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domenica 12 novembre 2023

Tutti i vescovi (e i monsignori) epurati da Papa Francesco

Nico Spuntoni ci presenta un elenco degli altri ecclesiastici (vescovi e cardinali di Curia) epurati da Papa Francesco. 
Ahinoi temiamo l’e,ecco sia  incompleto, perché a noi vengono in mente anche:
- mons. Mario Oliveri, vescovo di Albenga Imperia, che si rifiutò sempre di dimettersi - non sussistendone motivi - e venne commissariato da Francesco a 72 anni e poi rimosso con tanta miserikordia; 
-  l’arcivescovo Morandi, Segretario della allora CDF, allontanato dal proprio incarico nonostante non fosse ancora terminato il quinquennio e mandato a reggere una piccola diocesi italiana (non arcidiocesi). Con mons. Morandi venne “purgato” anche  il buon mons. Matteo Visioli, sottosegretario del Dicastero per la Dottrina della Fede (e braccio destro di Morandi), spedito a far il parroco sull’Appennino (nostro post qui);
- il card. Stella, voluto da Francesco Prefetto della Congregazione per il Clero, ma dopo la fine del quinquennio non gli ha più dato alcun incarico…  qui il nostro post.  Col cardinale fu purgato anche il suo braccio destro Mons. Jorge Carlos Patron Wong (qui), Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero, voluto dal Card. Stella nel 2013 e silurato (qui), in seguito ad un'udienza assai singolare. Sembrerebbe che il Santo Padre abbia congedato il prelato messicano in pochi minuti (due o tre) spedendolo nella piccola e sperduta Arcidiocesi di Jalapa (qui). 
- il Card. Piacenza, Prefetto del Clero dal 2010, “licenziato” anzitempo già a settembre del 2013 (solo dopo 3 anni di incarico) per essere “segregato” alla Penitenzieria Apostolica. (Qui il nostro post);
- l’arcivescovo Mons. Pozzo, da Presidente di una Pontificia Commissione (Ecclesia Dei) declassato ad Elemonisiere di Sua Santità e ora (72 anni) Segretario della Cappella musicale pontificia Sistina; 
- il vescovo Mons. D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, costretto alle dimissioni a soli 73 anni 
- il card. Sarah di cui ha accolto le dimissioni appena compiuti 75 anni.
- I due segretari di Benedetto XVI: mons. Gänswein che già "Prefetto dimezzato" col papa emerito in vita, pochi mesi dopo la sua morte è stato liquidato ufficialmente e spedito in Germania senza incarico a soli 67 anni;  mons. Alfred Xuereb, secondo segretario di Ratzinger, "licenziato" nel giugno 2023: al termine del quinquennio del suo Ufficio di Nunzio Apostolico in Corea del Sud, non gli e' stato più affidato alcun incarico nonostante i suoi 65 anni (e se ne ebbe notizia solo tramite il sito della conferenza episcopale sud coreana poiché la sala stampa del Vaticano non diramo' alcun comunicato...)

Qui l’articolo 

Roberto

Nico Spuntoni, 12/11/2023
L'avversario argentino

Monsignor Héctor Aguer, arcivescovo di La Plata, non deve aver fatto i salti di gioia quando ha visto il suo connazionale Jorge Mario Bergoglio affacciarsi per la prima volta dalla loggia centrale della basilica di san Pietro, vestito di bianco. I due, infatti, si conobbero prima da ausiliari di Buenos Aires, poi rispettivamente come titolari delle due più importanti diocesi argentine. Di sensibilità opposta, Aguer fu il grande avversario di Bergoglio all'interno della conferenza episcopale argentina. Nel 2018, sette giorni dopo aver spento la 75esima candelina ed aver quindi raggiunto l'età canonica per rassegnare le dimissioni da arcivescovo, Aguer è stato congedato bruscamente, con la nomina di monsignor Alberto German Bochatey come amministratore apostolico e la richiesta di lasciare immediatamente la residenza. Senza incarico e senza casa, Aguer trovò ospitalità dal vescovo greco-melchita del posto rimasto scosso dalla notizia.

La rimozione dell'uomo Opus Dei

Uno dei precedenti analoghi a quello di Strickland risale al 2014 e coinvolse il vescovo paraguaiano Rogelio Ricardo Livieres Plano, privato della sua diocesi mentre si trovava a Roma. Anche in quel caso, l'avvicendamento alla diocesi di Ciudad del Este con nomina di un amministratore apostolico avvenne al termine di una visita apostolica e fu motivato da "serie ragioni pastorali" in nome del "bene maggiore dell’unità della Chiesa" locale. Monsignor Livieres Plano, membro dell'Opus Dei e vescovo controcorrente rispetto alla maggioranza dell'episcopato paraguaiano che poco lo sopportava anche per il favore di cui godeva con Giovanni Paolo II, sollecitato a dimettersi, rifiutò quest'opzione, cercò inutilmente un'udienza con Francesco poi bollò quella decisione come "infondata e arbitraria e della quale il Papa dovrà render conto a Dio più che a me". 

