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giovedì 27 marzo 2025

Quali sono i punti più importanti della filosofia di San Tommaso? - #santommaso #teologia #summatheologica

Doctor Angelicus ora pro nobis.
Luigi C.


1.San Tommaso d’Aquino nacque a Roccasecca, nel Basso-Lazio, tra il 1224 e il 1226. Morì a Fossanova il 7 marzo del 1274.

2.Le sue opere principali sono la Summa Theologica e la Summa contra gentiles.

I punti del suo pensiero

1.Ragione e fede devono collaborare. San Tommaso utilizza questo argomento molto chiaro: Dio ha voluto l’uomo volontà, ma anche ragione; dunque, l’uomo deve arrivare a Dio con la fede, ma anche con la ragione. Pertanto, la Rivelazione presuppone la ragione.

2.La conoscenza deve iniziare dai sensi. Secondo san Tommaso, Aristotele aveva ragione: la conoscenza inizia dai sensi. La conoscenza è adeguamento del soggetto all’oggetto (realismo).

3.Tutti gli enti sono contingenti, solo Dio è necessario. San Tommaso afferma che la realtà è fatta di essere esistenti ma che non dovevano necessariamente esistere e quindi sarebbero potuti non esistere (contingenti). Gli esseri contingenti presuppongono un essere necessario: Dio, che è l’atto puro (esse ut actus). In Dio essere ed esistenza coincidono, nelle creature essere ed esistenza non coincidono.

4.L’esistenza di Dio è dimostrabile. Proprio perché gli esseri conteingenti presupponfgono l’essere necessario, allora attraverso gli effetti si può risalira alla causa prima, così come era riuscito anche Aristotele individuando il primo motore immobile. San Tommaso dice che ci sono ben cinque “vie” con cui poter arrivare all’esistenza del Creatore.

5.Tutto esiste perché partecipa dell’essere nella sua pienezza, che è Dio. Nella partecipazione Dio è causa efficiente, ma anche causa sussistente: Dio ha creato, ma continua ad operare nel mondo e a sostenerlo.

6.L’analogia entis, cioè il “metodo analogico”. La partecipazione conduce al metodo analogico: tra Dio e il creato non c’è univocità, né equivocità, ma analogia. Con l’erroneità del metodo univoco si confuta l’ilozoismo presocratico, ovvero il panteismo. Con l’erroneità del metodo equivoco si confuta lo scetticismo atomista. Con il metodo analogico (analogia entis) si capisce non solo che Dio esiste, ma si possono anche conoscere alcune sue caratteristiche. Per esempio, che Dio ha creato per amore, cosa che Aristotele non era riuscito a capire. Insomma, con l’analogia si può conoscere (anche se non “comprendere”) la natura di Dio.

7.Con la ragione non solo si può conoscere l’esistenza di Dio, ma anche alcune sue caratteristiche. Grazie al metodo analogico, san Tommaso individua tre “vie” per conoscere la natura di Dio. La via dell’affermazione: le perfezioni delle creature sono anche in Dio. La via dell’eminenza: le perfezioni delle creature sono in Dio in grado eminente, cioè infinito. La via della rimozione: le imperfezioni delle creature contingenti non possono trovarsi in Dio, essere necessario.

8.L’uomo non solo è anima, ma anche corpo. Qui san Tommaso riprendere il concetto di “sinolo” di Aristotele. L’uomo è sinolo di materia (corpo) e forma (anima) che insieme formano un’unica sostanza.

9.La ragione può dimostrare che l’uomo ha un’anima immortale. Secondo san Tommaso, l’anima è immortale perché è forma pura. La Scuola Francescana aveva parlato di anima e corpo come due sostanze per salvaguardare l’immortalità dell’anima; in tal modo però vi era il rischio del dualismo, cioè la contrapposizione tra anima e corpo. San Tommaso risolve il problema applicando la teoria aristotelica della materia e della forma: l’anima diventa forma pura, per cui ha bisogno sì del corpo ma solo fin quando è incarnata.

10.Non solo intelletto, ma anche volontà; non solo volontà, ma anche intelletto. Secondo san Tommaso, l’intelletto ha una primato logico: per amare bisogna prima conoscere. La volontà ha però un primato ontologico: si verrà giudicati non dalla capacità di conoscere Dio, ma di amarlo.

11.Ogni forma di governo può andare bene, purché si rispetti il bene comune. Come per Aristotele, anche per san Tommaso l’uomo è naturalmente portato a vivere in società. Ogni forma di governo è valida, purché garantisca l’autentico bene comune. Comunque per san Tommaso è da preferire la monarchia, perché assicura maggiormente l’unità dello Stato.

1 commento:

  1. Pur mantenendo i limiti di uno schema, al n.3 andrebbe chiarito il rapporto, nelle creature, tra essere (essentia) ed esistenza come potenza e atto; da cui si comprende il significato di Dio (privo di potenza ) come Atto Puro d' Essere; Dio è quindi "incausato" e NON "causa sui", come nella catastrofica (nelle sue conseguenze) definizione dello Spinoza.

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