Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
L.V.
9 Gennaio 2025, Luna nona
Ad Antióchia, sotto Diocleziáno e Massimiáno, il natale dei santi Giuliáno Martire e Basilíssa Vergine, moglie del medesimo Giuliáno. Questa, avendo col marito conservata la verginità, in pace finì la vita; Giuliáno poi, dopo che vide arsa viva una moltitudine di Sacerdoti e di Ministri della Chiesa di Cristo, i quali, per la crudeltà della persecuzione, si erano rifugiati presso di loro, anch’egli per ordine del Preside Marciáno fu straziato con moltissimi tormenti e condannato alla pena capitale. Con lui patirono pure António Prete, Anastásio, che dal medesimo Giuliáno era stato risuscitato da morte e fatto partecipe della grazia di Cristo, Celso fanciullo insieme con sua madre Marcionílla, sette fratelli, e moltissimi altri.
A Smirne i santi Martiri Vitále, Revocáto e Fortunáto.
In Africa i santi Martiri Epittéto, Giocóndo, Secóndo, Vitále, Felíce ed altri sette.
Nella Mauritánia Cesariénse santa Marciána Vergine, che fu data alle fiere e così compì il martirio.
A Sebáste, nell’Arménia, san Piétro Vescovo, figlio dei santi Basílio ed Emmélia, e fratello dei santi Basílio Magno e Gregório Nisséno Vescovi, e di Macrína Vergine.
Ad Ancóna san Marcellíno Vescovo, il quale (come scrive san Gregório Papa) per divina virtù liberò quella città dall’incendio.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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