DIARIO CLINICO DI PAPA FRANCESCO (III Parte)
Dopo due broncoscopie in
otto ore per pulire, aspirare e medicare i bronchi il Papa risulta stabile
sostenuto con ventilazione h24. Comunicati della Santa stampa della Santa Sede
Sabato 1° marzo - la prognosi rimane riservata
A mezza mattina, il Vaticano ha fatto circolare alcune
indiscrezioni rassicuranti sulla salute del Papa dopo i broncospasmi che lo
avevano colpito, il giorno prima, con vomito e rigurgito immediatamente
aspirato. Si è trattato, secondo gli esperti, di contrazioni anomale ed
eccessive della muscolatura liscia bronchiale, cosa che ha provocato un
restringimento dei bronchi. Ecco il perché della difficoltà respiratoria,
legata alla riduzione del passaggio dell'aria, nonché dell’uso della maschera
per l'ossigeno. Il Vaticano ha precisato anche che Francesco "non ha avuto
altre crisi e non ha febbre".
In serata nel Comunicato N° 13 si poteva leggere: “Le
condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili. Ha alternato la
ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti
flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi. Il Santo
Padre è apiretico e non mostra leucocitosi. I parametri emodinamici si sono
sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente
effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha
presentato episodi di broncospasmo. Il Santo Padre è sempre vigile ed
orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla
preghiera. La prognosi rimane riservata.”
Domenica 2 marzo – condizioni di salute stabili
Verso le 8.30 del mattino la Sala stampa vaticana ha
distribuito alla stampa specializzata questa comunicazione: “La
notte è stata tranquilla, il Papa riposa ancora.” Poco dopo è stata
distribuita la versione scritta dell’Angelus del Santo Padre letto poi a
mezzogiorno. E’ ormai la terza domenica che il Pontefice non presiede
personalmente la recita della preghiera mariana impedito dalle sue malattie per
cui è ricoverato presso il “Gemelli” di Roma dal venerdì 14 febbraio.
Angelus di Papa Francesco.
Il testo
preparato dal Santo Padre conclude con queste riflessioni: “Sorelle e fratelli,
vi mando questi pensieri ancora dall’ospedale, dove come sapete mi trovo da
diversi giorni, accompagnato dai medici e dagli operatori sanitari, che
ringrazio per l’attenzione con cui si prendono cura di me. Avverto nel cuore la
“benedizione” che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi
momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo,
ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello
spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti. Vorrei ringraziarvi per
le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte
parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in
questo momento particolare, mi sento come “portato” e sostenuto da tutto il
Popolo di Dio. Grazie a tutti! Anch’io prego per voi. E prego soprattutto per
la pace. Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la
martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu. Ci
affidiamo fiduciosi a Maria, nostra Madre. Buona domenica e arrivederci.” (Testo completo)
La terza
settimana di ricovero del Santo Padre è cominciata con il Comunicato N° 14 che contiene le notizie ufficiali sull’evoluzione
del situazione clinica nelle ultime 24 ore. Ecco il testo: "Le condizioni
cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata
odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma
unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione
della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata.
Questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa
Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui,
quindi ha alternato il riposo alla preghiera."
Lunedì 3 marzo – due broncoscopie in poche ore
Al primo mattino la Sala stampa fece girare questa frase
testuale: "Il Papa ha riposato bene tutta la notte". Poi, pe ore,
nessuna indiscrezione autorevole ma anonima. Brutto segno. Di fatto, dopo le 19
è arrivato il Comunicato N° 15,
laconico ma letto con alcune conoscenze mediche e cliniche molto preoccupante.
Il testo diceva: "Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due
episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di
muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Sono pertanto state eseguite
due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni. Nel
pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo
Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante. La prognosi rimane
riservata."
Il Comunicato, con cautela riassume
una situazione difficilissima. Conferma una resistenza persistente alle terapie
con il ripetersi di episodi molto pesanti. Non è stato un buon segno dover aspirare,
con due broncoscopie sotto sedazione forte, le secrezioni endobronchiali addirittura.
Eseguire questo accertamento esplorativo e terapeutico è stato indispensabile
per vedere le vie respiratorie, lavare le mucose, somministrare farmaci direttamente
e fare prelievo di tessuto.
