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giovedì 15 agosto 2024

Perché non può esserci Bellezza senza la dimensione oggettiva?

A proposito di certe statue oscene e blasfeme sulla Madonna (QUI).
Luigi C.



Se è vero che il Bello debba saper parlare al cuore di ognuno, è pur vero che per far questo deve conoscere il cuore di ognuno. Ovviamente ciò non può essere per quanto riguarda le storie individuali. La storia di Mario Rossi non è quella di Giovanni Bianchi e quella di Giovanni Bianchi non è quella di Andrea Neri; ma è pur vero che tanto Mario Rossi tanto Giovanni Bianchi quanto Andrea Neri sono uomini per cui la loro esistenza si riconosce in un patrimonio essenziale che è fatto di domande di senso e di questioni che sono universalmente costanti ed individuali all’interno dell’esistenza umana.
Ovviamente qui non non si fa riferimento all’esistenzialismo filosofico, che è proprio il contrario di ciò che sto dicendo, essendo l’esistenzialismo un’estremizzazione della dimensione esistenziale (da qui il suo nome: “esistenzialismo”) che conduce all’annullamento totale della dimensione essenziale, cioè universale. Si fa piuttosto riferimento a quella dimensione esistenziale che non solo non annulla l’essenza ma trova ragion d’essere proprio nell’essenza stessa. La dimensione esistenziale di Mario Rossi, di Giovanni Bianchi e di Andrea Neri sono individuabili come tali proprio perché tanto Mario Rossi tanto Giovanni Bianchi quanto Andrea Neri vivono l’esistenza umana che ha le sue universali questioni di senso, dunque le sue universali domande e il suo oggettivo fine.

Giustamente il poeta Poliziano (1454-1494) ha scritto nei Latinucci: “Questa nostra vita non altrimenti sdrucciola che l’acqua di un fiume: e le cose umane dimenano un pezzo, e finalmente rovinano.” La vita, pur nella sua diversità individuale, è uno scorrere, così come l’acqua del fiume. L’acqua è sempre diversa, ma agli occhi lo scorrere del fiume appare sempre uguale; e come le acque di un fiume sfociano e si disperdono sempre allo stesso punto, così anche ogni vita, seppur diversa individualmente, ha lo stesso destino: la morte l’invocazione di una risposta alla morte.

Ed ecco perché la Bellezza non può esserci senza la dimensione oggettiva.

4 commenti:

  1. l'unica vera e perfetta Bellezza è la Madonna, la somma e infinita Opera di Dio Creatore.

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  2. Bellezza senza dimensione oggettiva e poi c'è un immagine creata dall' AI dove un angioletto tiene un ferro di cavallo in mano? Non mi pare che oggettivamente la superstizione sia un bene...

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    1. Si vede che lei non sa, ci abbiamo pure fatto un post, che il dipinto è il gonfalone 2024 del Palio di Siena (https://blog.messainlatino.it/2024/07/palio-di-siena-stupendo-il-drappellone.html) e il ferro di cavallo rappresenta in cavalli in gara. E l'AI non c'entra nulla Sarebbe bello informarsi (e leggere, oltre che MiL, le decine di quotidiani che l'hanno riportato) prima di scrivere e criticare. Grazie

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  3. Beh, non è che sono proprio d’accordo.
    I canoni di bellezza sono sempre cambiati nella storia. Pretendete che ci sia qualche forma di bellezza assoluta ed immutabile è semplicemente falso.

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