Dio scrive dritto su righe storte.
Luigi C.
UNA PICCOLA CASA SULLA ROCCIA
La parabola della casa costruita sulla roccia è una delle Parabole di Gesù contenuta sia nel Vangelo secondo Matteo (Mt 7,24–27) sia nel Vangelo secondo Luca(Lc 6,46-49). La parabola ci insegna l’importanza di costruire una vita in obbedienza agli insegnamenti e sull’esempio di Gesù.
Narrazione
Nel Vangelo secondo Matteo, la parabola viene presentata dopo il discorso della montagna con queste parole: «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande» (Mt 7,24–27).
Questa parabola enfatizza il bisogno di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù, e parla di “delle persone che rivelano il loro cuore nelle loro azioni”. L’interpretazione più diffusa di questa parabola risale a san Giovanni Crisostomo, secondo il quale il Salvatore, con la pioggia, le alluvioni e i venti, esprime metaforicamente le calamità e le afflizioni di ogni uomo, come le false accuse, i complotti, le morti, la perdita degli amici, le vessazioni, tutte le malattie della nostra vita che ciascuno di noi può menzionare. “Ma nessuna di queste cose”, dice Lui, “riuscì a far cadere la casa, perché essa era fondata sopra la roccia”. Egli fonda la propria dottrina sulla roccia, perché i Suoi comandamenti sono più solidi di qualsiasi roccia, infrangendo tutte le onde delle questioni umane.
Per chi tiene con sé strettamente queste cose, non solo ne trarrà vantaggio quando altri lo vesseranno, ma anche quando diabolicamente complotteranno contro di lui. E non è vano parlare, perché ogni giorno riceviamo assalti del demonio, ma rimaniamo inamovibili; e gli apostoli pure erano come noi, quando tutte le onde del mondo si abbattevano contro di loro, quando nazioni e principi, persino il loro popolo oltre agli stranieri, sia gli spiriti maligni che il demonio in persona, quando ogni forza si muoveva contro di loro, rimasero fermi come la roccia, e riuscirono a disperderli.
Case sulla roccia devono essere costruite anche oggi, e nonostante le difficoltà sono possibili. E’ quanto testimoniato nel toccante volume “Una piccola casa sulla roccia. Storia della nostra conversione” di Marina e Giuseppe Formica, editrice Ares.
Giuseppe e Marina vivono nei pressi di Milano con i loro tre figli. Insieme hanno dato vita alla “Casa sulla Roccia”, un antico casale di campagna in Toscana, divenuto luogo di incontro per giovani, coppie e famiglie di tutto il mondo e cenacolo culturale musicale.
La loro storia non è quella della famiglia modello tutta rosa e fiori. Marina e Giuseppe sono due giovani manager rampanti quando si incontrano nella Milano da bere anni Novanta. Giuseppe viene dalla Sicilia, ha frequentato un movimento ecclesiale da cui poi si è allontanato, preferendo una brillante vita da scapolo tra le tante occasioni che offre Milano a un bel giovanotto determinato a farsi largo e a divertirsi. Marina è una collega, sposata, ma con un matrimonio già in crisi. I due non si fanno problemi, e instaurano una relazione. Poi, questa relazione si “complica” per una gravidanza imprevista e inattesa. Tanto inattesa, che i due decidono di interromperla. A questo punto, una volta toccato il fondo, l’abisso del peccato con la tragedia dell’aborto, Giuseppe e Marina incontrano la Grazia di Dio, che si manifesta attraverso l’aiuto di santi sacerdoti, che permette loro di compiere un percorso di pentimento, di espiazione, di sofferenze, per far emergere dalle macerie di quella relazione un incredibile disegno della Provvidenza.
Attratti dalla storia di conversione di san Francesco e guidati dalla spiritualità francescana, i due protagonisti si lasceranno spogliare di tutte le loro certezze e ricchezze, scendendo sino agli abissi dei propri limiti, per incontrare la grandezza della misericordia di Dio e arrivare a realizzare la loro “casa sulla roccia. Marina otterrà l’annullamento del matrimonio, così da potersi unire a Giuseppe nel sacramento e dare vita ad una autentica famiglia cattolica, quella famiglia solida e unita che avevano sempre sognato. Dio, ancora una volta, ha dimostrato di saper scrivere diritto su righe storte.
Paolo Gulisano