Chiesa parrocchiale di San Mario alla Torretta dell’arch. Leonardo Nardis (anno 2018).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi dell'Aquila (circa 2.500.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione del progetto: La conformazione estremamente vincolante del terreno sotto il profilo altimetrico, caratterizzata da un dislivello di circa 7 metri lungo l’asse nord-sud e la relativa esigua consistenza della superficie utilizzabile, soli 2.900 mq, unitamente al non facile rapporto spaziale con la via principale d’accesso, rispetto alla quale il sito risulta in parte depresso, ha reso necessario il superamento di tali condizioni con la distribuzione dei volumi su più livelli, contenendo, per quanto possibile, la superficie di copertura. Ubicando, pertanto, su più livelli spazi non strettamente legati al Culto, quali aule per catechesi, salone parrocchiale e la casa canonica, si è potuto in tal modo dare ugualmente spazio all’esterno al Sagrato con l’ampio atrio d’ingresso, e al porticato che, in tangenza della chiesa e del campanile, collega all’esterno i due livelli del complesso parrocchiale. Nella parte interrata, è stato realizzato un ampio parcheggio, mentre nella zona contigua semi interrata sono stati collocati gli uffici della curia che avevano perso le proprie sedi dopo il sisma del 6 aprile 2009. Sotto il profilo architettonico, all’esterno, si è operata una scelta di grande semplicità, componendo volumi puri, espressivi delle funzioni ad essi affidati: la facciata, parallelepipedo che si incastra tra la cappella feriale ed il battistero, è intesa quasi come una reperto-citazione della tipica facciata quattrocentesca aquilana; l’abside semicilindrica che si genera estraendo il proprio volume dalla parete di fondo della chiesa, diviene fondale prospettico della luce che canalizza dall’alto; la cortina compatta dei prospetti laterali scandita dalle ampie paraste semicilindriche evidenzia con la presenza delle grandi aperture circolari sovrastanti la copertura, il tema fondamentale della qualità e della sacralità della luce che il progetto evoca all’interno dell’aula. Uno degli elementi più significativi dello spazio interno è costituito dall’utilizzo dalla luce zenitale che filtra attraverso i camini di luce posti a livello di copertura che illuminano le pseudo navate laterali e nel convogliatore scultura posto al di sopra dell’altare, nell’area presbiteriale. Il corpo principale dell’edificio religioso, è scandito in successione dall’atrio caratterizzato da un grande oculo circolare, luogo di mediazione tra il sagrato e i volumi del battistero e della cappella feriale i cui ingressi interagiscono proprio su questo spazio. Il portico, tangente alla chiesa e che invade il sagrato, funge da collegamento e segno di continuità con i locali parrocchiali, collegando alla base il campanile isolato, segno di riconoscimento a distanza di tutto il complesso parrocchiale. All’interno, l’aula maggiore, introdotta dall’ampia vetrata tripartita e dal taglio verticale nella parte superiore della facciata, è costituita da un’unica navata rettangolare e da pseudo navate laterali, definite da setti murari rettilinei con tre cavità architravate.
Descrizione tratta dalla pagina nardisarchitetti.com.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
L'esterno è una costruzione fatta con i mattoncini della Duplo (per bambini da 18 mesi a 3 anni), l'interno è a metà tra una pista ciclabile (in onore della svolta catto-ecologista) ed un campo da basket (penultima fotografia). Il tutto per la modica cifra di due milioni e mezzo di euro
RispondiEliminaL'esterno è pressoché identico al supermercato Esselunga di fronte a casa mia
RispondiEliminaSinceramente non mi sembra così disprezzabile. Ha l'aspetto di una chiesa, e questo è tanto. E' abbastanza simmetrica, e anche questo non è male. Usa materiali "nobili" come il mattone, e non il nudo cemento. Ha al suo interno addirittura tre navate. Mi sembra un po' ingeneroso stroncarla così, solo perché non è neogotica o neobarocca...
RispondiEliminaAmbrosianus
A colpo d'occhio 'monumento al muro' con croce bianca inclinata sulla facciata e un po strano spargi acque sul tetto d' ingresso.
RispondiEliminaQuei due blocchi, che entrano cosi, mi portò alla azione di 'timbrare il cartellino'. Ma cosa significano veramente?
Campanile alto, ben visibile con la croce, indica la presenza di chiesa cristiana, ma è così?
Chiama la mia attenzione le 'due colonne' e i suoi capitelli che sostengono... il vuoto.
L'interno con piano stradale, vien da chiedere dov'è il semáforo.
Dietro l'altare, oh Signore! Come e che ti han fatto? Sfigurato dal 'ferro', appare scorrendo con le mani la 'tenda di muro', a mo' di che?
L'altare come scrivania con sedia marmo dietro fissa (così pare).
Arrivando alla terza foto dell'interno... sala tempio massonico.
Infatti, proprio un monumento 'al muro'!
Il tutto sotto l'effetto di un diffusore di profumo a vapore, come da ultima foto, simile a quello che abbiamo a casa (Ah, il nostro è bianco però!)
Chiesa cristiana... croce esterna si, ma entrando.... Non sembra proprio!!!!!
Se non è cemento è mattone rosso. Questi architetti sono noiosi e prevedibili.
RispondiEliminaLa prima immagine che mi e' venuta in mente?
RispondiEliminaInterni metropolitana sovietica.
Magari! Ci sono stazioni della metropolitana moscovita che sono una meraviglia!
EliminaChiese "povere", stile fabbrica.
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