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mercoledì 5 febbraio 2025

“La Bibbia CEI e le Strane Omissioni: Che Fine Ha Fatto la Nuova Alleanza? Il caso di Mc 14,24”

Ringraziamo Investigatore Biblico per questi utili commenti sulle nuove traduzioni bibliche.
Luigi C.

6-1-24

Continuo con determinazione il mio studio sugli errori e le omissioni presenti nelle Bibbie CEI del 1974 e del 2008. Dedicare la mia vita alla Parola di Dio è una missione che abbraccio con impegno e costanza, pregando ogni giorno il Signore di illuminarmi e guidarmi in questa ricerca che considero essenziale.
Durante le mie analisi più recenti, mi sono imbattuto in un’altra omissione, a mio avviso degna di nota, in quanto riguarda le parole della Consacrazione Eucaristica. Si tratta di versetti di fondamentale importanza, poiché riportano le parole pronunciate da Gesù durante l’Ultima Cena, le stesse che ogni sacerdote cattolico ripete durante la consacrazione eucaristica (ricordo a tal proposito il precedente Indizio a cui vi rimando https://investigatorebiblico.wordpress.com/2024/12/30/indizio-n-289-bibbie-cei-74-e-2008-le-strane-omissioni-eucaristiche-il-caso-di-1-cor-1124-di-ib/). Qualsiasi omissione o cambiamento in questo contesto, per quanto rispettabile, mi sembra fuori luogo.

Ecco il caso in esame:CEI 1974 e 2008: “E disse loro: Questo è il mio Sangue dell’Alleanza, versato per molti.” (Mc 14,24)
Vulgata: “Et ait illis: Hic est sanguis meus Novi Testamenti, qui pro multis effundetur.”
Martini: “E disse loro: Questo è il Sangue mio del Nuovo Testamento, il quale sarà sparso per molti.”
Ricciotti: “E disse loro: Questo è il mio Sangue del Nuovo Testamento, che sarà sparso per molti.”
Come si nota, la CEI omette il termine “Nuova” presente invece in altre versioni, come la Vulgata e le traduzioni di Martini e Ricciotti. La “Nuova Alleanza”, fondata sul Sangue di Cristo, è distinta dall’”Antica Alleanza”. Perché allora questa omissione? È forse un tentativo di favorire un’interpretazione ecumenica o interreligiosa?

Va sottolineato che diversi manoscritti neotestamentari riportano la frase “καινὴς διαθήκης” (Nuova Alleanza), coerente con Luca 22,20 e 1 Corinzi 11,25. L’aggettivo “καινὴς” (nuova) è carico di significato: non è solo descrittivo, ma indica un rinnovamento profondo e definitivo. La Nuova Alleanza, a differenza di quella mosaica, non si fonda su sacrifici rituali, ma sull’unico sacrificio di Cristo, che dona il suo Sangue per la redenzione universale.

Omettere il termine “Nuova” può attenuare la portata teologica di Marco 14,24. Senza questo aggettivo, si potrebbe erroneamente intendere che Gesù stia parlando di una semplice continuazione dell’Alleanza mosaica, mentre il Nuovo Testamento sottolinea con forza la novità radicale introdotta dal sacrificio di Cristo.

La scelta traduttiva della CEI sembra basarsi su antichi manoscritti che riportano solo il termine “alleanza” senza l’aggettivo “nuova”. Inoltre, potrebbe riflettere una semplificazione adottata per rendere forse il testo più snello o scorrevole. Tuttavia, questa decisione rischia di oscurare il messaggio evangelico: il compimento delle promesse profetiche e la trasformazione radicale realizzata da Cristo.

La Nuova Alleanza richiama la profezia di Geremia (Ger 31,31-34), che annuncia un patto non scritto su tavole di pietra, ma impresso nei cuori. Questa Alleanza segna un rapporto più intimo e profondo tra Dio e l’umanità. Restaurare l’aggettivo “nuova” in Marco 14,24 non è solo una questione di precisione filologica, ma permette di comprendere meglio il significato teologico del testo, evidenziando il rinnovamento promesso da Dio e realizzato in Gesù.

In conclusione, il termine “Nuova Alleanza” è fondamentale per cogliere la trasformazione radicale portata dal sacrificio di Cristo. Rimuoverlo, come nelle Bibbie CEI 1974 e 2008, può indebolire la comprensione del rinnovamento spirituale introdotto da Gesù. Restaurare questa parola nel testo non solo chiarisce il significato originale, ma sottolinea l’universalità e la profondità della salvezza offerta da Cristo.