Post in evidenza

Orrori architettonici… e dove trovarli #220 ad Olbia (SS)

Chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio da Laconi dell’arch. Francesca Leto (anno 2022). Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli i...

giovedì 7 marzo 2024

Il “suicidio” dell’occidente tra deriva socialista e pensiero liberal #300denari

Cari amici del blog “300 denari”, segnaliamo, con piacere, il video-editoriale dal titolo “
Occidente in pericolo” a cura del dott. Maurizio Milano* e pubblicato dall’Osservatorio Internazionale Card. Van Thuân, nel quale viene analizzato e commento l’intervento tenuto il 18 gennaio 2024 dal neo-presidente argentino, Javier Milei, al World Economic Forum di Davos (disponibile per intero qui).

Sebbene non si intenda dare un giudizio di piena condivisione rispetto al pensiero del Presidente Milei e alle azioni dal medesimo intraprese, l’intervento in parola merita essere attentamente ascoltato in quanto, apertamente e coraggiosamente (come annota il dott. Milano, sebbene sia tenuto a Davos, pare indirizzarsi “contro Davos”), critica il percorso delineato e (forzatamente) imposto da una certa elité mondialista: «sono qui oggi per dirvi che l’Occidente è in pericolo. È in pericolo perché coloro che dovrebbero difendere i valori occidentali si ritrovano cooptati da una visione del mondo che porta inesorabilmente al socialismo e, di conseguenza, alla povertà». Socialismo che viene definito come “modello fallito” che, oggi, camaleonticamente, ha abbandonato la lotta di classe, reinventandosi attraverso la denuncia di nuovi e presunti conflitti sociali: la “ridicola e innaturale lotta tra uomo e la donna” e il confitto tra “l’uomo e la natura”. Il Presidente Milei apertamente censura le politiche di pianificazione della popolazione, facendo espresso riferimento alla «tragedia dell’aborto».

Come annota il dott. Milano, il nostro mondo si caratterizza non tanto per un “eccesso di libertà” bensì per una “cattiva libertà”, assistendo a un sistema economico, politico e sociale che può descriversi con due sintagmi: liberal (proponendo una prospettiva morale agnostica e modernista nonché una cultura marcatamente relativista) e clientelare (in cui vi è statalismo, pianificazione e connubio tra potere economico-finanziario e il sistema politico, a cui si associa un forte riduzione della proprietà privata).

A ben vedere, una morale liberal e un’economica clientelare costituiscono due facce dell’unitario processo volto alla decostruzione della società in aperta sfida ai principi della dottrina sociale della Chiesa. Sul piano del metodo, va sempre tenuto a mente che le anamnesi e diagnosi – per quanto lucide e condivisibili – non ci esentano dal ricercare una terapia e di provare a somministrarla (in tal senso, esemplarmente, in prospettiva micro-economica, richiamiamo l’iniziativa del team “Value Creators” che ci ha illustrato Hunter Hastings nella sua ultima intervista)


*Maurizio Milano professionalmente si occupa di analisi dei mercati finanziari e di consulenza investimenti. Tra gli interessi l'approfondimento di tematiche economiche e finanziarie secondo il Magistero sociale della Chiesa e la Scuola austriaca di economia.



Filippo

Nessun commento:

Posta un commento