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giovedì 14 dicembre 2023

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sull’attacco del card. Wilton Daniel Gregory alla Santa Messa tradizionale

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue alla notizia dellattacco del card. Wilton Daniel Gregory, Arcivescovo metropolita di Washington, alla Santa Messa tradizionale durante il suo intervento del 6 dicembre alla Catholic University of America, in occasione del quale ha affermato che sia lui che Papa Francesco sono impegnati ad affrontare il problema attraverso restrizioni sulla forma straordinaria della Messa (QUIQUI su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.

L.V.

«Giunse in que’ giorni al porto di Civita, su galeone della fidelissima republica januense, il Nunzio apostolecho mons. Ferrieri archiepiscopo laodicense colle nove che recava al Beatissimo Papa dal cardenal Grigorio che la Santità Sua avea creato l’anno pria, qual suo legato ispecialissimo per tucte le Americhe nella guerra dell’Introibbo che in quelle plaghe ferve ognora con multi pregiuditij et dannagioni imperocché havvino tantissimi preti riggidi & episcopi & cardenali dubiosi & civili che dicon rosarij et divotioni et pricissioni tota die in ispreggio dell’ordini et comandi superni del Santissimo Segnor Nostro et foe admisso all’augusta audientia il die seguente, conciossiacosaché il signor Papa volea udir immantinente lo stato della belligerantia colà esistente con i detti riggidi & pelagiani & sgranarosarji et il Ferrieri, fatta la triplice genuflessione, ebbe licentia di parlar libberamente pendente che il Beatissimo consummava la quarta coletione mattinale a base delle primitie di narancelle & manderini che per la viggilia di S. Lucia gloriosa debbon alla Santa Sedia la colleggiata di Ciaculli et il col.mo monisterio di Drepano delli monachi silvestrini nel regno di Sicilia et dipoi li manrzapani et dolcetti d’Ispagna che nella stessa data menan al sagro Sollio le ven. moniali di Santa Reparata in Fondi, pella devolutione di certi censi ecclesiastichi sulla sinagogha di quel distintissimo feudo che debeansi in antiquo dalli giudei colà commoranti a’ tempi di papa Lisandro all’episcopo il quale dipoi ebbe a trasferirli, appo lite longissima nanti la Rev.da Camera della Sommaria di Napoli, al mentovato monisterio, salvo il peso appostolecho gravante su ditti censi, et che ora gode il Santissimo Segnore in pasterelle & biancomangiare che le pie moniali stabbilmente menan in Roma in quella data, laonde il Ferrieri dicea che il cardenal Grigorio avea grande oppositione dalle giese particulari & parocchie & luoghi pii delle Americhe ove s’ostinan a venerar li corpi santi, ad usar il missale con l’Introibbo, a dire divotioni, a far pricissioni e supra tucto a far la confessione hebdomadaria li clerici et religgiosi et hommeni consecrati nonché quella almen mensuale i viventi civilmente, et masculi et foemine inde a prima infantia, onde acceder alla Santa Communione sine sacrileggio et macula veruna di peccato mortal, comunione ch’essiloro prendon inginocchiati et supra lengua, in ispreggio alle sapienti misure del Sommo gerarcha, et dipoi fan ancho meditatione invece de casciara et lio et casino, ut dispongon anchor più saviamente le Sagre Congregationi romane delli riti e del Santo Offitio a far data dalla sublime ascensione del Papa Francisco, che Diosalvi!, al supremo soglio e per di lui ispiration dal Santo Spirto di cui esso Papa è oracolo vivente a decoro della Chiesa romana, a tutamine dell’ecclesiasticha desciplina et ad aumentatione della santissima riliggione, et che multe tribbolationi passava il Grigorio nelli Stati mericani onde oboedir all’augusti comandi, di talché foe contristatissimo il cor del Papa nostro et consiguentemente etiam lo stomacho suo, sicché renuntiavit al decimo giro de dolzure et pasterelle et ancho alla duodecima passata del rosolio de more et stomaticho che usa menar appresso il descho papale a sua divotione la rev.ma Madre Magalotta, batissa del col.mo romitorio coeciliano di Trastevere et nepuote del cardenal Sfondrati, et imperavit prender serie misure contra li riggidi Mericani, a principiar dalli preti & vescovi & abbati et quelli di essi ch’anchor non sono gravati di visite apostoliche & commissariamenti & suspensioni & scommunecha latae aut ferendae sententiae sieno menati alle missioni delle Antille, sotto il felice guberno del rege catholico aut del re christianissimo, a convertir li schiavi negri delle piantaggioni de zucharo, che di tal zucharo la Santa Sedia ne vuole anchor in gran copia stante il dover addolcir alli suddeti delli felicissimi Stati ponteffici et il cafeo et il lacte et altri licori et primieramente le coletioni di esso Papa che van di traverso proprio pella malignitate et disobedientia et riggidità delli Mericani et contristan quest’ultima ventina d’anni che conta l’Augusto Pontiffice de passar fra li vivi et al glorioso timone della barcha di Santo Petro, tanto sublimemente tenuto fin qui etc.».

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea con privileggio - Libro VI


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