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venerdì 8 novembre 2024

Miracolo a Roma… dove i pellegrini di tutto il mondo testimoniano il loro attaccamento alla fede cattolica attraverso la liturgia tradizionale #sumpont2024 #sumpont2025

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1124 pubblicata da Paix Liturgique il 6 novembre, in cui – attraverso l’intervista a Christian Marquant, Presidente del Cœtus internationalis Summorum Pontificum si racconta l’entusiasmante esperienza del 9º incontro Pax Liturgica e del 13º pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum, che si è svolto a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre e che la Redazione di MiL-Messainlatino.it ha seguito pressoché in diretta (QUI su MiL).
Vi ricordiamo che questo pomeriggio, alle ore 18, il nostro vicedirettore dott. Luigi Casalini ne parlerà in diretta con il dott. ric. Giovanni Zenone sul canale YouTube di Fede & Cultura (QUI; QUI su MiL).
E ora l’appuntamento è per il prossimo pellegrinaggio da venerdì 24 a domenica 26 ottobre 2025, che sarà nell’anno giubilare: «la processione entrerà nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano il 25 ottobre, a Dio piacendo, attraverso la Porta Santa, quella a destra che non sarà murata. Durante il percorso per la liturgia tradizionale, i pellegrini guadagneranno l’indulgenza giubilare. Senza dubbio saranno molti. È essenziale che ci mettiamo al lavoro il prima possibile. […] Prendete nota nelle vostre agende».

L.V.


Paix Liturgique: Caro Christian, appena tornato da Roma, puoi raccontarci cosa hai visto?

Christian Marquant: Vorrei dire che il 13º pellegrinaggio ad Petri Sedem è stato un vero miracolo! Vedere un numero sempre maggiore di fedeli, spesso giovani, provenienti da tutto il mondo, riunirsi a Roma presso la tomba dell’Apostolo per pregare e implorare la libertà della liturgia tradizionale, e anche per testimoniare nel cuore del mondo cristiano a suo favore.

Paix liturgique: Può ricordarci in cosa consiste questo pellegrinaggio romano?

Christian Marquant: Il suo vero nome, «Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum», è illuminante. Sono stati il card. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don e mons. Nicola Bux che, nel 2012, hanno avuto l’idea di organizzare un pio evento romano per i rappresentanti dei fedeli cattolici di tutto il mondo per dimostrare la loro gratitudine a Papa Benedetto XVI per aver promulgato la lettera apostolica «motu proprio data» Summorum Pontificum il 7 luglio 2007, che sembrava aver posto fine a più di quarant’anni di guerre liturgiche.

Paix Liturgique: Ma questo pellegrinaggio ha ancora senso tre anni dopo la pubblicazione della lettera apostolica in forma di «motu proprio» Traditionis custodes sull’uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970?

Christian Marquant: Più che mai. Sul tema della liturgia tradizionale, l’atteggiamento dei Papi è stato molto diverso. San Paolo VI ha cercato di vietarla. San Giovanni Paolo II è stato molto più aperto e soprattutto Papa Benedetto XVI, che ha affermato che si tratta di un tesoro liturgico e che non è mai stato vietato, entrambi, in realtà, sotto la pressione di un mondo tradizionale – all’interno del quale la Fraternità sacerdotale San Pio X – è ancora vivo e in crescita. Poi papa Francesco ha cercato di vietarla di nuovo… In realtà, dopo il Concilio Vaticano II, la Chiesa non sa come affrontare il problema della liturgia del passato in un mondo ecclesiastico che vuole essere quello del futuro: proibire, tollerare, riconoscere, cercare di sradicare… Vedremo cosa decideranno i prossimi Papi per vedere le cose più chiaramente, ma intanto ogni anno veniamo a pregare per testimoniare l’importanza e l’universalità dell’attaccamento alla liturgia tradizionale. Qualunque cosa accada, l’antico rito romano continuerà a vivere.

Paix Liturgique: Lei parla dell’attaccamento universale a questa liturgia…

Christian Marquant: Assolutamente sì, perché oggi questa liturgia è celebrata in più di cento Paesi, il che dimostra che non si tratta solo di un fenomeno occidentale, ma di un entusiasmo universale… per la fede cattolica. Perché la liturgia è governata dalla fede ed esprime la fede. La liturgia tradizionale è lo specchio della fede tradizionale.

Paix Liturgique: Come è organizzato il vostro pellegrinaggio?