Martedì 4 marzo – nessun episodi di insufficienza
respiratoria, né broncospasmo
Martedì 4 marzo, alle 8.20 circa la Sala stampa della
Santa Sede ha fatto circolare una frase già conosciuta, diffusa per rassicurare
sullo stato di salute del Santo Padre, e cioè: "Il Papa ha dormito tutta
la notte, ora prosegue il riposo." Poi, sempre la Sala stampa, ha
confermato gli Esercizi spirituali della Curia Romana fra il 9 e il 14 marzo da
svolgersi, si legge nel comunicato, “in comunione con il Santo Padre”. Non si
precisa se anche il Pontefice farà i suoi Esercizi quaresimali.
Più tardi fonti vaticane anonime ma conosciute hanno
voluto spiegare che il Papa è in una situazione clinica "stabile, ma in un
quadro descritto dai medici come complesso, e non è fuori pericolo".
Centinaia di
operatori dei media chiedono l'accredito. Dall'interno del Vaticano si è voluto far sapere che
almeno 650-700 operatori della stampa, fotografi, giornalisti, tecnici e
esperti Tv, hanno chiesto di essere accreditati presso la Sala Stampa della
Santa Sede. Ovviamente lo scopo è quello di coprire l'evolversi della salute di
Papa Francesco e tutto ciò che ne deriva. Questo interessamento raddoppia la
presenza della stampa mondiale a Roma e aggiunge un'altra componente critica ai
compiti organizzativi che la Santa Sede in questo momento.
Il Comunicato N° 16, delle ore 19.00
informava: “Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si
sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza
respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante
alle terapie e orientato. Questa mattina è passato alla ossigenoterapia ad alti
flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria. Questa notte, come
programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani
mattina. La prognosi rimane riservata. Durante la giornata ha alternato
preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia. “
Mercoledì 5 marzo – condizioni stazionarie
“Il Papa ha riposato bene nella notte, si è
svegliato poco dopo le 8:00.” Ecco la frase divulgata dalla Sala stampa per
aggiornare le condizioni del Papa dopo il comunicato di poche ore prima del 4
marzo alle ore 19.00 circa.
Nel testo del Comunicato N° 17 delle ore 19.30 circa
si legge: “Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare
episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha
effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la
ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre ha incrementato la
fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in
poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane
riservata. Questa mattina, nell'appartamento privato sito al 10° piano, il
Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli
sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente
si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha
chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel
pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro.
Giovedì 6 marzo – Francesco è stabile. Sabato 7
non ci sarà nessun Comunicato
Ecco la frase della Sala stampa vaticana per l'odierna
giornata: "La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta ancora
riposando."
Verso le 19.30 la Santa Sede ha pubblicato questo
comunicato, per certi versi singolare anche perché preannuncia che sabato 7
marzo non sarà pubblicato nessun testo ufficiale sulle condizioni del Papa.
Ecco il Comunicato N° 18: “Le
condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni
precedenti. Anche oggi non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria.
Il Santo Padre ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e
quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti
stabili. Non ha presentato febbre. I medici mantengono ancora la prognosi
riservata. In considerazione della stabilità del quadro clinico il prossimo
bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato. Quest'oggi il Santo
Padre si è dedicato ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del
pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. Prima di pranzo ha ricevuto
l’Eucarestia. “
La voce del Santo Padre in
Piazza San Pietro.
Alle ore 21.00
circa, poco prima dell’inizio della recita del Rosario per pregare per la
salute del Papa, iniziativa che va avanti da giorni con una discreta presenza
di fedeli, è stato fatto ascoltare un audio del Pontefice registrato poco prima
nel Policlinico “Gemelli.”
Trascrizione integrale e
fedele dell'allocuzione in spagnolo non correttamente tradotte in altre lingue:
Agradezco de todo corazón las oraciones que hacen por mi
salud desde la plaza. Los acompaño de acá. Que Dios los bendiga. Hice la misa (“qui”,
in italiano) aqui. Gracias.
Testi distribuiti dalla Sala
stampa della Santa Sede.
SPAGNOLO
"Agradezco de todo
corazón las oraciones que hacen por mi salud desde la Plaza, los acompaño desde
acá. Que Dios los bendiga y que la Virgen los cuide. Gracias”.
