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lunedì 26 agosto 2024

Perché stanno fallendo i più prestigiosi conventi carmelitani?

I frutti della "Chiesa in uscita"?
"alcuni ordini hanno annacquato i loro programmi e modificato le loro abitudini per adattarsi a tempi e gusti più moderni. Altri sono cambiati completamente e hanno adottato programmi radicali di giustizia sociale e di ecoattivismo che non hanno nulla a che fare con i carismi originali degli ordini e non attraggono nessuno. [...] Ciò che ha sempre funzionato per ringiovanire i conventi è stato il ritorno alla tradizione. Più i programmi sono tradizionali, maggiore è il numero di novizie che affollano i conventi. Alcuni conventi carmelitani tradizionali stanno addirittura costruendo nuove fondazioni per accogliere le giovani donne che desiderano entrare con gioia. Queste giovani donne sono attratte dall'idea di dedicarsi alla preghiera, all'adorazione e al sacrificio isolandosi dal mondo. Desiderano impegnarsi nel loro ruolo soprannaturale di intercedere presso Dio per l'umanità peccatrice. 
Invece di riconoscere e rafforzare questo successo, alcune autorità progressiste della Chiesa lo stanno cancellando. Vogliono cambiare le strutture della Chiesa per riflettere teologie moderne ed errate, che non portano mai buoni frutti".
Luigi C.

di John Horvat, TFP

Tra gli ordini religiosi che si dedicano alla vita contemplativa, i Carmelitani hanno un ruolo speciale. I conventi carmelitani si trovano in tutto il mondo. Hanno dato alla Chiesa innumerevoli santi e modelli. Eppure, molti conventi carmelitani sono ora in crisi perché non hanno vocazioni. Le monache stanno morendo. Un convento dopo l'altro sta chiudendo. Ogni chiusura rappresenta una tragedia e la fine dell'intercessione del convento presso Dio per la Chiesa, per la comunità locale, per il mondo.

Il convento di Lisieux è in declino

L'ondata di chiusure sta ora interessando i conventi storici, quelli che potrebbero essere definiti i gioielli della corona dell'ordine. Anche il celeberrimo convento di Santa Teresa a Lisieux, in Francia, si avvia verso il declino.
In questo convento di clausura si formò e si santificò Santa Teresa del Bambin Gesù dall'età di 15 anni, sviluppando la spiritualità della Piccola Via che si diffuse in tutto il mondo. Visse in questo convento con le sue tre sorelle Maria, Paolina e Celina, anch'esse monache carmelitane. Qui morì all'età di 24 anni. La cappella è benedetta dalla sua tomba, visitata ogni anno da 150.000 pellegrini.

Grandi cambiamenti in arrivo

Il convento non chiuderà... per ora.
Tuttavia, il Carmelo di Lisieux ha annunciato grandi cambiamenti, poiché da diversi anni non riceve più vocazioni. Sembra che nemmeno la fama della sua celebre santa sia sufficiente per attirare le giovani donne a farne parte.
Per far fronte al calo numerico, il convento si sta affiliando a una federazione carmelitana di conventi che copre il nord della Francia. Quest’affiliazione, la Fédération Thérèse-Elizabeth des Carmélites de France-Nord, riunisce 32 fondazioni carmelitane in Francia, Belgio, Svizzera, Ungheria e Romania per "promuovere la comunione e l'aiuto reciproco". L'associazione consente ai conventi membri in difficoltà una certa flessibilità nell'affrontare il declino mettendo in comune le risorse.
Nel caso del convento di Lisieux, sono rimaste solo 14 suore. Si prevede che otto sorelle più anziane se ne andranno per essere reinsediate in case di riposo. Solo sei suore rimarranno per garantire la continuità del famoso convento.

Un nuovo programma e una nuova struttura

A causa della difficoltà di funzionare con questo minimo indispensabile, l'orario delle Carmelitane sarà modificato. Le suore non saranno più tenute a cantare in coro le Lodi mattutine e i Vespri serali, come avviene dalla fondazione del convento nel 1835. La presidente della Federazione Carmelitana, suor Marie-Gabrielle de la Sainte-Croix, sarà la superiora maggiore del convento. Sarà aiutata sul posto da una superiora locale che supervisionerà le attività quotidiane.

La superiora maggiore afferma che i cambiamenti forniranno un periodo di pausa "per riflettere sul futuro del Carmelo e della comunità che lo abiterà".

Per ora, sembra che il convento di Lisieux sia salvo. Tuttavia, senza nuove vocazioni, una fase successiva potrebbe costringerlo a chiudere come tanti altri. A quel punto, i locali diventerebbero una sorta di museo da visitare per l'enorme numero di pellegrini.

Il Carmelo di Lisieux non è solo nella sua crisi. Altri si trovano ad affrontare dilemmi simili, ma non sono così fortunati. Venerabili conventi antichi come quello delle Scalze Carmelitane di Lucena in Spagna, hanno annunciato che presto lasceranno il convento che occupano ininterrottamente da 412 anni.

Con la morte della priora, sono rimaste solo tre suore anziane a occupare l'enorme complesso. Con grande dolore e tristezza, le suore accettarono di "concludere la loro missione" in questo venerabile luogo.

