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mercoledì 27 dicembre 2023

La Sede e la Fede: una attualissima omelia di Sant’Atanasio #fiduciasupplicans

All’indomani della pubblicazione della dichiarazione «Fiducia supplicans» sul senso pastorale delle benedizioni del Dicastero per la Dottrina della Fede, approvata da papa Francesco ex Audientia del giorno 18 dicembre 2023, che prevede «la possibilità di benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso» (QUIQUI su MiL), vibrano provvidenzialmente le limpide parole con cui Sant’Atanasio il Grande, dottore della Chiesa (293 - 373), consolava i Cristiani perseguitati del suo tempo, che soffrivano sotto l’eresia ariana che era dilagata nella Chiesa.
Il testo è tratto dalla Collectio selecta Sanctae Ecclesiae Patrum, a cura di Armand Benjamin Caillau e di Marie-Nicolas-Silvestre Guillon, volume 32, pagine 411-412.

L.V.

Che Dio vi consoli! … Quello che rattrista è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. È un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta – quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo… Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo.

2 commenti:

  1. Prego e spero che almeno un vescovo in Italia prenda una chiara posizione contro questa dichiarazione. Senza smettere di volere bene al Papa e di pregare per lui.
    Solo qualche giornalista laico ha finora parlato.
    Il silenzio di Arcivescovi, Vescovi, Conferenze episcopali locali, movimenti come CL, Focolarini, Rinnovamento nello Spirito, monasteri, famiglie religiose, preti, diaconi, frati, eremiti, esorcisti, abati, monaci, monache, suore, .... in difesa della dottrina apostolica è imbarazzante e doloroso.
    Così a fondo e così nascostamente ha operato il nemico nei nostri cuori, nella cara e amata Chiesa Italiana dopo il '68???
    O c'è paura di una punizione e di perdere la poltrona dorata???
    Siamo diventati incapaci di intrecciare la carità con la verità.

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    1. Io direi che “siamo” (sono, visto che da costoro mi chiamo felicemente fuori), incapaci di concepire la carità ed impugniamo la verità per i nostri comodi.

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