C'è ancora qualche cattolico coraggioso e con la schiena dritta: “I nostri giovani non hanno complessi. Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici. Indossano rosari, felpe della confraternita o magliette con la scritta ‘Io amo Gesù!'”.
Luigi C.
Angelica La Rosa, Informazione Cattolica, 3-5-24
I GIOVANI CATTOLICI DI TRAPPES NON ESITANO A MANIFESTARE LA LORO FEDE IN UN AMBIENTE A LARGA MAGGIORANZA ISLAMICA
In Francia, Famille Chrétienne ha pubblicato un ampio reportage su Trappes, cittadina vicino Parigi dove i giovani cristiani sfidano gli stereotipi e dimostrano con orgoglio la loro fede in una comunità a maggioranza musulmana.
Trappes è una città situata nella regione dell’Île-de-France, a ovest di Parigi. Appartiene al dipartimento degli Yvelines e si trova a circa 25 chilometri dalla capitale francese. È noto per la sua diversità culturale ed è stata spesso menzionata nelle discussioni sull’integrazione sociale e urbana in Francia.
Proprio in quella popolazione la fede cattolica sta conoscendo un notevole risveglio. Nonostante le sfide e la percezione negativa spesso affrontata dal sobborgo, segnato da storie di radicalismo (negli anni scorsi più di 60 giovani volevano unirsi all’ISIS in Siria) e disoccupazione, la chiesa di San Giorgio, fondata nel 1003, rappresenta un faro di speranza e unità per i suoi 32.000 abitanti.
La parrocchia di San Giorgio non è solo un luogo di culto, ma un crogiolo di nazionalità e culture, con fedeli di 45 nazionalità diverse presenti in una comunità composta per il 70% da musulmani.
Secondo la Famille Chrétienne, i giovani cristiani di Trappes sono particolarmente visibili ed espressivi riguardo alla loro fede. “Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici”, spiega suor Germaine, religiosa della Congregazione delle Figlie del Cuore Immacolato di Maria, inizialmente restia a parlare di ciò che la circonda.
La suora è responsabile della pastorale giovanile nella parrocchia. “I nostri giovani non hanno complessi. Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici. Indossano rosari, felpe della confraternita o magliette con la scritta ‘Io amo Gesù!'”.
La suora assicura che la partecipazione dei giovani alle attività ecclesiali, come il coro e i gruppi di danza religiosa, è elevata.
Questa comunità cattolica ha sfidato le aspettative, non solo rimanendo salda nella sua fede ma anche crescendo in numero e spirito. “I musulmani non esitano a mettersi in mostra, e nemmeno noi!”, ha dichiarato padre Étienne Guillet, sottolineando la resilienza e il desiderio dei giovani di vivere apertamente la loro fede. La chiesa regolarmente trabocca di fedeli, con un’età media di 30 anni, e vi si svolgono numerosi battesimi.
Fondamentale è l’impegno della Chiesa di Trappes nella formazione e nel sostegno dei fedeli. “La fede dei nostri giovani non viene dal nulla. Hanno genitori solidi alle spalle”, ha detto padre Étienne. Inoltre, programmi di formazione ed eventi interreligiosi aiutano i giovani a comprendere e ad articolare la propria fede in un contesto prevalentemente musulmano.
Trappes è quindi un esempio di come la fede che testimonia al mondo unisce i fedeli, trasmettendo ai suoi giovani il sentimento di appartenenza ad una comunità cristiana, indipendentemente dalle sfide esterne.
Foto di copertina di Gerd Altmann da Pixabay
Quindi una normale parrocchia. Una di quelle che, ci dite, i giovani schifano o fuggono.
RispondiEliminaNell’articolo si allude al fatto che diversi abbiano amici musulmani. Ma l’odio feroce che tanto paventate?
Insomma, le cose non stanno affatto come dite voi.
"Danza religiosa"???
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