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lunedì 19 febbraio 2024

Il gesuita Josep Baquer sostiene che se c'è amore tra due persone omosessuali "viene da Dio" #fiduciasupplicans

Sodomiti, tanto per cambiare gesuiti, alla riscossa.
"Sostiene addirittura che se c'è "amore e fedeltà con un progetto di famiglia tra due persone omosessuali può essere un sacramento come espressione viva di come Cristo ama la sua Chiesa".
QUI il rettore del seminario di Monaco: "Rettore del seminario del cardinale Marx chiede che si accettino candidati omosessuali, nonostante le direttive di Benedetto e Francesco".
InfoVaticana – Redazione: "Per il vescovo mons. Genn, di Munster, Germania, anche il concetto di famiglia si è “ampliato”: oggi include le coppie omosessuali e con figli".
ACI Prensa – Diego López Colín: "Sacerdote gesuita benedice una coppia omosessuale alla fine di una Messa, causano shock ai fedeli e giustificandolo con Fiducia Supplicans".
Luigi C.

Redaccioninfovaticana, 13 febbraio, 2024

Il controverso gesuita Josep Baquer è tornato a far parlare di sé per alcune sue dichiarazioni. Il sacerdote ha tenuto lunedì a Castellón una conferenza sull'omosessualità e la Chiesa su invito dell'Associazione dei Laici di Castellón.
In un'intervista su SER Castellón difende il fatto che secondo gli scienziati il 9% della popolazione non è eterosessuale. Nell'intervista racconta di aver iniziato a dare visibilità a questo tema quando ha scoperto che un vescovo in cui lavorava aveva rimosso una catechista che aveva annunciato di voler vivere con il suo compagno (dello stesso sesso). Racconta che molti giovani di quella parrocchia si sono sentiti male per questa "decisione poco ponderata". "Ora ha tre figli e sono una famiglia molto bella", aggiunge.
Josep Baquer sostiene che l'essere omosessuale e cattolico può dirsi ormai superato molto rapidamente. Inoltre, conferma che "nel Sinodo si è parlato molto di questo argomento, anche se la sintesi dei lavori quasi non appare. Si è parlato molto, e lo so perché conosco persone che sono state direttamente coinvolte".
Su Fiducia supplicans, riconosce che la dichiarazione "comincia a prendere una piega in questa direzione invocando la catechesi del Papa. Questo ci dà aria e ossigeno". Ha anche riconosciuto apertamente che benedire le coppie omosessuali è "qualcosa che stavamo già facendo. Ora ci è stata data la possibilità in qualche modo". Ha anche confessato di aver benedetto "matrimoni" omosessuali e divorziati risposati e che gli piacerebbe sposare un "matrimonio" omosessuale. A questo proposito, ha sottolineato che "il matrimonio è patrimonio dell'umanità, non proprietà della Chiesa".

Nell'intervista afferma che "essere omosessuali non è un peccato", il ché è vero, ma inventa una certa ambiguità nella Chiesa perché si continua a dire che "i rapporti sessuali potrebbero essere almeno peccaminosi, ma non lo dicono espressamente".

Utilizzando argomenti culturali ed emotivi, sottolinea di essere stato sulle Ande e che lì il matrimonio viene celebrato quando si ha il primo figlio, sottintendendo che non importa se si fa sesso prima del matrimonio.

"Dal punto di vista cristiano affermiamo che il vero amore viene da Dio, non da noi. Se questo amore si annida tra due persone, che siano omosessuali o eterosessuali, viene da Dio", difende il gesuita.

Inoltre, si scaglia anche contro la tradizione e la dottrina morale "che i celibi hanno imposto a tutti i membri della Chiesa". Critica il fatto che "i celibi sono quelli che hanno generato tutti i criteri morali e questo è già fonte di sospetto e dobbiamo iniziare a pensare alle cose in modo diverso".

Discorso censurato a Pamplona

Lo scorso maggio, grazie a InfoVaticana, è stato impedito il discorso del gesuita a Pamplona. La sessione in cui Josep Baque avrebbe dovuto difendere la benedizione delle coppie omosessuali è stata sospesa per ordine dell'arcivescovado.

Il controverso gesuita avrebbe dovuto tenere un discorso "per aprire un orizzonte dal punto di vista teologico, prendendo come sfondo la situazione delle persone omosessuali, il loro ambiente e il loro progetto di vita nella Chiesa, affrontando il concetto di amore come sacramento e la sua visione della benedizione delle coppie omosessuali".

Il suo controverso libro pro-LGBT

Josep Baquer è l'autore del libro "La coppia umana", che ha presentato a Papa Francesco. Un libro in cui difende una visione del matrimonio radicalmente opposta a quella insegnata dalla Chiesa. In altre sessioni tenute da questo gesuita, egli equipara le relazioni omosessuali ed eterosessuali "se c'è amore e fedeltà". Sostiene addirittura che se c'è "amore e fedeltà con un progetto di famiglia tra due persone omosessuali può essere un sacramento come espressione viva di come Cristo ama la sua Chiesa".

Baquer ha chiesto esplicitamente di recuperare il terzo capitolo della Costituzione Lumen gentium. "Dovremmo iniziare a superare questo circolo paternalistico; e questo significa che dovremmo dare la nostra opinione in tutta libertà e dovremmo mettere tutto ciò che sappiamo e che ricerchiamo, al servizio della comunità", ha difeso in una sessione del 2019.

Nel suo libro Baquer include anche una lettura dei testi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa: "Con grande sorpresa, quando si leggono tutte le argomentazioni bibliche che vengono utilizzate nei libri di morale per dire 'omosessualità, no'". Il gesuita ritiene, testi alla mano, "che non si possa dimostrare assolutamente nulla di ciò che si pretende di dimostrare con la dottrina ufficiale". E conclude che "non si può manipolare la Bibbia per spiegare ciò che si vuole spiegare".