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mercoledì 25 settembre 2024

La Messa tradizionale nell’arte #165 - Messa all‘altare di S. Tecla nel Duomo di Milano. Di L. Bisi, sec. XIX (Varese)- #mtlnellarte #santatecla #milano #

Ieri 24 settembre il calendario ambrosiano ha festeggiato Santa Tecla Vergine e martire (II sec.). 
Nel calendario romano si commemora solo alle lodi del 23 settembre (memoria di S. Lino da Volterra, primo papa dopo S. Pietro).
A questa grande Santa (venerata anche dalla Chies Ortodossa, è tutt’oggi intitolata la parrocchia del Duomo di Milano (che é stato eretto dove sorgeva l’antica basilica di S. Tecla); nel Duomo nel transetto sinistro è un bellissimo altare che conserva la sue reliquie e la raffigura in una pala marmorea tra le fiere per i cui morsi subì il feroce martirio.
Proponiamo questo bel dipinto (conservato nel museo del Sacro Monte di Varese, pubblicato dal benemerito gruppo ufficiale su FB del Coetus per la S. Messa tradizionale ambrosiana a Milano) in cui vede un sacerdote iniziare la celebrazione della S.  Messa letta ai piedi dell’altare dedicato alla Santa. (A destra un particolare, sotto, il quadro intero).
Dal gruppo degli amici ambrosiani, “copiamo” queste brevi informazioni per saperne di più.


24 Septembris - S. Theclae Virg. Mart (rosso)
In Metropolitana Sol. I cl
24 Settembre - S. Tecla Vergine e Martire (rosso)
Nelle Cattedrale Metropolitana Solennità di I Classe

Dalla fine del II secolo è attestato il culto di santa Tecla, donna cristiana che non ha esitato a versare il suo sangue per Cristo Signore. Le Chiese ortodosse e greco-cattoliche la chiamano protomartire, cioè prima grande donna cristiana che subì il martirio, Megalomartire e Isaposrola.
In effetti è la santa del cui culto si possiede la documentazione più antica, pur gravando la più completa oscurità storica sulla sua vita.
Folta letteratura leggendaria sorse, già in epoca patristica (fine II sec.) in Asia Minore (secondo il testo apocrifo degli Atti di Paolo e Tecla, a Iconio sarebbe stata convertita al cristianesimo da san Paolo: cfr. At 14, 1-7), e poi per tutto il medio evo circolarono versioni molteplici della sua passio. In suo onore furono edificate molte chiese: il luogo di origine del suo culto sembra essere Seleucia, già meta di folti pellegrinaggi in età antica (cfr. Itinerario di Eteria, 23,5). Qui l’imperatore Zenone (V sec.) fece edificare ben tre basiliche in suo onore. 
Il culto di santa Tecla fu vivo anche in Spagna, e in particolare a Tarragona, di cui è patrona.
Alle vergini consacrate il vescovo sant’Ambrogio propose ripetutamente, addirittura accanto alla beata Vergine Maria, Tecla come modello di fede e di costante perseveranza nell’amore del Salvatore: “Maria vi insegni una regola di vita, Tecla vi sia maestra nel sacrificio” (De Virginibus, II, 3, 19). A partire da sant’Ambrogio, Tecla ebbe nella Chiesa di Milano un culto particolarmente vivo, a differenza della Chiesa romana e a somiglianza con le Chiese d’Oriente. 
Il nome di questa martire è iscritto fin dai tempi antichi nel canone della Liturgia ambrosiana.

Per altre immagini cliccare sull'etichetta "MTL nell'arte"..

(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opere d'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).
Roberto 





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