Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue alla comunicazione inviata il 9 ottobre dall’Ufficio per la formazione liturgica e la celebrazione dei Sacramenti della Diocesi di Roma, in cui si legge: «in seguito alla nomina di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Baldassarre Reina come Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella Preghiera Eucaristica, dopo il Papa, si ricorda anche il nome del Vicario nella sua forma abbreviata: Baldo» (immagine sotto).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
A seguito di alcune proteste sorte in margine alla comunicazione dell’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, inerenti i dittici da pronunziare nelle preci eucaristiche, questa mattina la S. Congregazione dei Riti, con nota diramata dalla Sala Stampa della S. Sede, ha precisato che, contrariamente alle illazioni sollevate da una parte del clero romano, le disposizioni comunicate dal Vicariato di Roma sono assolutamente aderenti alla Cost. Ap. «Summa caricathurarum» del 31 novembre 2015, con cui il S. Padre definì alcune tra le messianiche riforme dell’attuale pontificato in materia liturgica.
C’è chi trova da ridere e da ridire su tutto.
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