Un brano del compianto Card. Bartolucci (da Facebook QUI) che ci fa capire molte cose.
Luigi C.
«L’abbandono del latino che il Concilio stesso non auspicava, fu di fatto promosso da molti liturgisti e così tutto il repertorio tradizionale di canto gregoriano e polifonia e di conseguenza le scholae cantorum furono additati come la causa di ogni male. Il motto era diventato quello di andare al popolo, senza capire le gravi conseguenze di questa banalizzazione dei riti e della liturgia. Io a questo mi sono sempre opposto e ho sempre sostenuto la necessità della grande arte in chiesa a nutrimento e beneficio proprio del popolo. Si è pensato che partecipare volesse dire cantare o leggere qualche cosa e così si è disattesa la sapiente pedagogia del passato. Paradossalmente anche tutto il repertorio di canti devozionali che il popolo sapeva e cantava è scomparso. Anni fa, ad esempio, quando il popolo assisteva a una messa da morto, sapeva cantare con devozione il Dies Irae e ricordo che tutti si univano per cantare il Te Deum o le antifone alla Madonna. Oggi a stento si trova qualcuno in grado di farlo».
~ Card. Domenico Bartolucci
Ma è così importante il gregoriano? Mi piacerebbe sapere in quante parrocchie era la normalità. No, perché in tante chiese dove c’è chi lo sa cantare si esegue senza problemi e senza polemiche.
RispondiEliminaPenso che il card. Bartolucci avesse pienamente ragione a dispiacersi per la scomparsa del latino e del canto sacro in lationo e devozionale, soprattutto quando dice «Si è pensato che partecipare volesse dire cantare o leggere qualche cosa e così si è disattesa la sapiente pedagogia del passato. » Però bisogna anche ricordare che la messa o il rituale in volgare è stato concesso e imposto, per lo meno in Italia, dal papa san Paolo VI lo stesso che chiuse il CVII approvando la "Sacrosantum Concilium" in cui si dice anche che il latino dve essere conservato nei riti latini ma che bisogna dare spazio anche alle lingue volgari.
RispondiEliminaIn tante chiese il latino si usa ancora, anche nella liturgia nuova o nei canti. Poi facile per lui parlare quando aveva a che fare con la Cappella Sistina, ma gregoriano e polifonia non sono certo alla portata di tutti! Perfino nei monasteri, la schola è composta da una minima parte di monaci.
RispondiEliminaOra, in un paese in cui la maggioranza delle persone non sa neanche per che verso si tiene in mano uno spartito, ci stupiamo che nelle parrocchie non ci sia nessuno che sa cantare la polifonia e il gregoriano? In altre nazioni, tipo Inghilterra e Germania, la musica è considerata ben diversamente; e non sono paesi cattolici.
Si potrebbe additare il lassismo nell’educazione alla musica (sì, anche in tanti ambienti tradizionalisti), ma è meglio andare sul sicuro ed incolpare la liturgia in forma ordinaria!
Siamo sicuri che prima tutti cantassero? Io ho i miei dubbi…sì, il Dies irae ed il Te Deum sono anche molto orecchiabili, ma non ditemi che nelle assemblee parrocchiali degli anni preconciliari tutti sapevano cantare i graduali o i tratti gregoriani!
La decadenza della liturgia e' la decadenza della Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaGz
Tutto ciò era stato previsto dalla Madonna di Fatima nel 3 segreto nella parte non ancora svelata
RispondiEliminaParte non svelata, ma a te ben nota, nevvero? Perché a te non la si fa!
EliminaNon noto nessun intervento di papa francesco, nè di vescovi o cardinali, nè di riviste cattoliche e neanche vostro sull'inaccettabile e miserabile affronto e ridicolizzazione del dogma dell'Immacolata Concezione, Madre di DIO secondo noi cattolici, contenuta ed esibita nel film Santo Cielo di Ficarra e Picone addirittura uscito, per maggior disprezzo, nelle sale cinematografiche prima di Natale, spacciato per un film comico ma che è di una blasfemia inaccettabile e che credo molti psudocattolici sicuramente andranno a vedere.
RispondiEliminaLa prova di quanto il cattolicesimo si stia estinguendo è che nella Chiesa Parrocchiale del mio comune e nella Cattedrale di Nola non hanno allestito il Presepe e nessuno dei fedeli ha protestato. Mi auguro che DIO almeno intervenga. Che altro aggiungere ?
Il motto era diventato quello di andare al popolo.Senza capire che quando i pastori diventano come il popolo (?)il popolo non ha più bisogno di loro.
RispondiEliminaIl gregoriano era talmente diffuso prima del concilio che Sarto si è trovato costretto ad emettere addirittura un motu proprio che impedisse di usare come canti sacri le scimmiottature delle opere liriche allora più popolari.
RispondiEliminaCome al solito, vi distinguete per essere gli alfieri di un passato immaginifico, fantastico e mai esistito.