Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.
Il genere letterario dei Bestiari medievali ha cominciato a risvegliare un reale interesse da parte degli studiosi non più di una quarantina di anni fa; pensiamo che ancora negli anni Settanta del Novecento potevano venir qualificati come testi fantasiosi e ingenui, quando non erano addirittura considerati come il segno tangibile dell’ignoranza e della superstizione dell’uomo medievale in ragione della loro mancanza di “scientificità”.
Nel corso delle quattro lezioni ad essi dedicate scopriremo invece la straordinaria ricchezza di testi che riassumono una sapienza millenaria e che, attraverso le Scritture e il pensiero dei Padri della Chiesa, testimoniano di un rapporto fra Uomo e Natura che della “scientificità” in senso moderno non sa che farsene. Emerge chiarissimo dall’analisi di questi testi quanto la realtà visibile in sé non rivestisse grande interesse agli occhi dell’Uomo medievale, poiché ciò che veramente importava era la ricerca della Verità. Una Verità che la Natura contiene in quanto creata da Dio e che non è utile indagare nella forma, ma nella sostanza.
Ecco allora che, a partire dalla prima redazione del Physiologus nel II secolo fino ai tardi Bestiari in volgare del XIV e XV e pur con tutti i mutamenti intercorsi in un genere dalla fortuna tanto longeva, l’obiettivo primario dello studio della Natura e dei suoi abitanti non è quello di individuare e approfondire le loro caratteristiche reali, quanto piuttosto le vie attraverso le quali queste caratteristiche, o “nature”, conducono dalla Creatura al Creatore.
È un mondo simbolico complesso e profondo, che finisce per toccare corde sensibili quali le paure, i fantasmi e gli archetipi inconsci individuali e collettivi della psiche, che trovano prima un riconoscimento nella loro rappresentazione esplicita e visuale, e che si sublimano poi attraverso una lettura in chiave ora teologica, ora moraleggiante, ora in entrambe.
Come sempre quando si tratta di Miniatura, il corso sarà un viaggio per immagini alla scoperta di questo mondo che così poco conosciamo, ma che moltissimo ha da raccontare a noi uomini moderni, che nel rincorrere una scienza “infallibile” abbiamo finito per smarrire il suo senso più profondo.
PROGRAMMA
LEZIONE 1 - L’antenato del Bestiario: il Physiologus
LEZIONE 2 - Il Bestiario e la polisemia del simbolo
LEZIONE 3 - L’Aviarium di Ugo da Folieto fra tradizione e modernità
LEZIONE 4 - Mostri, ibridi e redazioni in volgare
Il corso è articolato in 4 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna, di cui un’ora dedicata alla formazione più la discussione.
Al completamento del corso riceverai l'attestato di partecipazione ufficiale di Schola Palatina. Visita la pagina del corso e scopri tutti i dettagli.
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LA DOCENTE
Prof.ssa Laura Carlino
Laura Carlino è storica dell'arte laureata all'Università di Firenze con un cursus studiorum centrato sulla Storia della Miniatura, la Codicologia e la Paleografia, studi proseguiti poi con la specializzazione in Storia dell'Arte e delle Arti Minori conseguita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Fra le pubblicazioni in questo ambito, particolare rilievo rivestono i cataloghi CARLINO, L. - DOTTI, G., Codici miniati della Biblioteca Statale di Cremona, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1992, nel quale il patrimonio di codici miniati della biblioteca cremonese viene pubblicato per la prima volta in modo esaustivo, e CARLINO, L., Il calamo e la figura. Il "bel libro" medievale, Cremona, Biblioteca Statale di Cremona, 1994 (catalogo della mostra), in cui vengono per la prima volta studiati anche i codici miniati del Fondo Civico della stessa biblioteca. Va inoltre ricordato CARLINO, L., Cronache Universali in rotulo nel tardo medioevo. La storia per immagini nel ms. 258 della Biblioteca Statale di Cremona, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1997, oltre a numerosi contributi in riviste specializzate, atti di convegni e altro.
Trasferitasi con la famiglia in Spagna, continua a studiare e si dedica in modo particolare alla formazione online.
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