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venerdì 9 agosto 2024

APOLOGETICA CON L’ARTE – “La piccola infermiera del nonno” di James Hayllar

Valgono più certe immagini di centinaia di pagine di libri di dottrina.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  16 LUGLIO 2024

Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che sia importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”

James Hayllar (1829-1920), La piccola infermiera del nonno

Il nonno è a letto. Forse ormai gli resta poco da vivere. La nipote lo assiste. Da poco gli ha dato da mangiare. La scodella sulla sedia lo fa capire.
Ma è un’assistenza voluta ed amata. Il grande gesto di tenerezza della bimba lo fa capire chiaramente. Addirittura ella avrà colto anche un fiore per quell’uomo ormai costretto in un letto. Sul pavimento c’è un cestino e dei bei fiori bianchi catturano l’attenzione di chi osserva.

Colori pastellati sottolineano la tenerezza della scena. Ma anche la sua naturalità.

E’ nell’ordine del tempo ciò che sta avvenendo: un anziano morirà tra poco, ma il mondo non morirà grazie a nuove generazioni. Nella dolcezza della bambina c’è il legame stretto che deve legare l’antico con il nuovo. Celebre è ciò che diceva la Scuola di Chartres: “Siano nani sulle spalle di giganti”, ovvero noi possiamo vedere di più perché poggiamo sulle spalle di chi ci ha preceduto. Se, invece, ogni generazione volesse ripartire da zero, si rimarrebbe sempre allo stesso punto. E’ la sapienza dell’amore alla Tradizione.

Questa bambina non è un intellettuale, forse a malapena sa leggere e scrivere, ma in lei c’è un amore per la sapienza, per il vero, il buono e il bello che solo chi conserva il cuore puro può avere. Le sue piccole mani stanno accarezzando la sua origine, le sue radici… il suo essere nel mondo con un’identità.