Il Papa firma una Lettera per ricordare, in un giorno da lui stabilito, il ricordo ANCHE DI VENERABILI E SERVI DI DIO, non ancora beatificati.
Qualche malizioso potrebbe pensare che il Papa voglia così far passare la venerazione di Arrupe, Camara, Tonino Bello, etc. visto che non gli riesce di beatificarli, ma così contraddice quanto da lui disposto non più tardi del 2017.
"[...] mi pare importante che tutte le Chiese particolari ricordino in un’unica data i Santi e i Beati, come anche i Venerabili e i Servi di Dio dei rispettivi territori. Non si tratta di inserire una nuova memoria nel calendario liturgico, ma di promuovere con opportune iniziative al di fuori della liturgia, oppure di richiamare all’interno di essa, ad esempio nell’omelia o in altro momento ritenuto opportuno, quelle figure che hanno caratterizzato il percorso cristiano e la spiritualità locali. Pertanto, esorto le Chiese particolari, a partire dal prossimo Giubileo del 2025, a ricordare e onorare queste figure di santità, ogni anno al 9 novembre, Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense".
Ma c'è un problema, il documento contrasta un Motu Proprio, sempre di Francesco
all'Art. 36, afferma:
“Sono proibite nelle chiese le celebrazioni di qualunque genere o i panegirici sui Servi di Dio, la cui santità di vita è tuttora soggetta a legittimo esame. Ma anche fuori della chiesa bisogna astenersi da quegli atti che potrebbero indurre i fedeli a ritenere a torto che l'inchiesta, fatta dal vescovo sulla vita e sulle virtù, sul martirio o sull’offerta della vita del Servo di Dio, comporti la certezza della futura canonizzazione dello stesso Servo di Dio”.
Il contrario di:
"[...] mi pare importante che tutte le Chiese particolari ricordino in un’unica data i Santi e i Beati, come anche i Venerabili e i Servi di Dio dei rispettivi territori [...]".
Cosa dobbiamo pensare di queste continue contraddizioni di Francesco (anche in tema di aborto, diaconato femminile, sacerdozio femminile, omosessualità, etc.)?
Il principio d di non contraddizione di Aristotele non gli dice nulla?
Grazie all'amica Dorotea per la segnalazione.
Luigi C.