Chiesa parrocchiale di Santa Rita dell’arch. Ottavio Di Blasi (anno 2000).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto (1.850.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione: schema planimetrico ad aula unica, scandito da pilastri poligonali e concluso da un presbiterio curvilineo, non integrato nella muratura; la pianta presenta un’evidente convergenza delle pareti laterali verso il presbiterio, così da valorizzare prospetticamente la centralità dell’altare all’interno dell’aula liturgica. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa è presente una grande cappella feriale, di forma circolare, in gran parte realizzata con cartongessi e carparo. L’edificio presenta struttura portante di travi, setti e pilastri in cemento armato su cui poggia il lastrico solare. Seppur poste a due quote differenti, aula liturgica e cappella feriale formano spazialmente un volume autonomo, sorretto da due archi in cemento armato che scaricano su un’unica cerniera in acciaio. La facciata principale corrisponde alla parte posteriore dell’edificio, quella meno visibile dalla pubblica strada è facilmente raggiungibile tramite due imponenti rampe in cemento armato. Gli altri prospetti della chiesa sono completamente in cemento: quelli laterali sono schermati da lastre prefabbricate di cemento bianco; quello alle spalle del presbiterio è completamente curvilineo e cieco, tranne nella parte superiore dove è presente una fascia di vetrate in U-glass serigrafato. Le superfici interne mostrano parzialmente la reale struttura dell’edificio: ad esempio, alle spalle degli alti e snelli pilastri lasciati con il cemento faccia vista, sono presenti ampie superfici vetrate verticali realizzate in U-glass serigrafato, davanti a cui sono fissati, su montanti in metallo, pannelli in legno che in qualche modo riecheggiano il sistema esterno di brise soleil prefabbricati in cemento.
Descrizione tratta dalla pagina chieseitaliane.chiesacattolica.it.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
La chiesa coi paraocchi, detta anche la littorina
RispondiEliminaE' uno scherzo, vero? Cioè, siete andati su ChatGPT e avete scritto: "Crea le immagini di una toilette mostruosa e mettici sopra la croce"
RispondiEliminaAmmazza che barca!
RispondiEliminaVuoi vedere che ha preso l'idea dalla "barca di Pietro"?
Dal momento che si trova a Bari potevano fare uno sforzo in piu' e' costruirla sull'acqua.
Una barca? Certo che ha fantasía lei per vedere qui una barca!
EliminaInfatti,pare un pullman o una littorina.
EliminaOh Signore! Che roba è questo?
RispondiEliminaGrandiosa!
RispondiEliminaPeccato per l’interno un po’ anonimo. Secondo me, si sarebbe potuto osare di più.
Quando pensavo di averle viste tutte... questa in assoluto le batte tutte. Ideale per un set di guerre stellari. Davvero orribile e improponibile. Ma chi ha dato l'autorizzazione alla costruzione? Un eco mostro tra l'altro...
RispondiEliminaInfatti, chiedo, chi autorizza? Regione, comune o curia?
EliminaÈ orribile, non so se direi la più brutta (MIL sorprende sempre) però certamente una in cima all'elenco.
EliminaUna porcheria inguardabile
RispondiEliminaMenomale che si può godere di commenti approfonditi e riflessivi come questo.
EliminaDei veri gioielli.
Questa è proprio brutta
RispondiEliminaLa nave si è arenata…
RispondiEliminaBrutto, brutto, brutto!!!!
RispondiEliminaNon si capisce cosa sia, ma sconvolge per quanto è brutto!
Povera Santa Rita!
RispondiEliminaBravissimo, e' una nave arenata, incagliata!
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