Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

domenica 4 febbraio 2024

Abusi, il caso del vescovo belga che molestò i nipoti: perchè il Papa non lo riduce allo stato laicale? #francesco

Sull'arcivescovo Roger Vangheluwe, Emerito di Bruges,   molestatore omosessuale (e protetto da un altro pupillo e grande elettore di Francesco, il card. Daneels, ora defunto) QUI Mil altri post.
"Lo scandalo Vangheluwe ha fatto affiorare nuovamente le coperture di cui ha goduto e l'insabbiamento operato dal cardinale ultra progressista e grande sostenitore di Papa Bergoglio, Godfried Danneels, allora arcivescovo di Mechelen-Bruxelles, il quale, nel 2010, invitava caldamente i nipoti vittime di abusi e sevizie a non accusare pubblicamente lo zio. Di questo insabbiamento clamoroso esistono registrazioni circolate a più riprese".
Un altro caso McCarrick (QUI MiL), coperto da Francesco.
Luigi C.

Franca Giansoldati, Il Messaggero, 1-2-24

Perché Papa Francesco non riduce allo stato laicale il vescovo che ha abusato di due suoi nipoti quando erano minorenni? A sollevare la questione in modo diretto e quasi brutale sull'orrendo caso di monsignor Roger Vangheluwe è stato il primo ministro belga Alexander De Croo. Prima lo ha fatto nel corso di una lunga riunione avvenuta lo scorso 22 gennaio con il nunzio apostolico, monsignor Franco Coppola. Al centro dell'incontro c'era il prossimo viaggio papale in Belgio previsto per questa primavera a Lovanio in occasione dei 600 anni dell'università cattolica. Poi, in seconda battuta, ha fatto un post su X che ha fatto esplodere nel mondo uno scandalo che si trascina da più di dieci anni ma finora rimasto sempre dentro il territorio belga. «Ho esortato ancora una volta il Vaticano a rimuovere il titolo del vescovo Roger Vangheluwe. Questo è importante per le vittime».

Il vescovo orco, ultra ottantenne, che ormai si è ritirato a vita privata in un convento lasciando la guida della diocesi nel 2010, non è mai stato perseguito dalla giustizia belga perchè i reati nel frattempo sono andati in prescrizione, né da quella vaticana che finora gli ha imposto solo di vivere in un monastero. Resta così inspiegabile l'atteggiamento del Vaticano di non procedere a ridurlo allo stato laicale come è già accaduto per altri casi eclatanti, per esempio quello dell'ex cardinale americano McCarrick.

Non solo. Lo scandalo Vangheluwe ha fatto affiorare nuovamente le coperture di cui ha goduto e l'insabbiamento operato dal cardinale ultra progressista e grande sostenitore di Papa Bergoglio, Godfried Danneels, allora arcivescovo di Mechelen-Bruxelles, il quale, nel 2010, invitava caldamente i nipoti vittime di abusi e sevizie a non accusare pubblicamente lo zio. Di questo insabbiamento clamoroso esistono registrazioni circolate a più riprese. Danneels scomparso nel 2019 è stato uno degli invitati al Sinodo della Famiglia nel 2015. Da allora il caso Vangheluwe in Belgio affiora periodicamente sulla stampa locale causando disorientamento per l'atteggiamento vaticano. Intanto il Parlamento fiammingo, l'organo legislativo per la regione fiamminga del Belgio, ha deciso nell'ottobre scorso di istituire una commissione speciale d'inchiesta sugli abusi sessuali nella Chiesa, a seguito di una serie di documentari televisivi che hanno riacceso i fari sul caso Vangheluwe e sul perché il vescovo continui a mantenere il titolo di vescovo e a essere sacerdote.

1 commento:

  1. Tutto quelo che scaturisce in questo periodo e veramente "ORRIBILE" Gesu ha parlato molto chiaramente al riguardo ci siamo dimenticati o facciamo finta di non ricordare la sua VIA VERITA E VITA...E NON RICORDIAMO O VOGLIAMO NON RICORDARE LE PAROLE SPIEGATE SEGUENDO IL VANGELO COME SAPEVA FAR MOLTO BENE BENEDETTO XVI..............

    RispondiElimina