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domenica 7 luglio 2024

Rivolta dei Cattolici croati contro la controversa statua della Vergine Maria nella Cattedrale di Linz!

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo pubblicato il 5 luglio sul sito Kath.netin cui si riprende la notizia della statua oscena della Madonna esposta nella Cattedrale di Linz (QUI su MiL).
In particolare si racconta di come, nel giro di poche ore, i Cattolici croati si siano mobilitati contro la blasfema «Madre di Dio» esposta nel Mariä-Empfängnis-Dom di Linz e lunedì nella Cattedrale sia stata celebrata la Messa di espiazione.
Si riportano, inoltre, la presunta reazione dello sconosciuto che ha danneggiato la statua ed i commenti moto critici allinstallazione pubblicati sul quotidiano di sinistra Der Standard.

L.V.


«Sì, è stato così!». Un Cattolico croato ha confermato giovedì a al sito Kath.net le notizie diffuse su Internet. La diaspora croata si era già mobilitata ben oltre Linz contro la controversa statua della Vergine Maria nel Mariä-Empfängnis-Dom lo scorso fine settimana. Lunedì scorso, molti Croati hanno partecipato a una Messa nella Cattedrale e anche un sacerdote croato della Germania si è recato a Linz appositamente per l’occasione. Ha detto che la giusta ira si sarebbe abbattuta sulla città di Linz se non fosse stata fatta l’espiazione qui, perché Gesù non poteva permettere che sua madre fosse raffigurata in questo modo. Gli inviti sono stati inviati tramite i social network. I sacerdoti croati e i laici di tutto il mondo erano inorriditi. È stato anche lanciato un appello per tre giorni di preghiera e digiuno. La Diocesi di Linz è stata informata in anticipo dell’arrivo dei Croati e si dice che il sacerdote responsabile della scultura sia stato presente nella Cattedrale, si sia scusato e abbia anche recitato un Rosario.

Nel frattempo, il «vergognoso atto di Linz» è diventato noto anche negli ambienti cattolici di tutto il mondo. Lo youtuber cattolico Taylor Marshall, che ha quasi un milione di follower su YouTube, ha raccontato il crimine in un programma speciale e ha mostrato temporaneamente un’immagine pixelata (vedi video sotto). Dopo un solo giorno, il video aveva già 65.000 visualizzazioni e 1.800 commenti degli spettatori, che concordavano quasi unanimemente con la critica di fondo di Taylor Marshall alla figura mariana di Linz.

Questa settimana, Katholische Presseagentur Österreich, l’agenzia di stampa dei Vescovi austriaci, ha voluto spiegare ai suoi lettori che l’immagine di Linz era una «statua moderna della Vergine Maria» [QUI: N.d.T.]. Il sito Kath.net ha inviato mercoledì a mons. Franz Lackner O.F.M., Arcivescovo metropolita di Salisburgo e Presidente della Österreichische Bischofskonferenz, l’immagine non pixelata e gli ha chiesto di commentare se questa è ora anche la linea della Conferenza episcopale.

È interessante che, da un lato, i media siano favorevoli all’immagine e vogliano esporla e mostrarla ai fedeli, ma anche quasi tutti i media laici evitino di mostrare l’immagine nella sua forma completa. Il sito Kath.net è lieto di fornire l’immagine originale su richiesta. Sul quotidiano di sinistra Der Standard, un lettore chiede: «Perché Der Standard mostra la statua solo di lato o da dietro? Se è tutto così normale, allora potreste mostrare anche un’immagine frontale su Der Standard[QUI: N.d.T.]. Tra l’altro, l’immagine probabilmente comporterebbe un blocco sulle piattaforme social come Instagram o Facebook.

È interessante notare che anche in molti media austriaci si critica apertamente l’affissione di un’immagine del genere in una chiesa. Un lettore ha scritto giovedì sul quotidiano Der Standard: «Anche io, come ateo, capisco che come credente si voglia vedere protetta la “privacy” della Santa Madre. Non tutto ciò che è naturale deve essere visto in pubblico fino alle tonsille. Anche i Cristiani non devono sopportare tutto in nome della tolleranza. L’artista lo sa, naturalmente, e speriamo che ci ringrazi per il successo dello scandalo (se non ha messo in scena tutto da sola)». Nel giornale in questione, i lettori hanno poi suggerito che la distruzione della statua potrebbe addirittura far parte della messa in scena. Solo in seguito l’intera vicenda è diventata un argomento importante per i media.

Su Internet circola una presunta testimonianza del presunto colpevole di lunedì, che avrebbe «decapitato» la statua e portato via la testa. Il sito Kath.net non ha ancora potuto verificare se la testimonianza sia autentica e se si tratti davvero del colpevole. Nella sua dichiarazione, l’autore ha detto che era «suo e nostro» compito impedire qualsiasi diffamazione di Dio e di Sua Madre. Ha criticato il fatto che non c’è stato dialogo da parte della Diocesi di Linz, che le e-mail sono state ignorate e le telefonate interrotte bruscamente. Per questo era necessaria «un’azione urgente e decisiva».

Il card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della fede, aveva risposto alla richiesta della stampa del sito Kath.net sulla statua della Vergine Maria partoriente con una dichiarazione dettagliata, affermando tra l’altro: «La critica al rovesciamento dell’arte cristiana come strumento di pietà in una pubblicità dell’ideologia femminista in violazione del naturale senso del pudore non può essere contrastata pseudo-illuministicamente con l’accusa di pruderie o pseudo-teologicamente come frutto di un atteggiamento ultraconservatore» [QUI; QUI su MiL: N.d.T.].

1 commento:

  1. La città di Linz sarà premiata apparentemente da satana per questo favore... ma sulla lunga farà la fine di alcune città bibliche...
    Ed è quello che rischiamo di fare anche noi... bravi i cattolici croati...

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