Chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo dell’arch. Giorgio Trebbi (anno 1987).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Vittorio Veneto, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione del progetto: L’edificio si presenta con una struttura moderna caratterizzata all’esterno da percorsi pedonali che si prolungano verso la piazza della frazione. La funzione di questi porticati è quella di invitare le persone alle varie celebrazioni. L’interno ha un’unica navata composta da una grande aula dove sono stati collocati i banchi ad altezze differenti, che partendo dalla quota dell’altare, posto in basso, arrivano fino alla quota del battistero posto più in alto. Tutto questo ha anche la funzione di dare importanza al tabernacolo posto a fianco dell’altare.
Il presbiterio può essere immaginato in tre spazi: il luogo della parola, il luogo del sacrificio e quello della permanenza sacramentale.
Nel fondale del presbiterio, fa bella mostra di sé una bella vetrata del tipo cattedrale a tutta altezza nella quale l’autore, Luigi Veronesi, sviluppò una trama dell’Arcangelo Michele. La vetrata venne offerta dal Comm. Bortolo Salvador a ricordo della moglie Angela.
Descrizione tratta dalla pagina beniculturalionline.it.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Guardate che la struttura é bella, riprende in stile contemporaneo piazza San Pietro, l'entrata i gradini della cattedrale (una salita che evoca elevazione spirituale) e 7na croce in grande evidenza sulla facciata. Poi l'interno é il solito pastrocchio con alla fine della navata una vetrata multicolore alla "peace" o gender free e la gravissima assenza del tabernacolo centrale
RispondiEliminaMah, ci voleva l'architetto per fare questo gioco di parallelepipedi?L'unica nota di rilievo che vi trovo e' l'organo. Chissa' ,forse viene pure suonato, al posto delle famigerate chitarre .
RispondiEliminaFuori é un orrore assoluto. L’interno, per quanto brutto, é migliore di tanti altri passati in questa rubrica.
RispondiEliminaCaratteristica comune di queste realizzazione è la tetra e buia similitudine con luoghi di sepoltura (in questo caso la somiglianza con un sacrario è notevole). Quanto all'organo - lo dico da organista - pur non comprendendo il significato della forma è nella posizione più errata per una resa acustica minimamente accettabile.
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