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sabato 23 dicembre 2023

Il cardinale teologo Müller "corregge" papa Francesco: "Benedizioni arcobaleno blasfeme" #fernández #francesco #fiduciasupplicans #müller

Gerhard Ludwig Müller stronca teologicamente Fiducia Supplicans e avverte i sacerdoti: "Chi benedice fa un atto sacrilego".
QUI l'arcivescovo Chaput che attacca: Uno degli standard che la Chiesa usa per misurare la qualità dei suoi leader è una semplice frase della Scrittura: “Dio non è autore della confusione, ma della pace” (1 Cor. 14:33)”.
QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero: "Coppie gay, rivolta dei vescovi contro papa Francesco: «No alla benedizione». In tanti si smarcano".
QUI Luisella Scrosati.
QUI Padre Murray.
Luigi C.


L'apertura alle benedizioni delle coppie omosessuali e in situazioni irregolari ha avuto meno risonanza del previsto sui media internazionali, ma non smette di far discutere all'interno della Chiesa. Tra le voci critiche, contro la dichiarazione Fiducia Supplicans si è scagliato uno dei teologi più rispettati del sacro collegio, già prefetto della congregazione per la dottrina della fede nonché curatore dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger: il cardinale Gerhard Ludwig Müller. Lo ha fatto in un documento dettagliato pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana, The Pillar, Infovaticana e Kath.net in cui, dal punto di vista teologico, ha spiegato perchè queste benedizioni sarebbero "atti sacrileghi" . Concetti ribaditi oggi in un'intervista a La Repubblica.

La contraddizione

Müller ha messo in evidenza la contraddizione con un documento emanato dallo stesso dicastero per la dottrina della fede poco meno di tre anni fa ed ha bocciato il tentativo di giustificarla provando ad "ampliare il concetto di benedizione". Per l'uomo che Benedetto XVI volle alla guida della congregazione per la dottrina della fede, "è sempre rischioso inventare nuovi termini contrari all'uso linguistico corrente" e per questo motivo questa proposta sarebbe arbitraria perché "la benedizione ha una sua oggettività e non può essere ridefinita per adattarla a un'intenzione soggettiva contraria all'essenza della benedizione".

Confusione

Il cardinale tedesco ha sconfessato il lavoro del suo successore Víctor Manuel Fernández, accusandolo di "giocare con i concetti" quando ha sostenuto che ad essere benedette saranno le coppie e non le unioni. Müller ha scritto che se la benedizione avesse luogo "il suo unico effetto sarebbe quello di confondere le persone che la ricevono o che assistono (...) indotte a credere che Dio abbia benedetto ciò che non può benedire". Quindi, facendo notare come il Papa continua ad affermare l'insegnamento magisteriale di sempre sull'omosessualità, il porporato ha sottolineato che "sta implicitamente affermando che tali benedizioni non possono essere date" facendo cadere automaticamente Fiducia Supplicans in contraddizione perché "la Chiesa non può celebrare una cosa e insegnarne un'altra". Nel documento, Müller afferma inoltre che un sacerdote non può procedere alle benedizioni arcobaleno perché "dovrebbe compiere queste benedizioni non come sacerdote di Cristo, ma come uno che ha rinnegato Cristo" compiendo un atto definito "sacrilego e blasfemo". Allo stesso modo, per il cardinale cadrebbe nella blasfemia anche il vescovo diocesano che non impedisce al sacerdote di impartirle.
Il faccia a faccia col Papa

Müller ha sempre parlato senza giri di parole quando ha dubbi per un provvedimento papale. In questo caso, di fronte la possibilità di ammettere le benedizioni arcobaleno, si era già espresso in passato giudicandolo impossibile e ricordando che nemmeno il Papa avrebbe potuto permetterlo. Il cardinale tedesco è stato il prefetto della congregazione per la dottrina della fede nella prima parte del pontificato di Francesco, fino al 2017. In passato non ha nascosto che, quando c'era lui all'ex Sant'Uffizio, aveva constatato l'esistenza di un dossier risalente al 2009 in cui venivano presentate preoccupazioni sull'ortodossia di Víctor Manuel Fernández, grande amico del Papa che lo ha voluto da quest'anno al posto che fu anche di Joseph Ratzinger. Pochi giorni fa, durante i saluti al termine degli auguri natalizi alla Curia, Francesco si è intrattenuto con Müller che si è limitato ad ascoltare ciò che il Pontefice aveva da dirgli. Avranno parlato di Fiducia Supplicans?