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giovedì 29 febbraio 2024

Imprenditorialità: il bello di creare valore per i consumatori. Hunter Hastings per #300denari - parte 3

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Genesi 1:31). Grazie ad Hunter Hastings (in calce, la presentazione dell'economista*) abbiamo dedicato un capitolo al tema della creazione nel mondo dell’economia. La prospettiva di costituire un'impresa diventa molto interessante in un ambiente tradizionalista cattolico dove molte donne decidono di rinunciare ad un lavoro subordinato per poter stare più vicine ai figli, dove le famiglie numerose richiedono redditi incrementali e dove sono frequenti gli spostamenti di famiglie finalizzati ad avvicinarsi a scuole parentali o comunità religiose. Costituire la propria impresa diventerà tanto più interessante nella misura in cui il capitalismo woke cercherà di imporci atteggiamenti sul posto di lavoro incompatibili con ciò in cui crediamo.
Oltretutto, ci ha colpito l’estremo realismo, linearità e logica che contraddistingue il pensiero di Hunter e come questo sia coerente con le esperienze che viviamo ed osserviamo nelle nostre quotidiane interazioni economiche. 
Sulla scorta della tradizione della Scuola Austriaca di Economia, nel primo e nel secondo post
ci ha spiegato come il concetto di “valore” sia soggettivo: è creato dagli individui, attraverso la propria esperienza. I consumatori intuiscono che la loro situazione può essere migliorata e gli imprenditori, invece, percepiscono l’opportunità di ottenere un riconoscimento. Questo processo di immaginazione, creatività, sperimentazione e riscontri ha luogo velocemente attraverso innumerevoli interazioni e scambi che si realizzano in un contesto di libero mercato.
Evitando modelli alienanti come quello dell'Homo Oeconomicus e della mera rappresentazione numerica dell’economia, emerge così un modello di collaborazione tra individui, guidato dal consumatore/cliente che è alla continua ricerca di un miglioramento delle proprie condizioni.
Nel post di oggi, Hunter conclude il ciclo illustrandoci il suo progetto di formazione (a cui buona parte del materiale vi si accede gratuitamente) per nuovi imprenditori e nuovi “creatori di valore”.

Gabriele: Hunter, siamo arrivati al terzo e ultimo post! Dalla teoria economica della Scuola Austriaca alla formazione di nuovi imprenditori: è possibile realizzare questa connessione?
Hunter: L’economia Austriaca e l’economia imprenditoriale, come precedentemente descritte, sono largamente teoriche. Ci sono dei dati empirici ma non sono ancora ciò che potremmo definire una scienza applicata.
Noi pensiamo che l’applicazione di questa teoria come sistema di impresa migliorerebbe la qualità degli affari e la disponibilità di ricchezza e aiuterebbe gli individui a prosperare attraverso un miglior contesto economico.

Gabriele: Mi dicevi che stai lavorando ad un progetto che va in questa direzione. Ti va di illustrarci il team “Value Creators”?
Hunter: Parte del nostro gruppo, sta sviluppando gli strumenti per l’applicazione di un sistema d’affari imprenditoriale, realizzando un progetto educativo/d’istruzione. In generale, riteniamo che il business non venga insegnato appropriatamente. Lo si insegna in maniera erronea e i nostri giovani imparano le cose sbagliate in relazione al business. Il loro approccio è errato. Ad esempio viene loro insegnato che il business è una questione puramente finanziaria; noi, invece, pensiamo che il suo proposito sia di creare nuovo valore per le persone, migliorare le loro vite e generare maggior benessere. Questo è il proposito di ogni sfida economica e di ogni business. Le persone che lavorano in una società con questa missione di creazione di valore, possono trovare significato e uno scopo al loro lavoro. La società nella sua interezza ne può beneficiare, ed è per questo che vediamo il business come un’attività umana nobile e gioiosa.
A questo fine, stiamo sviluppando una nuova piattaforma economica che chiameremo "Kingman Institute". Insegnerà business nel modo in cui pensiamo dovrebbe essere insegnato. Abbiamo alcuni professori che insegneranno la teoria sottostante e la "scaricheranno nel reale", e abbiamo alcune persone di successo negli affari che agiranno come leader esemplari. Da queste due risorse, genereremo un nuovo curriculum di istruzione imprenditoriale. Il nostro obiettivo è di garantire la sponsorizzazione degli studenti che apprendono attraverso partner aziendali e queste società forniranno apprendistati e stage ai nostri studenti in modo che acquisiscano un'esperienza nel mondo reale, con l'applicazione dei nostri principi.
Le aziende avranno quindi nuova linfa di risorse adeguatamente preparate ed esperte, pronte per spingere il loro business in maniera lucida ed intelligente. Noi abbiamo un termine per questo nuovo capitale umano: i “value creators” (creatori di valore): coloro che sono dediti a creare nuovo valore per gli altri attraverso l’impresa.

Gabriele: Oltre alla scuola, a che materiale di formazione possono accedere i nostri lettori interessati a diventare Creatori di Valore?
Hunter: Noi abbiamo un podcast con questo nome e un sito con alcuni di questi contenuti che si può trovare su thevaluecreators.com. Prima di lanciare la nuova business school, introdurremo online dei corsi di base già da quest’anno ed abbiamo alcuni ulteriori contenuti in sviluppo, dedicati alle piccole imprese. Infatti, sono in particolare le piccole imprese che riteniamo di poter aiutare a crescere e a far evitare loro il fallimento che, statisticamente, molte di queste subiscono. Noi amiamo il business, pensiamo che ognuno dovrebbe averne esperienza e puntiamo ad aiutare tutti i business a diventare autentiche creazioni di valore.


* Hunter Hastings è un intellettuale, un esperto di economia politica e di marketing. Vive in California e, come professione principale, è venture capitalist. È appassionato di imprenditoria e di tutto ciò che la può supportare, esercitare e far avanzare.


Gabriele

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