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Porfiri. "Un canto misterioso: Adeste Fideles

Grazie al Maestro Aurelio Porfiri  per questa bella descizione della storia del meraviglioso Adeste fideles. Luigi C. 19-12-24 Ho più volte ...

sabato 10 agosto 2024

Qual é quel tipo di “martirio” che è presente solo nel Cattolicesimo e che dimostra che il Cattolicesimo è vero?

Il Martire Cattolico, il TESTIMONE della Fede.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  17 LUGLIO 2024

Chesterton, grande scrittore inglese convertitosi al cattolicesimo, scrisse: “La difficoltà nello spiegare perché sono cattolico consiste nel fatto che vi sono diecimila ragioni, tutte riconducibili ad un’unica ragione: che il cattolicesimo è vero.”
Verissimo. Infatti, tutto nel Cattolicesimo converge nella verità e manifesta la verità.
Prendiamo ad esempio il martirio, cioè l’offerta della propria vita per il Signore. Ebbene, anche il martirio dimostra la veridicità del Cattolicesimo.

Qualcuno però potrebbe obiettare: se il martirio è l’offerta della propria vita per un ideale, allora il martirio c’è dappertutto, non solo nel Cattolicesimo ma in tutte le religioni. Anzi! non solo nelle religioni ma anche nelle ideologie politiche. I terroristi, antichi o moderni, non rischiano la vita per falsi ideali?

L’obiezione regge, eccome. Eppure noi insistiamo: tra le prove di credibilità del Cattolicesimo c’è anche il martirio!

No, non siamo stupidamente cocciuti. Vi spieghiamo subito il perché. Di martirii ne esistono almeno due. Esiste il martirio per non rinunciare a credere in qualcosa, ed esiste il martirio per non rinunciare a testimoniare ciò che si è visto.

Il primo martirio è presente un po’ dappertutto e –diciamolo francamente- non dimostra un granché. Certo, si può ammirare la coerenza di chi è disposto a morire per le proprie idee, ma poi tutto finisce lì. Non basta morire per ciò in cui si crede per dimostrare che ciò in cui si crede è vero.

Prima abbiamo fatto l’esempio dei terroristi politici, ma si potrebbe fare anche quello dei terroristi religiosi.

E’ piuttosto il secondo martirio a convincere. Cioè quel martirio per non rinunciare a parlare di ciò che si è visto. Se si è visto, si capisce il coraggio del martirio; se non si è visto e si sa di non aver visto, perché morire? E’ possibile morire per una sciocchezza sapendo che è una sciocchezza?!

Ebbene, questo secondo martirio è presente solo nella Chiesa Cattolica Apostolica e Romana.

I testimoni della Resurrezione di Gesù si faranno quasi tutti ammazzare e quelli che non furono ammazzati corsero il rischio di esserlo. Qualora avessero diffuso una menzogna, sapendo che si trattava di una menzogna, avrebbero trovato il coraggio di farsi uccidere per una menzogna?

Ma attenzione. Il Cattolicesimo non annovera questo tipo di martirio solo nei primi tempi, ma anche dopo, anche nei nostri giorni.

Pensiamo ai veggenti di apparizioni serie, per intenderci quelle riconosciute dalla Chiesa. Santa Bernadette decise di farsi suora proprio perché aveva visto la Madonna e così suor Lucia di Fatima che decise di farsi suora di clausura. In questo caso è il martirio nel suo significato letterale di “testimonianza”.

Poniamoci lo stesso interrogativo: qualora queste due veggenti avessero inventato tutto, sapendo di aver inventato tutto, a che pro si sarebbero fatte suore?

La logica ha le sue regole.