Chiesa parrocchiale del Buon Pastore dell’arch. André Velloso Ramos (anno 2010).
Lorenzo
Descrizione del progetto: La premessa fondamentale del progetto è stata la fedele attuazione di tutti i requisiti funzionali e simbolici richiesti dalle nuove disposizioni adottate dalla riforma liturgica. La cappella si presenta come protagonista dell’insieme. È situata nel punto di massima visibilità e accessibilità, di fronte al Roseto.
Lo spazio principale della chiesa è concepito principalmente come luogo di incontro per la celebrazione gioiosa del Sacrificio. L’impianto architettonico enfatizza quindi la comunità e il carattere festivo della riunione, unito a riferimenti simbolici a ricche tradizioni. La parte centrale della struttura è adattata alle caratteristiche liturgiche contemporanee, combinate con la tradizionale disposizione a croce. Questo rende efficacemente l’attenzione all’altare, alla Sede e all’Ambone, e visibile da qualsiasi punto.
Un importante tema di studio preso in considerazione in questo caso è stata la pretesa di trovare una disposizione architettonica che combini i requisiti della cappella del Santissimo Sacramento, come luogo di tranquillità eucaristica. Anche in questo caso la ricorrenza di tipologie sperimentate nella lunga e ricca tradizione dell’architettura cristiana si è rivelata fruttuosa. Il riferimento alle pale d’altare aragonesi del Tardo Gotico e del Rinascimento – come la Basilica del Pilar, Damian Forment, o La Seo, la Cattedrale di Teruel, la Cattedrale di Huesca, San Pablo de Zaragoza ecc. – o alle pale d’altare barocche – si mantiene.
Così, la cappella del Santissimo Sacramento, utilizzata quotidianamente, prevede livelli di altezza del santuario tali da permettere che il santuario sia visibile da qualsiasi punto della cappella, senza interferire nelle cerimonie liturgiche. Sotto la cappa è disponibile la sacrestia. La via nord è l’accesso diretto, che si trova più in alto rispetto all’angolo dell'ingresso principale del tempio.
Sette grandi lucernari diffondono la luce colorata all’interno del tempio, conferendo diverse qualità allo spazio. I lucernari hanno ciascuno le immagini dei sette sacramenti con cui la Chiesa illumina la vita dei fedeli e dona la grazia. All’ingresso del tempio, sul portico, un altro lucernario combina la campana con il segno della Croce, e funge da punto di riferimento nella comunità.
In base alla morfologia e alla configurazione del terreno, l’antico deposito di carbone doveva essere scavato nella sua interezza. Il centro parrocchiale e le case sacerdotali sono a due piani, uno accesso alla linea della strada e l’altro al livello basso dello scavo. I giardini a questo livello scendono in ogni zona; sono accessibili dai locali.
La struttura del centro parrocchiale è rinforzata con calcestruzzo e forge di ceramica, mentre il tempio è risolto con capriate metalliche. L’intero insieme è rivestito con un rivestimento di pezzi di cemento grezzo.
Descrizione e fotografie tratte dalla pagina archdaily.com.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Se non fosse una chiesa sarebbe anche bello (nel rendering).
RispondiEliminaL’ultima foto mostra una chiesa straripante di fedeli.
RispondiEliminaAlla faccia delle “chiese vuote”!