La grande grazia del Segno della Croce.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 22 APRILE 2024
da Il Settimanale di Padre Pio
Il venerabile costume di fare il segno della croce su persone e oggetti ha certamente origine nell’epoca apostolica. Alcuni vogliono addirittura farlo derivare da Cristo stesso che - salendo al Cielo - avrebbe benedetto i discepoli con le mani incrociate. All’inizio del III secolo, Tertulliano (160-240) scriveva: “Ad ogni passo, quando si entra e quando si esce, nell’indossare i vestiti, a tavola, nell’andare a letto, nel sedersi e in ogni lavoro che facciamo, noi cristiani ci facciamo il segno della croce sulla fronte (frontem crucis signaculo terimus).” I Padri apostolici e gli antichi autori cristiani rendono unanime testimonianza all’antico uso di fare il segno della croce. Esso è presto entrato a far parte della Liturgia: nella celebrazione del Santo Sacrificio, nell’amministrazione dei sacramenti, in tutti gli esorcismi, consacrazioni e benedizioni, esso è elemento integrante e insostituibile.
Il Santo Curato d'Ars scrisse:
RispondiElimina“Il Segno della Croce è temuto dal demonio perché è attraverso la Croce che fuggiamo da lui. Bisogna fare il Segno della Croce con grande rispetto. Iniziamo dalla testa: è l’aspetto principale, la creazione, il Padre; poi il cuore: l’amore, la vita, la redenzione, il Figlio; infine le spalle: la forza, lo Spirito Santo. Tutto ci ricorda la Croce. Noi stessi siamo fatti a forma di Croce”.
Ricordate bene: quando vi fanno l'immancabile fatua domanda: Di che segno sei ?, la nostra risposta è unica: Io sono del Segno di Croce. In Hoc Signo Vinces !
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