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venerdì 18 aprile 2025

Martirologio Romano: 18 Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra il venerdì della Settimana Santa.

NOTA: il Martirologio Romano di questo giorno non viene letto durante l’Ora Prima; di seguito ne riportiamo il testo solo per completezza.

L.V.

18 Aprile 2025, Luna decimanona

Presso il Monte Senário, in Toscána, il natale di sant’Amedéo Confessore, uno dei sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della beata Vergine María, insigne per l’ardentissima carità verso Dio. La festa però di lui e dei Compagni si celebra il dodici Febbraio.
A Roma il beato Apollónio Senatore, il quale, sotto il Principe Cómmodo ed il Prefetto Perénnio, denunziato come Cristiano da un servo, e obbligato a render conto della sua fede, compose un insigne volume, che lesse in Senato, e nondimeno, per sentenza del Senato, fu decapitato per Cristo.
A Messína, in Sicília, il natale dei santi Martiri Eleutério, Vescovo Ilíirico, ed Anzia sua madre. Egli, essendo illustre per la santità della vita e per il dono dei miracoli, sotto il Principe Adriáno, avendo superato il letto di ferro infuocato, la graticola e la caldaia bollente di olio, pece e resina, essendo stato gettato anche ai leoni, ma da quelli per nulla offeso, da ultimo fu trucidato insieme colla madre.
A Córdova, nella Spagna, san Perfétto, Prete e Martire, che fu ucciso colla spada dai Mori perché predicava contro la setta di Maométto e professava con fermezza la fede di Cristo.
A Messína, in Sicília, san Corébo Prefetto, che, convertito alla fede da sant’Eleutério, fu ucciso colla spada.
A Bréscia san Calógero Martire, il quale, convertito a Cristo dai santi Faustíno e Giovíta, sotto il Principe Adriáno finì la gloriosa battaglia della confessione.
A Miláno san Galdíno, Cardinale e Vescovo della medesima città, il quale, finita una predica contro gli eretici, rese lo spirito a Dio.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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