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venerdì 5 gennaio 2024

Il sociologo Franco Garelli: "Coppie gay benedette ma solo in 10 secondi" #fernández #francesco #fiduciasupplicans

Persino Garelli.... (ampi stralci dell'articolo sotto): "
Il che significa da parte vaticana ammettere che la benedizione di cui qui si parla è frutto di improvvisazione, non è stata adeguatamente ponderata non solo in rapporto alla Dottrina della Chiesa ma anche rispetto ai risvolti pastorali. E questo sentiment diffuso non riguarda soltanto i cattolici tradizionalisti che anche in questa occasione accusano Papa Bergoglio di svilire la morale cristiana, ma anche i cattolici aperti che stimano Francesco ma vorrebbero degli indirizzi e delle decisioni più ripensate e più rispettose delle diverse condizioni".

Ad oggi molti vescovi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans:
QUI l'elenco e QUI.

Luigi C.


Coppie gay benedette ma solo in 10 secondi

Non è proprio nata sotto una buona stella (anche se eravamo nella novena di Natale) la decisione pontificia di aprire alla benedizione di coppie irregolari e di coppie dello stesso sesso, vista la levata di scudi che ne è scaturita da parte di molti episcopati e di esponenti autorevoli del collegio cardinalizio. Che questo orientamento non avesse vita facile già si era colto il giorno stesso (il 18 dicembre scorso) in cui il Dicastero per la Dottrina della Fede aveva annunciato questa possibilità, perché il documento relativo (“Fiducia supplicans”) era troppo intriso di tutta una serie di distinguo, di raccomandazioni, di avvertenze che meritano in genere le questioni più delicate.
[...]

Forse proprio questo eccesso di raccomandazioni è ciò che ha prodotto più sconcerto nella Chiesa, anche tra quanti auspicano da tempo che essa si rapporti a questi suoi figli (orientati da una vita di fede) più da madre che da giudice. Perché prevale l’impressione che si tratti di un gesto quasi estorto, operato nel nascondimento, privo di riconoscimento.

La nota di ieri, emanata dalla Santa Sede per far fronte ai Vescovi di mezzo mondo che protestano per questo tipo di benedizione, più che calmare gli animi, alimenta le perplessità. Sia perché è una nota lunga, il che vuol dire che i dubbi sono molti e il dissenso è diffuso; sia perché circoscrive ancor di più le condizioni di questo gesto di prossimità nei confronti delle coppie gay-irregolari. Là dove si specifica che deve trattarsi di una benedizione breve, non più di 10-15 secondi, per potersi dunque distinguere in modo inequivocabile da quelle liturgiche e ritualizzate. Il tempo dedicato a queste persone è un tempo contingentato, istantaneo, quasi per evitare di lasciare una traccia. Non un gesto che faccia parte di un percorso di accoglienza e di maturazione, aperto a nuovi sviluppi, anche comunitari.

Ma il passo che più colpisce nella nota di oggi su questo tema è il riconoscimento, da parte della Santa Sede che «i comprensibili pronunciamenti di alcuni Conferenze episcopali – sulla questione – evidenziano la necessità di un periodo più lungo di riflessione pastorale». Il che significa da parte vaticana ammettere che la benedizione di cui qui si parla è frutto di improvvisazione, non è stata adeguatamente ponderata non solo in rapporto alla Dottrina della Chiesa ma anche rispetto ai risvolti pastorali. E questo sentiment diffuso non riguarda soltanto i cattolici tradizionalisti che anche in questa occasione accusano Papa Bergoglio di svilire la morale cristiana, ma anche i cattolici aperti che stimano Francesco ma vorrebbero degli indirizzi e delle decisioni più ripensate e più rispettose delle diverse condizioni.

5 commenti:

  1. Poi non va impartita né all'altare, né in luoghi significativi. Suggerirei, se mi si fosse consentito, di impartirla nei sottoscala o, meglio ancora, nei ripostigli. Unici luoghi, senza voler offendere nessuno, dove potrebbe essere riposto questo incommentabile documento

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  2. Dev'essere una benediz..sveltina ?
    Cosa avrebbe detto Toto'?

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  3. "Un, due, tre... Stella!".

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  4. Toccata e fuga in Re minore.

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  5. Ma come le e' venuto in mente.. non c'ha dormito la notte ?

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