A novembre 2023 (qui) avevamo dato la notizia che durante le S. Messe, celebrate la domenica dai canonici del Capitolo della Cattedrale, veniva sistematicamente omesso il Credo niceno - costantinopolitano e sostituito arbitrariamente dalla recita della promesse battesimali.
Nostre fonti ci assicurano che questa pratica, assolutamente irregolare ed arbitraria (qui le ragioni dell'arbitrarietà), prosegue senza problemi.
Ci torniamo a chiedere che problemi abbiamo i canonici del Duomo di Modena (non tutti sia chiaro) col credo di Nicea - Costantinopoli.
Ai Reverendissimi Canonici ci permettiamo di suggerire la lettura del rubriche del Messale e, se ciò non dovesse essere sufficiente, il testo della nota del Dicastero della Dottrina della Fede "Gestis verbisque", del 2 febbraio 2024 (qui), la quale raccomanda che "i fedeli possano avvicinarsi fruttuosamente ai Sacramenti" e "sottolinea con forza il richiamo ad una “particolare cura” nella loro amministrazione".
Sempre la stessa nota prosegue, rivolgendosi ai ministri consacrati, affermando che "a noi ministri è pertanto richiesta la forza di superare la tentazione di sentirci proprietari della Chiesa. Dobbiamo, al contrario, diventare assai ricettivi davanti a un dono che ci precede: non soltanto il dono della vita o della grazia, ma anche i tesori dei Sacramenti che ci sono stati affidati dalla Madre Chiesa. Non sono nostri! E i fedeli hanno il diritto, a loro volta, di riceverli così come la Chiesa dispone: è in questa maniera che la loro celebrazione è corrispondente all’intenzione di Gesù e rende attuale ed efficace l’evento della Pasqua. Col nostro religioso rispetto di ministri verso quanto la Chiesa ha stabilito riguardo alla materia e alla forma di ogni Sacramento, manifestiamo di fronte alla comunità la verità che «il Capo della Chiesa, e dunque il vero presidente della celebrazione, è solo Cristo»
Chiediamo ancora una volta ai Canonici: è così difficile recitare il “Credo” niceno costantinopolitano durante la S. Messa?
Inseriamo l'indirizzo mail della Curia Arcivescovile di Modena - Nonantola: segreteria@modena.chiesacattolica.it per eventuali segnalazioni.
Luigi
È uso comune in Diocesi. Talvolta si preferisce omettere il Credo per una maggior brevità
RispondiEliminami chiedo se la Messa sia lunga o è la fede che è corta?
Elimina.
Perché per maggior brevità? Si potrebbe accorciare la predica, o le preghiere dei fedeli, o altri pezzi non necessari, ma non l'ordinario della Messa!
EliminaModena, Modena...la preoccupazione dell'arcivescovo era quella di distruggere la cappella musicale ove cantò pure Pavarotti: ci è riuscito e dunque i problemi risultano risolti!
RispondiEliminaCristo caso mai è il Sacerdote della Messa, non il presidente ...
RispondiEliminaI “problemi” dei canonici di Modena sono niente. Io ritorno a chiedere che problemi avete voi con la Messa in forma ordinaria, coi vescovi legittimi e con Papa Francesco.
RispondiEliminaNon abbiamo nessun problema, visto che noi seguiamo solo i vescovi legittimi con Papa Francesco
EliminaPurtroppo devo confermare che anche a Roma accade questo. Ieri alla Santa Messa pomeridiana delle ore 18:00 nel Chiesa di Santo Spirito in Sassia sono state recitate le promesse battesimali al posto del Credo!
RispondiElimina