Post in evidenza

NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: il Chirografo «Ruinarum ingravescentes»

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...

mercoledì 6 marzo 2024

Apoteosi di San Tommaso d’Aquino #santommasodaquino

Il grandissimo S. Tommaso d'Aquino la vigilia della sua festa secondo il calendario tradizionale (7 marzo, III classe).
Qui i nostri post sul grande teologo. 
Luigi C.


Elena Manetti, Europa Cristiana, 26-7-23

L’Apoteosi di San Tommaso d’Aquino, conosciuto anche con il nome di Apoteosi di San Tommaso con i dottori della Chiesa, è un dipinto ad olio su tela barocco, realizzato nel 1631 dal pittore spagnolo Francisco de Zurbarán (1598 – 1664) e attualmente conservato nel Museo di Belle Arti di Siviglia, in Spagna.
L’enorme tela (475×375 cm) era esposta originariamente sopra l’altar maggiore della chiesa del Colegio Mayor de Santo Tomàs a Siviglia, collegio di in cui si insegnavano arti liberali e teologia. Trasferita nel 1810 all’Alcàzar, fu offerta a Napoleone e rimase al Louvre fino al 1814. Poi, nel 1835, fu restituita alla sua città di origine ed entrò nel Museo di Siviglia, in seguito alla chiusura del Collegio Maggiore.

Il tema del dipinto, considerato nel Settecento il capolavoro per eccellenza di Francisco de Zurbarán, fu commissionato per la fondazione del Collegio, avvenuta nel 1517 ad opera dell’arcivescovo domenicano Diego de Deza (1443 – 1523).

Si può a buona ragione affermare che l’opera sia suddivisa fra una sezione spirituale (superiore) ed una terrena (inferiore). In alto, al centro del dipinto, si nota la figura di san Tommaso d’Aquino (1225 – 1274), circondato da quattro Dottori della Chiesa d’Oriente: Sant’Ambrogio (339-340 – 397) e San Gregorio I (540 ca. – 604) sono seduti sul lato sinistro, mentre sul lato destro siedono Sant’Agostino (354 – 430) e San Girolamo (347 – 420). Ogni Dottore della Chiesa tiene un grosso volume in mano ed espone la propria teoria agli altri, che si guardano a vicenda, ad eccezione di San Tommaso, che guarda verso l’alto. Sopra le loro teste, il cielo è pienamente d’accordo con le sue conclusioni: la Trinità Dio Padre, Dio Figlio spicca con la Croce e si aggiunge la colomba dello Spirito Santo nel centro, la quale illumina con i raggi San Tommaso. In secondo piano, sopra ai quattro Dottori, notiamo altre quattro figure: a sinistra sono seduti Gesù Cristo, con la sua Croce, e Maria Vergine sua Madre, mentre a destra c’è Dio Padre Onnipotente che parla con San Domenico (1170 – 1221).

Al centro della zona inferiore, invece di una persona, è raffigurato un tavolo con un documento, ovvero l’atto di registrazione del Colegio Mayor de Santo Tomàs. Ai lati del tavolo, sono presenti, in ginocchio e in preghiera, i principali personaggi dell’Ordine e, in particolare, due uomini: a sinistra è raffigurato il fondatore del Collegio Diego de Deza, e a destra l’imperatore Carlo V (1500 – 1558). La sua presenza si spiega perché è stato lui che ha fornito il terreno e la dote necessaria per la costruzione e la messa in servizio del Colegio Mayor de Santo Tomàs. Inoltre, durante la sua vita, l’Imperatore offrì il suo patrocinio continuo ai frati e ai loro studenti. Era il tempo in cui il trono e l’altare davano Gloria a Dio, offrendo ai cristiani, se la sceglievano e la acquisivano, una grande possibilità di salvezza per le loro anime.

Nessun commento:

Posta un commento