Christian Marquant: Da oltre dieci anni il pellegrinaggio ha un programma consolidato. Il venerdì, prima dell’inizio del pellegrinaggio, si tiene un incontro internazionale di Pax Liturgica e nel tardo pomeriggio i Vespri pontificali nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres (Pantheon) segnano l’inizio delle cerimonie. Il sabato si svolge una processione per le strade di Roma verso l’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano, che termina con un momento di preghiera nella Basilica (un momento di preghiera piuttosto che una Santa Messa, dato che negli ultimi due anni non ci è stato permesso di celebrarla). La domenica, poi, la celebrazione prevede una Santa Messa di chiusura e una o più Sante Messe di ringraziamento.


Paix Liturgique: È così che si è svolto il 13º pellegrinaggio?

Christian Marquant: Sì, a partire da un incontro di Pax Liturgica, sotto la direzione del prof. Rubén Peretó Rivas, direttore dell’associazione Centre international d’Études liturgiques, che ha riunito quasi duecento persone nel grande auditorium del Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, dove sono state presentate circa otto relazioni e testimonianze molto varie.


Paix Liturgique: Può farci qualche esempio?

Christian Marquant: Il momento clou è stato senza dubbio il contributo del card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della fede, ma la testimonianza di una giovane donna di origine cinese che si è convertita al Cattolicesimo grazie alla liturgia tradizionale è stata particolarmente toccante.


Paix Liturgique: Pubblicherete questi interventi?

Christian Marquant: Certo, ma dovrete avere pazienza.


Paix Liturgique: E poi, i Vespri pontificali nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres (Pantheon)…

Christian Marquant: Sì, i Vespri pontificali presieduti da mons. Marian Eleganti O.S.B., Vescovo ausiliare emerito di Coira, davanti a un numero sempre crescente di fedeli nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres.


Paix Liturgique: E sabato…

Christian Marquant: Dovevamo iniziare la giornata con la celebrazione della Santa Messa solenne nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano, ma l’inizio imprevisto dei lavori, che pensavamo si sarebbero svolti più tardi, ci ha impedito di rispettare il programma iniziale.


Paix Liturgique: Forse avreste potuto andare in un’altra chiesa?

Christian Marquant: È quello che faremo l’anno prossimo se la Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano sarà ancora in fase di lavori, ma quest’anno eravamo vincolati all’itinerario indicato alla Prefettura di Roma e da essa accettato. I fedeli hanno quindi recitato il Santo Rosario davanti alle porte chiuse (a causa dei lavori). Poi la processione si è avviata verso l’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano davanti a una folla di turisti sorpresi.

Paix Liturgique: Sorpresi?

Christian Marquant: Assolutamente sì, perché contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le processioni sono piuttosto rare a Roma. Si può quindi immaginare che una processione che parte da ponte Sant’Angelo, attraversa la zona di costruzione della metropolitana prima di imboccare via della Conciliazione, piazza Pio XII, attorno alla quale si concentrano numerose Congregazioni, e infine piazza San Pietro, non passerebbe inosservata.


Paix Liturgique: Eravate in molti?

Christian Marquant: Eravamo 1.500 (dati della polizia!) quando siamo arrivati in piazza San Pietro: immaginate una lunga processione che risponde alle litanie o che canta a squarciagola la sequenza Lauda, Sion Salvatórem in un mare di bandiere…


Paix Liturgique: Un mare di bandiere?

Christian Marquant: Come ho detto, questo pellegrinaggio è quello dei rappresentanti delle comunità legate all’usus antiquior del mondo: più di cento bandiere hanno attraversato le strade di Roma quel giorno.

Paix Liturgique: Qualche opposizione?

Christian Marquant: Oserei dire nemmeno una. C’è stato senza dubbio stupore, certamente emozione, ma solo sorrisi, soprattutto perché il tempo era magnifico. Dietro le finestre delle Congregazioni, non so…

Paix Liturgique: Tutti sotto scorta.

Christian Marquant: La polizia italiana ha liberato la strada e ci ha aiutato ad attraversare le vie, fermando il traffico. Una presenza seria ed efficace, ma con il sorriso!


Paix Liturgique: Poi siete arrivati in piazza San Pietro.

Christian Marquant: E la sicurezza vaticana, il Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano e i sanpietrini, che si occupano dell’accoglienza e della sorveglianza della Basilica vaticana, hanno preso il controllo. I pellegrini hanno cantato l’inno Christus vincit! durante i controlli molto amichevoli sotto i cancelli di sicurezza.


Paix Liturgique: E dopo.