Una narrazione progressista

Con la chiusura dei conventi in tutto il mondo, ha preso piede una narrazione progressista per spiegare il motivo della chiusura. Alcune congregazioni sostengono che il tempo della vita celibe in comune potrebbe essere finito. Le Suore della Carità di San Vincenzo de' Paoli di New York, ad esempio, ritengono di essere destinate a intraprendere un "percorso di completamento" mentre chiudono gli ultimi capitoli della loro storia bicentenaria. Alcuni ordini non hanno più programmi di noviziato o accettano nuove vocazioni.

La stessa narrazione sostiene anche che la dura vita di preghiera, contemplazione e penitenza non attrae più le giovani postmoderne che preferirebbero godersi la vita.

Così, alcuni ordini hanno annacquato i loro programmi e modificato le loro abitudini per adattarsi a tempi e gusti più moderni. Altri sono cambiati completamente e hanno adottato programmi radicali di giustizia sociale e di ecoattivismo che non hanno nulla a che fare con i carismi originali degli ordini e non attraggono nessuno.

Conventi vuoti

Il risultato sono conventi vuoti, suore che invecchiano e speranze deluse.

Questa tragica tendenza suggerisce che qualcosa è terribilmente sbagliato. Qualcuno dovrebbe almeno riconoscere questa tendenza come un fallimento.

Tuttavia, nessuno osa suggerire che i cambiamenti moderni potrebbero essere responsabili di questa enorme catastrofe spirituale. Invece, le congregazioni trattano la "mancanza di vocazione" come se fosse una condizione di cambiamento climatico su cui non hanno alcun controllo. Accettano la loro fine con rassegnazione.

L'attrazione per la vita soprannaturale

Naturalmente, tutti sanno qual è la soluzione. È nota da decenni. Non si trova tra le suore progressiste radicali, che hanno raddoppiato la promozione di programmi di "giustizia sociale" per attirare nuove postulanti che non arrivano mai.

Ciò che ha sempre funzionato per ringiovanire i conventi è stato il ritorno alla tradizione. Più i programmi sono tradizionali, maggiore è il numero di novizie che affollano i conventi. Alcuni conventi carmelitani tradizionali stanno addirittura costruendo nuove fondazioni per accogliere le giovani donne che desiderano entrare con gioia.

Queste giovani donne sono attratte dall'idea di dedicarsi alla preghiera, all'adorazione e al sacrificio isolandosi dal mondo. Desiderano impegnarsi nel loro ruolo soprannaturale di intercedere presso Dio per l'umanità peccatrice.

Invece di riconoscere e rafforzare questo successo, alcune autorità progressiste della Chiesa lo stanno cancellando. Vogliono cambiare le strutture della Chiesa per riflettere teologie moderne ed errate, che non portano mai buoni frutti.

Ricorso a Santa Teresa

Un modo per invertire la tendenza dei conventi vuoti è ricorrere a Santa Teresa del Bambino Gesù. È la santa ideale per questo compito.

Le storie della sua intercessione riempiono i volumi. In effetti, oggi Santa Teresa rimane molto popolare tra i cattolici di tutto il mondo. Le sue reliquie hanno viaggiato in quasi 70 Paesi, attirando spesso grandi folle. La gente non ne ha mai abbastanza di questa santa, che ha insegnato che la santità eroica è possibile trasformando i compiti e i sacrifici ordinari della vita quotidiana in grandi imprese di amore e devozione. Era ardente il suo desiderio di entrare nel Carmelo all'età di 15 anni. Non è irragionevole pensare che lei riempia le anime con il desiderio di tornare a una vita di preghiera, adorazione e sacrificio scartata dal mondo moderno. Sarebbe stata una naturale e potente sostenitrice dell'avviamento di tali anime a Lisieux.

Il “Piccolo Fiore” ha anche promesso di inviare una pioggia di rose per fare del bene sulla Terra. Quale rosa più bella della vocazione a essere sposa di Cristo!

I conventi carmelitani “gioielli della corona” stanno fallendo perché non ci sono Sante Teresine a salvarli. Lei ha dato la formula che ha aperto la strada anche alle anime deboli per praticare la virtù eroica nella vita quotidiana. La sua “Piccola Via” non è un "cammino di completamento", ma una strada di santificazione.

La preghiera seria in attesa di miracoli spettacolari è ciò che serve per riempire questi conventi e convertire il mondo postmoderno. Ciò che manca sono le anime di fede, sia dentro che fuori i conventi, che credono che Santa Teresa sia onnipotente e fedele alle sue promesse.

Fonte: The Imaginative Conservative, 12 Agosto 2024. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

6 commenti:

  1. Torvo sempre molto interessanti questi articoli, tuttavia riscontro che non viene mai formito un dato puntuale. In questo caso , come in altri articoli, dei conventi/seminari che chiudono sappiamo nome cognome e codice fiscale, di quelli a trazione tradizionalisti non sappiamo nulla a parte il fatto che trasudano di vocazioni e sono in continua espansione. É possibile avere qualche info in merito alla localizzazione di questi seminari e conventi strapieni?

    "Alcuni conventi carmelitani tradizionali stanno addirittura costruendo nuove fondazioni per accogliere le giovani donne che desiderano entrare con gioia."... alcuni...ma quali?

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    Risposte
    1. Un esempio : “Carmel de quievrain en Belgique” (carmelitane del paese di quievrain in Belgio)

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    2. Non ditelo, se no li chiudono

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  2. La pubblicità può attirare l’attenzione anche di chi li vuol far chiudere! Si deve essere molto prudenti.

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  3. Se aveste un grammo di onestà intellettuale, fareste articoli su articoli sui tanti ordini religiosi che hanno moltissime vocazioni in Africa ed Asia.

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