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sabato 1 marzo 2025

Aggiornamento sulla salute di papa Francesco (sabato 1° marzo 2025)

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato le seguenti due comunicazioni ai giornalisti in merito alla salute di papa Francesco.
Oremus pro infirmo Pontifice.

L.V.


La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando.


Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili.
Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi.
Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi.
I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente.
Non ha presentato episodi di broncospasmo.
Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera.
La prognosi rimane riservata.

1 commento:

  1. Credo che manchi qualcosa alla terapia, anche se i farmaci non sono specificati nel bollettino della sala stampa vaticana: in qualità di pneumologo, ho l'impressione (e non ho la certezza) che il Santo Padre non assuma per aerosol i farmaci broncodilatatori e cortisonici.
    Per l'esperienza di alcuni decenni, proprio nel Policlinico Gemelli, posso dire che tre o quattro aerosol al giorno sono molto efficaci nel dilataree le vie aeree, ridurre l'infiammazione e facilitare l'espettorazione.
    La terapia inalatoria aerosolica, che si avvale di una macchinetta che nebulizza i farmaci, è più efficace dell'inoculazione per via ematica di sostanze broncodilatatrici e cortisoniche, perché si riesce a medicare direttamente (per contatto) la mucosa dei bronchi con una quantità di farmaco molto minore.
    Lo svantaggio è il fastidio di dover inspirare 2 o 3 millilitri di liquido nebulizzato, per un quarto d'ora, tre o quattro volte al giorno, servendosi di un nebulizzatore e di una mascherina, e sappiamo che molti pazienti sono insofferenti in questo senso; suppongo che il Papa non riesca a tollerare facilmente questa pratica medica.
    Dopo una o due settimane di inalazioni aerosoliche con il nebulizzatore si può passare all'uso di spray (le cosiddette bombolette): due /tre erogazioni per 3/4 volte al giorno, sempre a base di broncodilatatori e cortisonico.
    Centinaia di pazienti affetti da Bronchite cronica enfisematosa, anche con una componente asmatiforme, come Papa Francesco, sono stati gestiti per decenni - e continuano ad esserlo - nell'ambulatorio loro dedicato proprio nel Policlinico Gemelli, che adesso ha il nome di CEMAR, mentre quando io prestavo servizio, si chiamava Fisiopatologia Respiratoria.
    Mi auguro che Papa Francesco possa e voglia assumere le suddette medicazioni aerosoliche, che sono molto efficaci nella loro semplicità: gli suggerisco di esercitare la virtù della pazienza nel sottoporsi a tali frequenti e prolungate inalazioni e gli auguro - da cattolico, oltre che da medico - di offrire a Dio questa mortificazione per il benessere spirituale di milioni di esseri umani, che Lui guida sulla terra. Prof. Angelo Di Marzo, Primario idoneo in Pneumologia.

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