Christian Marquant: Come concordato, i sanpietrini hanno aperto le due grandi porte di bronzo al centro della Basilica Vaticana, un momento molto solenne. Il nostro pellegrinaggio nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano è stato diviso in due parti: prima, un momento di preghiera davanti alla tomba dell’Apostolo all’Altare della Confessione, e poi l’adorazione del Santissimo Sacramento all’Altare della Cattedra. Entrambi gli atti sono stati presieduti dal card. Gerhard Ludwig Müller, che prima ci ha tenuto una solida predica, che pubblicheremo prossimamente.


Pace liturgica: E domenica…

Christian Marquant: Due Sante Messe ferventi e magnifiche, una di chiusura e l’altra di ringraziamento, quest’ultima una descrizione appropriata dei nostri sentimenti.


Paix Liturgique: Due Sante Messe?

Christian Marquant: La prima, naturalmente, è stata la Santa Messa pontificale di chiusura nella Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini, sede della Parrocchia personale di rito tradizionale a Roma affidata alla Fraternità sacerdotale di San Pietro, dove, in una chiesa gremita (più di duecento fedeli non sono potuti entrare), mons. Marian Eleganti O.S.B. ha predicato in italiano, inglese e francese per la festa di Cristo Re.


Paix Liturgique: E una seconda Santa Messa.

Christian Marquant: Santa Messa di ringraziamento celebrata nel pomeriggio nella Chiesa di Sant’Anna al Laterano, dove mons. Marco Agostini, Cerimoniere pontificio, ha celebrato la Santa Messa solenne di Cristo Re e un tempo di adorazione prima della benedizione con il Santissimo Sacramento.

Paix Liturgique: Quindi il pellegrinaggio è finito…

Christian Marquant: Ha incluso anche la riunione dell’assemblea annuale del Cœtus internationalis Summorum Pontificum nella Sala Laurentina della Basilica minore di San Lorenzo in Lucina.

Paix Liturgique: Cos’è il Cœtus internationalis Summorum Pontificum?

Christian Marquant: Il Cœtus Internationalis Summorum Pontificum è l’associazione responsabile del pellegrinaggio. È unica nel suo genere perché è un’associazione di associazioni di tutto il mondo. Finora era composta da diciannove associazioni, ma dalla scorsa settimana è cresciuta fino a ventisei (per maggiori dettagli, visitare il sito web del Cœtus site.summorum-pontificum.org).

Paix Liturgique: Chi sono i nuovi membri?

Christian Marquant: Le sette nuove associazioni aderenti sono una dell’Angola, un’altra della Polonia, tre dell’America Latina (Cile, Argentina e Brasile), oltre all’Instituto Santo Irineu del Mozambico e all’associazione Una Voce della Russia.

Paix Liturgique: È davvero un’organizzazione internazionale…

Christian Marquant: Tanto più che altre associazioni, soprattutto asiatiche, hanno chiesto di unirsi a noi per il 14º pellegrinaggio, che si terrà nel 2025.

Paix Liturgique: State già pensando al pellegrinaggio di ottobre?

Christian Marquant: Sì, perché il 2025 sarà un anno giubilare. La processione entrerà nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano il 25 ottobre, a Dio piacendo, attraverso la Porta Santa, quella a destra che non sarà murata. Durante il percorso per la liturgia tradizionale, i pellegrini guadagneranno l’indulgenza giubilare. Senza dubbio saranno molti. È essenziale che ci mettiamo al lavoro il prima possibile. Inoltre, il 2025 sarà anche l’anno del centenario della lettera enciclica Quas Primas sulla regalità di Cristo. Il pellegrinaggio si concluderà il 26 ottobre, festa di Cristo Re. Festeggeremo Cristo Re a Roma!

Paix liturgique: Quindi il pellegrinaggio si svolgerà il 24, 25 e 26 ottobre 2025, se ho calcolato bene le cifre.

Christian Marquant: Esattamente: il 24, 25 e 26 ottobre 2025. Prendete nota nelle vostre agende.

2 commenti:

  1. ""Da tutto il mondo""
    Le bandiere in foto sono al 90% in mano ad Italiani, venivano consegnate all'inizio del percorso indipendentemente dalla propria nazionalità.

    Condivido il pellegrinaggio così come ne condivido la causa ma sinceramente l'ho trovato di dubbio gusto, un escamotage furbino per fingere quel che non è.

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    Risposte
    1. bè da tutto il mondo è un'espressione per dire da tanti Paesi. Il linguaggio delle bandiere è molto significativo: le bandiere che vengono portate in processione sono quelle degli Stati in cui è celebrata almeno UNA messa tradizionale.
      Spero che abbia letto anche l'articolo oltre che criticare solo il titolo: ne converrà che il pellegrinaggio è davvero internazionale.

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