Un altro "sollevamento"

Nel bollettino ordinario della Sala Stampa della Santa Sede del 9 marzo 2022 fece capolino la notizia del"sollevamento" del vescovo di Arecibo con conseguente nomina di un amministratore apostolico. Monsignor Daniel Fernández Torres, a soli 57 anni, è stato mandato in pensione. Dalla comunicazione ufficiale non è stata fornita alcuna motivazione. Il prelato, nato a Chicago e ordinato vescovo a soli 43 anni da Benedetto XVI, aveva ricevuto l'invito del Papa a dimettersi, rifiutandolo. A seguire la notizia del "sollevamento". D'orientamento conservatore, Fernández Torres si è distinto per le critiche alle politiche favorevoli al gender.

Aupetit e l'altare dell'ipocrisia

Nel 2014 fu Francesco, a sorpresa, a nominare arcivescovo di Parigi monsignor Michel Aupetit, ex medico e brillante esperto di bioetica di orientamento conservatore. Nonostante il prestigio dell'arcidiocesi, il nome dell'arcivescovo francese non finì mai nelle liste dei concistori. Nel novembre 2021 il settimanale Le Point accusò Aupetit di aver avuto una relazione con una donna nel 2012. Accusa respinta dal diretto interessato. Ma pochi giorni dopo, la Santa Sede comunicò che le dimissioni di Aupetit erano state accettate dal Papa. Il motivo fu spiegato dallo stesso Francesco nel volo di ritorno dal viaggio in Grecia: disse di aver accettato la rinuncia "non sull'altare della verità, ma sull'altare dell'ipocrisia". Poi, ai giornalisti sull'aereo, il Pontefice svelò dettagli fino ad allora sconosciuti della vicenda parlando di "una sua mancanza contro il sesto comandamento, ma non totale. Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria". In realtà, Aupetit chiarì successivamente che c'era un equivoco nelle parole di Bergoglio perchè la segretaria, sposata e con figli, non era la protagonista dell'accusa ma aveva soltanto letto la mail incriminata finita nelle mani di Le Point. La magistratura francese, in ogni caso, ha chiuso il fascicolo su Aupetit concludendo che non c'è stato alcun reato. Il vescovo, a 72 anni, resta senza incarico.

I curiali

L'inizio del pontificato di Francesco determinò la caduta in disgrazia per alcuni prelati che aveva ricoperto ruoli di grande responsabilità nel precedente pontificato. Nel 2014 il cardinale Raymond Leo Burke, fino ad allora prefetto del supremo tribunale della segnatura apostolica, fu nominato patrono del Sovrano Ordine di Malta a soli 66 anni, incarico generalmente attribuito a porporati in età più avanzata. Dallo scorso giugno il porporato statunitense, uno degli uomini più rappresentativi dello schieramento critico con la linea dell'attuale pontificato, ha cessato anche questo incarico che in realtà non svolgeva più de facto dal 2017, quando il Papa nominò l'allora monsignor Giovanni Angelo Becciu come suoi delegato speciale. Quest'ultimo, potentissimo sostituto della Segreteria di Stato, creato cardinale e poi nominato prefetto della congregazione della causa dei santi, è un altro dei grandi "epurati" di questo pontificato. Il 24 settembre del 2020, dopo una durissima udienza in cui il Papa disse al porporato sardo di non avere più fiducia in lui perché l'ufficio del promotore di giustizia lo aveva messo al corrente di possibili atti di peculato da lui commessi, Becciu perse il posto da prefetto e anche i diritti connessi al cardinalato. Tuttora, il suo nome resta fuori dalla lista dei cardinali che parteciperanno ad un eventuale Conclave pur avendo meno di 80 anni ed è imputato in un processo penale in Vaticano.

Un altro "epurato" eccellente è il cardinale Gerhard Ludwig Müller, voluto da Benedetto XVI alla guida della congregazione per la dottrina della fede e non riconfermato a soli 69 anni, dopo cinque anni di mandato, da Francesco. Tra i due non mancarono scontri nei primi anni di pontificato in cui si trovarono a collaborare fianco a fianco. Da sei anni Müller è in attesa di ricevere un nuovo incarico.

4 commenti:

  1. Uno schifo. Alla faccia della Verità e della Misericordia.

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  2. S.Francesco ha ricostruito la casa di Dio e Francesco la vuole demolire!! (Non ci riuscirà)

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  3. Per alcuni che soffrono, altri brindano. La Chiesa Arcobaleno in mano ai grembiulini.

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  4. A proposito di mons. Aupetit e dei suoi presunti peccati sessuali, presi a pretesto per il siluramento, vedasi la differenza di trattamento con Rupnik, che effettivamente i peccati li ha commessi, gravissimi, ripetuti e con implicazioni penali. Vedasi anche la questione di mons.Ricca, promosso ad incarichi di responsabilità dopo avere dato pubblico.scandalo. È solo questione di cordate giuste e di vomitevole ipocrisia.

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