la calò il concilio di Trento che qui tanto si adora. La liturgia che ne seguì fu un disastro che si è trascinato per secoli.
Eliminaponiamo un velo pietoso
RispondiEliminaEst modus in rebus....Avranno pure reintrodotto una usanza dei primi cristiani ma se un fedele vuol prendere l'ostia in bocca non c'è motivo di opporsi bruscamente o di cacciarlo in malo modo.Il problema è che molti si arrogano dei diritti che non hanno. Il clericalismo dei prepotenti che hanno spadroneggiato dopo il cv2...
RispondiEliminaOrmai non sono più un giovincello, ma non mi pare che il prete del video dica di cacciare in malo modo chicchessia. Quindi cosa c’entra questo commento?
EliminaC'entra... 'Davanti a Dio ogni ginocchio si pieghi'!
EliminaSe tornasse ora Gesù, che fa questo sacerdote, gli da la mano o due colpetti sulla spalla?
Piuttosto da chiedersi se questo prete crede nella presenza reale di Nostro Signore nell'ostia sacra.
Quindi, secondo l’anonimo delle 19.30, nei riti orientali in cui non ci si inginocchia mai, nemmeno per prendere l’Eucaristia, non hanno capito niente? O forse quel passo ha significati che vanno oltre la mera postura del corpo?
EliminaLa predica del giovane don è (per usare un eufemismo)sicuramente "discutibile"... però ad essere onesti il giovane sacerdote in questione non mi sembra umanamente cattivo..., si potrebbe sempre aiutarlo,dialogando, a capire il motivo della nostra reverenza alla santa Eucarestia ...
RispondiEliminaSì ma se il sacerdote in questione ignora - volutamente o meno non so - una regola basilare (tale, almeno sulla carta, è la comunione il bocca: LA REGOLA!) e pretende di dare anche lezioncine, il dialogo parte male.
EliminaPoi vorrei capire perché secondo lui la comunione in mano è migliore e i fedeli andrebbero accompagnati in quella direzione. Per pseudoragioni igieniche? A questo siamo arrivati? Ridurre la liturgia eucaristica a qualcosa da disinfettare con amuchina prima e dopo?!?
In realtà, il Reverendo si sta riferendo più a ciò che è stato fatto pubblicamente da Mons Forte durante la Messa che alla cosa in sé: "se proprio pensi che vi sia qualche stortura da correggere, fallo in privato e senza scioccare quei fedeli".
RispondiEliminaQuindi, questo post è una polemica un po' pretestuosa.