«(Drag) Queens vincono, san Paolo perde»: può apparire questa la strana morale della vicenda relativa al pellegrinaggio giubilare degli effeminati e sodomiti in Vaticano organizzato dall’associazione LGBTecc. La Tenda di Gionata con le altissime «sponsorizzazioni» della Compagnia di Gesù, presso la cui Chiesa del Santissimo Nome di Gesù di Roma sarà celebrata la Messa, del Dicastero per l’evangelizzazione con mons. Salvatore Fisichella, Pro-Prefetto della Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, e della Conferenza episcopale italiana con il card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della stessa, e con mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Vicepresidente per l’Italia meridionale, che celebrerà la Messa nella Chiesa del Santissimo Nome di Gesù.
Ripercorriamo la vicenda delle ultime tre settimane (ne abbiamo scritto QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Ad inizio dicembre viene inserito nel calendario pubblicato sul sito ufficiale del Giubileo 2025 il «Pellegrinaggio dell’associazione La Tenda di Gionata e altre associazioni», previsto per il 6 settembre 2025 (QUI).
Il 6 dicembre la controversa associazione organizzatrice – nota per essere tra le principali promotrici dell’ideologia LGBTecc. in Italia – pubblica sul proprio sito la notizia di questo pellegrinaggio ufficiale, con tutti i dettagli (QUI), tra la prevedibile esultanza di tutta la galassia ideologica di riferimento, che giunge a definire tale notizia come «rivoluzionaria e bellissima», poiché sancisce e riconosce ufficialmente l’esistenza della comunità filo-LGBTecc. all’interno della Chiesa cattolica (QUI).
Si viene quindi a sapere che tale pellegrinaggio giubilare, inserito nel programma ufficiale dell’Anno Santo, sarebbe nato dall’idea di padre Pino Piva S.I., un sacerdote gesuita di Bologna, che ha portato l’idea a papa Francesco, il quale lo avrebbe approvato, sostenuto anche dal card. Matteo Maria Zuppi e con il sostegno e il plauso di padre Arturo Marcelino Sosa Abascal S.I., Preposito generale della Compagnia di Gesù.
In breve tempo la notizia fa il giro del mondo, destando l’indignazione di una larga parte dei fedeli cattolici e provocando una serie di interventi imbarazzati e tra loro contraddittori da parte del Dicastero per l’evangelizzazione, al quale papa Francesco ha affidato il coordinamento della preparazione dell’Anno Santo 2025.
Finché l’11 dicembre l’evento viene rimosso dal calendario sul sito ufficiale del Giubileo 2025 (QUI) e tre giorni dopo il Dicastero per l’evangelizzazione abbozza una motivazione burocratica di tale momentanea rimozione (gli organizzatori non avrebbero comunicato il numero di partecipanti…), assicurandone il ripristino non appena verrà completato l’iter (QUI)
A distanza di una decina di giorni, scopriamo che – come promesso (!?) e nonostante lo scandalo creato tra moltissimi fedeli cattolici – il Dicastero per l’evangelizzazione ha provveduto a reinserire il pellegrinaggio degli effeminati e sodomiti nel calendario ufficiale del Giubileo per il giorno 6 settembre 2025 (ma con un link diverso).
Insomma, è assai probabile che il fronte LGBTecc. degli effeminati e sodomiti non abbia molti «santi in Paradiso», ma è ormai sicuro ed evidente che ne tenga tanti, ed assai influenti, nelle altissime sfere vaticane, sempre pronti a mischiare le carte e, con qualche abile mossa, a sbancare, perché «(Drag) Queens vincono, san Paolo (1Cor. 6,10) perde».
P.S.: non torniamo a commentate (già lo abbiamo fatto QUI) la scelta (che definire ridicola sarebbe alquanto riduttivo) di affiancare il calendario di tutti i pellegrinaggi giubilari (tra cui quello degli effeminati e sodomiti) con una fotografia scattata nel 2023 al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres).
L.V.
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