ITALIANO
Il sito Vatican News in italiano non riporta parole del Papa
tra virgolette neanche quelle amplificate dalla Santa Sede che nel Bollettino
N° 0173 dice:
“Ringrazio
di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno
da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie”.
Traduzione
in lingua inglese
I
thank you from the bottom of my heart for your prayers for my health from the
Square, I accompany you from here. May God bless you and the Virgin protect
you. Thank you.
Commento sulla diffusione della voce di
Francesco
registrata con un telefonino. Era
necessario?
1- Pressapochismo della comunicazione papale.
L’iniziativa della diffusione dell'audio papale in Piazza San Pietro è poco
felice e più irriverente che parlare di Conclave e papabili, che secondo alcuni
cardinali è già qualcosa di “orribile”, “inutile” e “inappropriato” (Hollerich, Fernández e
Parolin). Far ascoltare il breve e sofferente messaggio del Papa, registrato
con un telefonino, di pessima qualità, per di più mal tradotto (al limite della
manipolazione grossolana), dimostra una sola cosa: questa comunicazione attorno
al Pontefice gravemente malato è solo cialtroneria e poca professionalità, e
cioè pressapochismo da associare al testo di alcuni comunicati di questi giorni
molto attenti al caffè e alla poltrona del Santo Padre.
2- Pericolo di un effetto boomerang. Che
bisogno c’era di esporre il Papa a questa dinamica mediatica? Diranno, come
succede sempre, che lo ha voluto lui, ma in primo luogo non abbiamo nessuna
certezza che sia così e poi non ci voleva molto a convincerlo che sarebbe stata
un’iniziativa rischiosa. Papa Bergoglio si è espresso sempre contro la
spettacolarizzazione della salute del Pontefice, e più d'una volta, con
eleganza, criticò in passato s. Giovanni Paolo II per questa condotta. In
privato era durissimo sulla questione. Riteneva disgustoso l’uso della propria
malattia.
3- Una coincidenza poco felice. Appena qualche
minuto dopo la diffusione dell’audio del Papa, p. Antonio Spadaro veniva
intervistato nel Canale 7 (Piazza Pulita) e diceva che il “Papa era afono”
(sic). Poi, parlando su un’eventuale rinuncia di Francesco per motivi di
salute, Spadaro ha detto: "Il criterio per decidere su una rinuncia per il
Papa è spirituale e non è l'efficienza fisica" (sic).
Allora quali risposte dare a queste domande per nulla
improbabili?
·E se un Papa venisse colpito da un ictus devastante?
·E se un Papa scivolasse nella demenza senile?
·E se un Papa non si recuperasse da un'anestesia?
Cosa significa in
concreto questo “criterio spirituale” se il Pontefice non è in grado di
esercitarlo e applicarlo?
Perché p. Spadaro, e tanti altri, dicono cose di questo tipo?
Perché sanno che domani potranno dire anche il contrario e non succederà
niente.
Scrivere con la mano e poi cancellare con il gomito è un
metodo e uno stile ormai normale.
4- Vecchio mantra. Circola la versione secondo
la quale si è voluto diffondere questo audio per “smentire” una presunta morte
del Papa, tenuta nascosta da giorni. E’ noto che da decenni questa modalità di
comunicazione che rivela decessi occulti è un mantra populista, inconsistente,
da cestinare. E’ un qualcosa che colpisce le persone celebri. Siamo certi che
in Vaticano questa stupidaggine non ha avuto nessun ascolto e nessuna rilevanza
e che per nessun motivo va messa in relazione con l’audio in questione.
Venerdì 7 marzo – il Papa si è svegliato dopo le 8
Verso le 8.30 del mattino la
Sala stampa ha aperto la giornata informativa distribuendo questa frase:
"ll Papa ha trascorso una notte tranquilla e si è svegliato poco dopo le
8.00."
In tarda serata, Matteo Bruni, come accade spesso, incontra
un gruppo di giornalisti e ribadisce quanto già saputo. Ogni tanto precisa non
citare lui ma neanche la Sala stampa. Sono le “indiscrezioni anonime ma
autorevoli!”. Sono finte conferenze stampa e giornalismo di riporto.
Sabato 8 marzo
Sala stampa della Santa Sede: “La notte è trascorsa
tranquilla, il Papa sta riposando”. (08.25)
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