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lunedì 21 aprile 2025

Martirologio Romano: 21 Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra il lunedì nell’ottava di Pasqua.

L.V.

21 Aprile 2025, Luna vigesimaseconda

A Canterbury, nell’Inghiltérra, sant’Ansélmo Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per santità e per dottrina.
In Pèrsia il natale di san Simeóne, Vescovo di Seléucia e Tesifónte, il quale, per ordine di Sápore Re dei Persiáni, preso e caricato di catene, presentato ad iniqui tribunali, e non volendo adorare il Sole, ma rendendo testimonianza a Gesù Cristo con libera e costantissima voce, primieramente fu per lungo tempo macerato coll’ergastolo carcerario, insieme con altri cento (alcuni dei quali erano Vescovi, altri Preti ed altri Chierici di diversi ordini). Allora, avendo con costanza subito il martirio Ustazáne, educatore del Re, che già prima aveva apostatato dalla fede, ma era stato da lui richiamato a penitenza, nel giorno seguente, che era l’anniversario della passione del Signore, scannati già tutti sotto gli occhi di Simeóne, il quale vigorosamente ad uno ad uno li esortava, fu alla fine anche lui decollato. Patirono con lui anche gli illustrissimi personaggi Abdécala ed Ananía, che erano suoi Preti. Anche Pusício, Prefetto degli operai del Re, per aver incoraggiato Ananía che vacillava, morì di morte crudele, essendogli stato aperto il collo vicino al tendine ed estrattane la lingua; dopo di lui anche una sua figlia, che era Vergine sacra, fu straziata con molti ed atroci tormenti e finalmente decollata colla spada.
Ad Alessándria i santi Martiri Aratóne Prete, Fortunáto, Felíce, Sílvio e Vitále, che morirono in prigione.
A Nicomédia i santi Martiri Apólline, Isácio e Codráto. L’ultimo di essi, sotto l’Imperatore Diocleziáno fu decapitato, e, pochi giorni dopo di lui, i primi due sfiniti dalla fame nel carcere meritarono la corona del martirio.
Ad Antióchia sant’Anastásio Sinaíta Vescovo.
Ad Altötting, in Baviéra, san Corrádo da Párzham, Confessore, dell’Ordine dei Minori Cappuccini, insigne per la carità e la pietà, il quale, illustre per miracoli, dal Papa Pio undecimo fu ascritto nel numero dei Santi.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

1 commento:


  1. A Canterbury, nell’Inghiltérra, sant’Ansélmo Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per santità e per dottrina. Invocato contro i traumi cranici .

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