Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il martedì della prima settimana di Quaresima.
L.V.
11 Marzo 2025, Luna decima
A Sardi sant’Eutímio Vescovo, il quale, per il culto delle sante immagini, da Michéle, Imperatore iconoclasta, fu mandato in esilio, ed in fine, sotto l’impero di Teófilo, flagellato barbaramente con nervi di bue, compi il martirio.
A Córdova, nella Spagna, sant’Eulógio, Prete e Martire, che nella persecuzione dei Saracéni, per la magnifica ed intrepida confessione di Cristo, colpito con verghe e schiaffi e decapitato con la spada, meritò di esser congiunto ai Martiri della medesima città, i cui combattimenti per la fede aveva emulato con gli scritti.
A Cartágine i santi Martiri Eráclio e Zósimo.
Ad Alessándria la passione dei santi Cándido, Piperióne ed altri venti.
A Laodicéa, nella Síria, i santi Martiri Trófimo e Talo, i quali nella persecuzione di Diocleziáno, dopo molti e crudeli tormenti, conseguirono le corone della gloria.
Ad Antióchia la commemorazione di moltissimi santi Martiri, alcuni dei quali per ordine dell’Imperatore Massimiáno furono posti sopra graticole infuocate, ed arrostiti in modo che non morissero subito, ma soffrissero lungamente; altri tormentati con diversi crudelissimi supplizi giunsero alla palma del martirio.
Così pure i santi Martiri Gorgónio e Fermo.
A Gerusalémme san Sofrónio Vescovo.
A Miláno san Benedétto Vescovo.
Nel territorio d’Amiens san Firmíno Abate.
A Cartágine san Costantíno Confessore.
A Báuco, nel Lazio, san Piétro Confessore, illustre per la gloria dei miracoli.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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